Tanto attesa, arriva l’ultima mossa di Di Maio nella trattativa sul governo. Il leader del M5s in Tv rilancia la proposta a Salvini: sì a un esecutivo politico Lega- 5Stelle guidato da un premier terzo (né l’uno né l’altro leader, quindi), ma senza Berlusconi. Una questione che già aveva bloccato l’intesa tre settimane fa.
Di Maio annuncia il suo passo indietro dalla richiesta di Palazzo Chigi e propone un accordo sul programma (reddito di cittadinanza, via la legge Fornero, legge anticorruzione), una soluzione per evitare ‘algidi tecnici’. Il M5s, conferma il suo leader, voterà contro ogni altro tipo di governo: ‘di tregua’, ‘del presidente’, ‘istituzionale’. Se la Lega non ci sta, i 5Stelle torneranno a chiedere il voto al più presto.
Giustissimo.
E Sicilia Sutura ???
Un passo avanti, un passo indietro, una mano alla cabeza, una mano alla cintura…
E dicono che sono gli altri che farebbero di tutto per le poltrone!
L’ITALIA È UN PAESE IN CORTOCIRCUITO, E LO SI VEDE DALL’AFFERMAZIONE DEL LEADER DICIAMO “LEADER” DEL MOVIMENTO 5 STELLE.
CIOÈ UNO CHE SINO AL 2013 ERA ANCORA A CARICO DELLA FAMIGLIA E SUCCESSIVANEBTE A CARICO DELLO STATO CON INDENNITÀ VICINO ALLE 100 MILA EURO CHE SI PERMETTE DI METTERE VETI E PUNTARE IL DITO CONTRO AD UNO CHE HA CREATO OLTRE 50 MILA POSTI DI LAVORO, AVERE CONTRIBUITO AL PIL NAZIONALE E VERSATO MILIONI DI EURO DI IMPOSTE E TASSE.
ORA, AL NETTO DEL QUALUNQUISMO DILAGANTE, VI RENDETE CONTO CHE SIAMO DI FRONTE A DISTANZE ABISSALI E CHE GLI ITALIANI NON SIAMO PIÙ IN GRADO DI DARE IL GIUSTO PESO ALLE COSE?
Almeno un risultato è stato raggiunto. L’Italia, 7^ od 8^ potenza mondiale, si risparmierà il disdoro di ritrovarsi come premier un tale che, ancora 5 anni fa, vendeva bibite allo stadio.