Ma il Ponte sullo Stretto di Messina è di destra oppure è di sinistra? - Live Sicilia

Ma il Ponte sullo Stretto di Messina è di destra oppure è di sinistra?

Commenti

    Il ponte, come riportato nell’articolo, è stato pensato ben 30 anni fa, quando la congiuntura economica e sociale era ben diversa. Oggi risulterebbe una cattedrale nel deserto con la bilancia costi/benefici che pende nettamente sui primi.

    Oltre al negativo rapporto costi,recupero dei costi,costi manutenzione,capitali privati ( concessi dal pubblico) rendere un isola che richiama per il suo ” appeal” proprio in quanto isola e ridurla ad appendice di uno Stato,non ancora Nazione ( e non ci diventa con il ponte) è un errore di marketing turistico madornale

    non e’ di destra ne di sinistra , solo un modo x prendere voti.

    Ottimo e condivisibile articolo, che non poteva non essere stato scritto da una persona del livello del prof. Micari

    Questo ponte è una corbelleria.Dalla sia creazione ad ora.

    Un opera che avrà un impatto devastante sul territorio messinese perché non consiste solo nel manufatto stabile di attraversamento dello Stretto di Messina ma anche in tutte le infrastrutture viarie e ferroviarie necessarie per raggiungere l’ accesso alla stessa opera in termini di decine di chilometri di assi viari con viadotti e gallerie e linee ferroviarie ,per la cui realizzazione saranno necessari decenni ,non può essere imposta secondo una logica colonialista da parte di una lobby politico – affaristica ed in totale spregio di leggi vigenti ,in un contesto di vergognoso baratto insieme alla Automia Regionale Differenziata con la riforma del premierato fra la Lega ed il partito della Presidentessa del Consiglio.
    Ed avendo sostenuto nel 2017 la candidatura del Prof Micari a Presidente della Regione da cittadino di Messina rimango sorpreso dalla sua analisi superficiale .

    Il più madornale sperpero di risorse pubbliche della storia. Non capisco come il governo possa definire responsabile una finanziaria che prevede l’esborso da parte dell’erario di 13.5 miliardi di € per finanziare un opera dal devastante impatto ambientale, non prioritaria rispetto a tante altre criticità che affliggono la Sicilia e la cui fattibilità è tutta da dimostrare.

    Non sono mai stato contrario al Ponte ma, prima di vederlo realizzato, vorrei che nella mia Isola venissero affrontati e definitivamente risolti gli innumerevoli problemi legati alla mobilità.
    Mi chiedo: ma è normale che la Palermo Agrigento, dopo 11 anni, arranca a decollare? E’ normale avere una rete ferroviaria in gran parte a binario semplice? E’ normale avere una rete stradale con manutenzione ridotta al minimo?
    Allora: il Ponte va benissimo ma pensiamo prima alle priorità di questa meravigliosa isola chiamata Sicilia.

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realizzare subito, perchè non c'è più tempo, dissalatori di ultima generazione come quelli realizzati in Israele nella citta' di TEL AVIV (circa 1 milione di abitanti) aimentati con pannelli solari e pubblicizzati dal geologo del CNR Mario Tozzi nella sua trasmissione andata in onda sulla rete Rai.Inoltre fare ripulire al personale dell'Ente Sviluppo Agricolo il letto degli invasi per aumentare la capacita' e relizzare nelle fiumare le vasche di compensazione con conseguente realizzazione in invasi di raccolta.

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