Lombardo e il presunto pestaggio |I medici negano: "Crisi ipertensiva" - Live Sicilia

Lombardo e il presunto pestaggio |I medici negano: “Crisi ipertensiva”

Piccolo problema tecnico nel corso dell'ultima udienza. Firrarello dovrà deporre nuovamente.

Il fratello dell'ex governatore
di
2 min di lettura

CATANIA- Il medico personale di Angelo Lombardo è stato chiamato oggi in udienza a ripercorrere le dinamiche del ricovero dell’ex parlamentare e fratello di Raffaele presso l’Ospedale Cannizzaro di Catania nel 2008. L’accusa – rappresentata in aula dai pm Antonino Fanara eAgata Santonocito – sostiene che il ricovero sarebbe avvenuto a seguito del presunto pestaggio a opera di esponenti della criminalità organizzata, circostanza decritta dal collaboratore di giustizia Eugenio Sturiale.

Sandro Di Stefano, dirigente dell’Unità terapia intensiva respiratoria del Cannizzaro ha sostanzialmente confermato quanto sostenuto dalla difesa, ovvero che il ricovero è avvenuto a seguito di una crisi ipertensiva. Sotto esame anche le radiografie di controllo di Angelo Lombardo, effettuate durante la permanenza in corsia: “Abbiamo fatto gli accertamenti di rito – ha dichiarato in udienza Di Stefano di fronte al collegio presieduto dalla giudice Graziana Caserta – che sono l’elettrocardiogramma, l’emocromo e le radiografie al torace, tutti previsti per chi viene ricoverato nel reparto di terapia intensiva respiratoria”. Ma a suscitare i dubbi degli inquirenti c’è soprattutto la radiografia alla spalla, fatta – secondo quanto sostenuto dal medico – al fine di verificare la non insorgenza di sofferenze collegate alla patologia del paziente. Nessun trauma particolare ravvisato, come ribadito oggi in udienza anche dal medico che aveva redatto il referto, Vincenzo Sciuto.

Gli altri testi presenti hanno riferito invece sui contatti e sui rapporti del geologo Giovanni Barbagallo con Angelo Lombardo. Salvatore Cavaleri, bracciante agricolo che nel 2007 e nel 2008 aveva un incarico presso l’ufficio di gabinetto dell’assessore Rossana Interlandi, ha dichiarato di conoscere Barbagallo “come uno dei tanti professionisti che frequentavano gli uffici dell’assessorato”. Anche l’ingegnere capo del Genio Civile di Catania, Salvatore Ragusa, nega di aver ricevuto pressioni da Angelo Lombardo in merito al progetto, poi naufragato, del villaggio per gli americani di interesse della Safab.

Ma il vero colpo di scena di oggi sta nel fatto che dovranno essere risentiti tutti i testimoni dell’udienza scorsa, quindi Pino Firrarello e Angelo Pellicanò in primis, poiché per problemi di natura tecnica è saltata la registrazione del dibattimento.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI