PALERMO – C’è una grossa incognita sul percorso che ha portato l’alleanza progressista alle primarie siciliane per l’individuazione del candidato governatore alle Regionali d’autunno: si chiama ‘terzo mandato’ e agita le notti dei grillini di Sicilia, ai quali non è bastato il conclave di Caltanissetta per decidere il nome da schierare alla consultazione interna che vede già in campo Caterina Chinnici (Pd) e Claudio Fava (Cento passi).
Il no al terzo mandato
A frenare il movimento cinque stelle è la situazione del sottosegretario alle Infrastrutture Giancarlo Cancelleri, già due volte candidato governatore nell’Isola. Cancelleri, che ha lasciato il seggio all’Ars per seguire Conte nella sua esperienza di governo, non potrebbe prendere parte alla nuova contesa elettorale perché bloccato da un totem del mondo pentastellato: mai oltre il secondo mandato.
Decide Conte
Conte non ha sciolto il nodo e se c’è chi giura su una possibilità di deroga alla regola ferrea del movimento, altri nicchiano e sostengono che Conte non concederà sconti a nessuno. Ad gni modo, la scelta dovrà avvenire entro poche ore, dal momento che il M5s dovrà presentare il suo nome entro il 30 giugno.
Grillo tiene il punto
Il garante e fondatore del movimento, Beppe Grillo, nella sua incursione a Roma è stato netto: nessuna concessione a chi è al secondo mandato. Lo scettro del comando, però, è in mano all’ex presidente del Consiglio che potrebbe decidere di non smuovere ulteriormente le già agitate acque del movimento siciliano. L’assemblea di Caltanissetta, infatti, ha rimesso tutto nelle mani di Conte, ma il tempo stringe.