“Faccio un passo indietro, mi autosospendo”. L’onorevole Riccardo Gennuso di Forza Italia lascia l’incarico. “Dopo un colloquio avvenuto ieri con il presidente della commissione antimafia Antonello Cracolici, dispiaciuto per l’accaduto, ho deciso di autosospendermi per rispetto della commissione antimafia. Ho sempre denunciato la mafia e fatto arrestare i capi mafia dopo aver subito un’estorsione”.
Il deputato forzista è attualmente imputato in un processo per racket: “L’accusa nei miei confronti è una calunnia, tanto che il pm ha chiesto due volte l’archiviazione. Non vengo certo da Siracusa a Palermo a fare a mia volta un’estorsione a chicchessia, figuriamoci alla ex compagna del capo mafia di Palermo, Alessandro d’Ambrogio. Tuttavia ho piena fiducia nella magistratura e che giustizia verrà fatta. Intanto patisco questo attacco”.
“Ho prove alla mano che chiariscono la mia posizione giudiziaria – assicura Gennuso -, le utilizzerò nelle sedi opportune. Il mio interesse è soltanto il bene dei siciliani. Chi ha chiesto le mie dimissioni, si assuma adesso le responsabilità di quello che potrebbe accadermi”.
A sollevare la questione dell’inopportunità della presenza di Gennuso in commissione antimafia era stato il vicepresidente dell’Antimafia siciliana Ismaele La Vardera eletto con la lista di Cateno De Luca. Gennuso non ribatte alle dichiarazioni di La Vardera ma si limita a confermare di aver rimesso il mandato in commissione per togliere dall’imbarazzo la commissione.
Solidarietà a Gennuso è stata espressa dal capogruppo di Forza Italia all’Ars Stefano Pellegrino: “Esprimo vivo apprezzamento per il gesto di grande sensibilità istituzionale mostrata dall’onorevole Riccardo Gennuso”. Pellegrino sottolinea che la decisione di Gennuso di autosospendersi è stata adottata “pur in assenza di qualsivoglia provvedimento e tantomeno sentenza della Magistratura”.
Il capogruppo di Forza Italia lancia, comunque, una stoccata polemica all’indirizzo di La Vardera, che pur senza essere nominato sembra essere il bersaglio della presa di posizione di Pellegrino: “A chi urla allo scandalo – aggiunge -, ricordo che per fortuna vige ancora lo stato di Diritto e con esso il principio costituzionale di non colpevolezza. Al collega Gennuso confermo la fiducia del Gruppo di Forza Italia all’Ars, certo che proseguirà con energia e impegno ad operare per esercitare le proprie funzioni”.