L'infanzia a rischio in Sicilia| Un bimbo su tre è povero - Live Sicilia

L’infanzia a rischio in Sicilia| Un bimbo su tre è povero

Commenti

    Basta guardare negli occhi i bambini. Guardare, tutto qui. E ci vedrai la gioia. Dovuta, semplicemente, al fatto di poter avere piccole cose. Come un libro, un piatto di pasta, un pallone per giocare.
    Tutte cose semplici. Ma non scontate. Specialmente per chi è nato e vive in uno stato di povertà.
    Ma ci pensate? siamo nel 2019! l’era della digitalizzazione, del 5 G, delle basi spaziali, dell’alta velocità, di macchine super perfette, della particella di Dio (Bosone di Higgs), insomma, scoperte scientifiche mirabolanti.
    All’improvviso, però, scopri che in questo nostro nuovo modello di vita e di società, super tecnologico, fantascientifico ed ultramoderno, un minore su tre vive in un grave stato di povertà e di disaggio sociale.
    Tutto ciò è logico? non è che l’asse terrestre si sia inclinato oltre i 23° 27′ e la sfera sta cominciando a girare al contrario?

    poi perchè l’italiano diventa razzista: se si lascia indietro il popolo questo poi diventa violento è una legge che va da sempre.

    Nel 2017, secondo il Ministero dell’Interno, sono stati spesi 4,1 miliardi per i “migranti”, solo di spese dirette. Se quei soldi fossero stati destinati ai minori in povertà si sarebbero potuti dare 284 euro AL MESE ad ognuno di questi bambini. La mia priorità sono i bambini poveri italiani. La vostra?

    Sono d’accordissimo: è anche la mia priorità

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In applicazione della Legge Regionale n. 9/2010 gli impianti di raccolta dei rifiuti solidi urbani devono essere gestiti dalla SRR Palermo Area Metropolitana, attraverso una propria Società in house o attraverso una gara pubblica. Non riesco a capire per quale motivo tutto ciò ancora ad oggi, dopo 14 anni gli impianti rimangono alla RAP. La Regione Siciliana che vigila e finanzia gli impianti, come la settima vasca, per quale motivo non chiede l'applicazione della legge sopracitata.

Bisogna rispettare le direttive comunitarie facendo i bandi pubblici per l'assegnazione delle corse, mi sembra che l'Azienda ha attraversato momenti di crisi economiche e finanziarie non indifferenti e che la Regione Siciliana è sempre intervenuta a sanare i bilanci con i soldi delle tasse pagate dai cittadini. Azienda troppo politicizzata da tutti i componenti, ma se vediamo i servizi resi alla collettività, lasciano molto a desiderare, sia per il mancato rispetto degli orari, sia dei mezzi che a causa dei continui guasti, rimangono fermi per strada e dopo ore d'attesa, vengono sostituiti. Servizio non affidabile, rimborsi mai fatti, nonostante i disservizi. Mettetela in liquidazione che meglio.

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