L'omicidio della figlia di Alleruzzo: il fratello resta in carcere - Live Sicilia

L’omicidio della figlia di Alleruzzo: il fratello resta in carcere

La decisione del Riesame. Ma dopo le motivazioni il legale è pronto per il ricorso per Cassazione.
FEMMINICIDIO NELLA MAFIA
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CATANIA – Si dovranno attendere 45 giorni per conoscere le motivazioni. Ma il fatto è che il Tribunale della Libertà di Catania, collegio presieduto dalla giudice Ignazia Barbarino, ha confermato l’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Alessandro Alleruzzo, accusato dell’atroce omicidio della sorella Nunziatina, ammazzata nel 1995 a fucilate e poi buttata in un pozzo. I cui resti sono stati ritrovati solo 3 anni dopo.

Il figlio del boss, scomparso, Pippo Alleruzzo resta dunque in carcere. I pilastri delle indagini dei carabinieri che hanno dato una svolta a un delitto rimasto irrisolto per oltre 25 anni tre pentiti – uno del passato – e due recenti che hanno raccontato come l’indagato avesse agito per “riscattare l’onore” della famiglia dopo che la sorella aveva abbandonato il marito tradendola anche con esponenti di famiglie mafiose rivali.

Un quadro indiziario quindi che ha retto davanti al Tribunale del Riesame. Il difensore di Alleruzzo, l’avvocato Ernesto Pino, attende di leggere le motivazioni del collegio e poi presenterà ricorso per Cassazione.


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