GRAVINA DI CATANIA – Lo voleva lasciare per i numerosi soprusi e violenze a cui la costringeva. Ieri sera glielo ha comunicato in presenza dei due figli: la notizia però ha sconvolto il marito che in preda al raptus ha preso in mano un coltello da cucina. Le grida e le urla hanno destato l’attenzione forse di alcuni vicini che hanno chiamato al 112, in via Leopardi alle 20 è arrivata una pattuglia dei carabinieri.
I militari hanno trovato l’uomo (M.S. le iniziali) in uno stato di piena collera e ira. Sangue per la figlia ferita al braccio con due coltellate. Lo hanno immobilizzato e sono scattate le manette per il marito, che si è scoperto dai racconti della donna, avrebbe abusato sessualmente della moglie. L’uomo è stato arrestato con l’accusa di tentato omicidio, violenza sessuale e maltrattamenti in famiglia.
Un lungo calvario quello raccontato dai tre: un padre patrone e un uomo feroce e violento. Un orco. L’ennesimo a Catania, dove l’orrore di queste storie sembra non avere mai fine in queste ultime settimane. E a noi cronisti spetta il compito di dover scrivere e descrivere queste tragedie familiari. Ma sinceramente, preferiremmo smetterla.