PALERMO – Salvatore ha 57 anni, è di origine tunisina. A soprannominarlo così sono stati i volontari che si sono trovati di fronte all’ennesimo caso di violenza nei confronti dei meno fortunati. Il clochard, uno dei tanti che staziona sotto i portici di piazzale Ungheria, domenica sera è finito nel mirino di un gruppo di ragazzi che avrebbe cominciato ad inveire nei suoi confronti prima insultandolo, poi passando alle mani. Salvatore si trovava nei pressi di piazza Olivella, a pochi metri da quella che da alcuni mesi a questa parte è diventata la sua casa.
Lì si è verificata l’escalation di violenza, con calci e pugni sferrati senza alcun apparente motivo e senza limiti, al punto da provocare la frattura di due costole e rendere necessario il ricovero in ospedale per due giorni. Tornato in strada, nelle ultime ore, il clochard è stato raggiunto dai volontari de “Gli Angeli della Notte”, la onlus che ha già segnalato dei giorni scorsi l’aggressione ai danni di Vito, il senzatetto rimasto ustionato nel tentativo di una rapina.
“Non riusciva a muoversi – raccontano – era ancora dolorante”. Eppure Salvatore non si è arreso: ha denunciato alla polizia l’aggressione e si è nuovamente messo alla ricerca di cibo e di beni di prima necessità per poi tornare al suo giaciglio fatto di cartoni e coperte. “Questa scia di violenza sembra non arrestarsi – dice il presidente dell’onlus, Giuseppe Li Vigni – e si tratta già di quattro episodi gravi avvenuti negli ultimi mesi. Noi cerchiamo di aiutare questa gente, di dare loro una mano e confortarli, ma anche enti ed istituzioni devono fare la loro parte”.
