Il boss Graviano su Berlusconi: | "L'ho incontrato da latitante" - Live Sicilia

Il boss Graviano su Berlusconi: | “L’ho incontrato da latitante”

Commenti

    …ha detto solo questo?

    Una memoria di ferro, come le sbarre della sua cella al 416 bis, utile per ammorbidire queste ultime.

    Queste uscite non interessano a nessuno, il pentimento totale si con fatti e circostanze riscontrabili ed inequivocabili.

    Graviano si penta e vuoti il sacco su tutto quello che sa. Tanto la prospettiva è marcire in galera. Almeno pentendosi e collaborando con la giustizia si può riscattare e dare un senso alla sua esistenza e un esempio ai figli.

    Non è che io abbia il cavaliere stampato nel cuore, ma queste nisciute di funnucu rateizzate non mi parunu na cosa seria.
    Perchè ha aspettato tutto questo tempo?

    Fra poco qualche cosiddetto pentito o presunto collaboratore di giustizia dirà pure che Silvio Berlusconi è il vero responsabile della diffusione del coronavirus….

    Il solo fatto di pensare che Berlusconi vada ad incontrare un tipo come Graviano mi viene da strisiarm a terra per le risate. Magistrati, ma occupatevi di cose serie.

    @ Siciliano. Non so se lei leggerà questo commento, ma la sua equilibrata domanda suscita qualche riflessione: 1) Che cosa può indurre un ergastolano ad affermare qualcosa che alcuni inquirenti hanno a cuore e quindi inseguono da decenni senza alcun risultato? 2) Se è vero che le affermazioni di Giuseppe Graviano sono soltanto, senza riscontri, “flatus vocis” cioè chiacchiere, non è vero che creano comunque una rinnovata curiosità? 3) Non dobbiamo trascurare che di recente c’è stata una sentenza di primo grado che, pur essendo inerente a tutt’altro, cioè alla c.d. “trattativa”, ha avvertito, come dire?, il dovere di affermare, nella motivazione, “peste e corna” su Forza Italia. 4) Non dobbiamo trascurare che le motivazioni assolutorie della sentenza di Cassazione che riguarda il supposto coinvolgimento di Calogero Mannino ha tolto di mezzo le ragioni dell’accusa del processo sulla c.d. “trattativa” e che, di conseguenza, il secondo grado di questo processo sembra segnato a sfavore delle tesi dell’accusa. 5) Non sembra, dunque che, anche se mere chiacchiere, le odierne affermazioni di Graviano diano un piccolo respiro alle tesi dell’accusa in questo grado della “trattativa”? 6) Non sembra dunque che la riflessione indicata con 1) si possa collegare alla 5) ? === Ecco, caro Siciliano, io oriento il mio sguardo verso queste riflessioni.

    quello che noi esseri umani non abbiamo è una luce che undichi la pericolosità o meno delle persone, cioà se entro al bar o in qualsiasi altro posto pubblico, mi posso trovare accanto chiunque, dall’assassino, al truffatore, all’imbroglione, al ladro, al Santo, a chi fa volontariato, a brave persone, a latitanti etc etc, ovviamente senza sapere chi sono, niente vieta appunto se per sbaglio o per caso socializzare, uno puo’ essere in un modo ed apparire in un altro, io posso incontrare tutti i boss della malavita italiani e scambiarli tranquillamente per uomini d’affari o imprenditori, chi sa che costoro sono Tali? cioè che delinguono? li organi preposti, pero’ nel momento che tu chiacchieri con costoro sei a tua volta messo sotto controllo per sapere che e se hai legami, qui sta la bravura degli organi competenti stabilire se sono casualità o questo un imbroglio di quella persona e magari vuol vivere 2 vite separate di cui una criminosa e una normale, insomma il mondo è vario.

    si lo ha incontrato mentre gli passava davanti con auto e scorta..!!

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Senatore Faraone quanta ipocrisia nei suoi ragionamenti. Non è obbligatorio che Cuffaro faccia politica. Lei non dice quello che pensa. Non si può da un lato ricordare Falcone e Borsellino e al tempo stesso consentire a Cuffaro di fare politica. Avere scontato la pena non cancella il reato. Il reato resta . Il recupero non comporta necessariamente il reintegro di Cuffaro nella politica. È inquietante che Cuffaro abbia rifondato la Democrazia Cristiana. Ed è ancora più inquietante che abbia un seguito. Lo Stato deve assumere una posizione chiara e netta contro la mafia. Non avrebbe senso che ci siamo ancora uomini dello Stato rischino la vita e si dichiari che Cuffaro possa fare tranquillamente politica come se non avesse commesso nulla. La gravità del resto di Cuffaro è di avere commesso il reato da rappresentante delle istituzioni e non da comune cittadino. Ci pensi e si sforzi a dire quello che pensi. Basta con l'ipocrisia.

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