PALERMO – In relazione all’indagine sugli appalti affidati col criterio della somma urgenza, portata avanti dal Dipartimento tecnico dell’assessorato regionale alle Infrastrutture, il presidente di Ance Palermo Fabio Sanfratello e il vice presidente Massimiliano Miconi, responsabile dei Lavori Pubblici, affermano “che è necessario fare chiarezza sui procedimenti che hanno portato a questi affidamenti, affinché la somma urgenza non diventi un escamotage per eludere i principi di trasparenza e di libera concorrenza”.
“Criteri poco trasparenti e abuso di iter, che pure possono risultare legittimi in alcune specifiche circostanze – continuano Sanfratello e Miconi – non fanno altro che danneggiare ulteriormente il nostro comparto, già duramente provato. La cosiddetta “somma urgenza”, oltre a contrastare con la normativa europea vigente in materia, è in netta contrapposizione con il principio di libera concorrenza e par condicio per le imprese. Noi costruttori siamo i primi a chiedere trasparenza e rigore ed auspichiamo una interlocuzione con le Pubbliche Amministrazioni, alle quali abbiamo ripetutamente offerto la nostra collaborazione. L’associazione, infatti, tramite protocolli di legalità e attraverso la severa vigilanza interna, può garantire la correttezza delle imprese che accedono al mercato con competenza, professionalità e rispetto del codice etico”.