Maltempo, ciclone "in esaurimento" | Catania, il peggio è passato - Live Sicilia

Maltempo, ciclone “in esaurimento” | Catania, il peggio è passato

Il ciclone (foto Youreporter)

La Protezione civile assicura: il fenomeno sta scemando. Nella notte, dopo aver attraversato la costa siracusana, l'estremità del ciclone 'simil tropicale' era arrivata a Catania, dove si erano registrate pioggia e forti raffiche di vento (Segui la diretta dal capoluogo etneo). Eolie isolate da quattro giorni. COLPITA LAMPEDUSA VIDEO 1 - VIDEO 2 - VIDEO 3. Segui il ciclone in DIRETTA

PALERMO – Il ciclone formatosi nelle acque del Canale di Sicilia sta lambendo l’isola. Dopo aver attraversato la costa siracusana, l’estremità del ciclone ha interessato Catania e il litorale ionico. In tutta la zona la notte apena trascorsa è stata caratterizzata da forti raffiche di vento. Nel capoluogo etneo si registrano diversi danni ma secondo l’unità di crisi, costituita ieri pomeriggio nella prefettura, “al momento non si segnalano particolari criticità”. L’ultimo bollettino diramato dalla Protezione civile prevedeva venti anche oltre 50 nodi sulla costa ionica della Sicilia. Il ciclone dovrebbe lentamente perdere potenza, spostandosi verso est per poi spegnersi in mare.

FINE DELLA DIRETTA

21.00. Domani a Catania resterà chiuso il cimitero, per dare la possibilità ai tecnici del Comune di verificare lo stato di alberi e cappelle dopo il maltempo di questi giorni.

19.30. Tutti i parchi cittadini, compresi il Giardino Bellini e la Villa Pacini, sono stati chiusi per consentire ai tecnici comunali di effettuare dei controlli precauzionali sullo stato di tutti gli alberi. Lo scopo è quello di identificare e risolvere eventuali criticità causate dal maltempo dei giorni scorsi e quindi garantire la sicurezza dei cittadini.

17.30. L’assessore alla Scuola Valentina Scialfa ha sentito nel pomeriggio di oggi tutti i presidi dei 36 istituti scolastici sui quali ha competenza il Comune di Catania per fare il punto della situazione dopo il maltempo di questi giorni. “Quasi tutte le scuole – ha detto Valentina Scialfa – hanno avuto dei problemi per la maggior parte di non grave entità che stiamo affrontando con l’intervento degli operai del Comune. Ovviamente ci sono alcune situazioni un po’ più complesse che stiamo valutando. I tecnici della Manutenzione edifici scolastici, che stanno lavorando in sinergia con la Protezione civile, proseguiranno anche per tutta la giornata di domani. Il nostro obbiettivo è quello di eliminare al più presto i problemi per consentire un sereno ritorno al lavoro per insegnanti, studenti e personale scolastico”.

16.07. Ad Aci Castello (Catania) scuole chiuse anche lunedì prossimo per permettere un controllo delle strutture dopo il maltempo che ha colpito il paese negli ultimi giorni. Lo ha disposto il sindaco Filippo Drago allo scopo di “assicurare una normale ripresa dell’attività didattica”.

13.44. Su disposizione del sindaco di Catania, Enzo Bianco, i tecnici comunali stanno effettuando controlli sullo stato degli edifici scolastici di competenza dell’Ente, comprese le aree a verde, per accertare e risolvere eventuali problemi causati dal maltempo. L’intervento è finalizzato a garantire la sicurezza degli alunni e del personale docente e non, quando, lunedì, rientreranno a scuola. Analoghe iniziative sono stati prese per tutti i parchi cittadini, compresi il Giardino Bellini e la Villa Pacini, che sono stati chiusi per consentire ai tecnici comunali di effettuare dei controlli precauzionali sullo stato di tutti gli alberi. Lo scopo è quello di identificare e risolvere eventuali criticità causate dal maltempo dei giorni scorsi e quindi garantire la sicurezza dei cittadini.

12.55. Il forte vento del simil-ciclone tropicale che la notte scorsa si è abbatto su Catania ha causato anche la caduta di diversi alberi nella centrale piazza Roma. Rami si sono spezzati anche all’interno dell’ospedale Vittorio Emanuele. Più alberi sono anche caduti su tombe e cappelle del cimitero, che è stato chiuso a scopo precauzionale. Sul posto stanno operando operai del Comune per mettere la zona in sicurezza. Un muretto di contenimento ha ceduto nella zona marinara di piazza Europa, colpita dalla violenta mareggiata della notte scorsa. Non sono stati registrati danni alle persone.
La chiusura, a scopo precauzionale, del Cimitero è stata confermata dal Comune, per “verificare la situazione degli alberi e delle cappelle a seguito del maltempo della notte scorsa protrattosi fino a dopo l’alba”. Tre alberi sono stati infatti stati abbattuti dal maltempo e altri sono rimasti danneggiati e potrebbero costituire un pericolo. Dopo un primo sopralluogo dei Vigili urbani i dirigenti del Cimitero hanno deciso così la chiusura della struttura per qualche ora. Successivamente è stato deciso di prorogarla fino al pomeriggio per verificare meglio le condizioni delle piante e anche di alcune cappelle.

12.20. Tutte le squadre disponibili del comando provinciale dei Vigili del fuoco di Catania continuano ad essere in piena attività a causa della particolarmente critica situazione meteorologica che, soprattutto nella notte, ha interessato la provincia etnea. Poco più di 40 gli interventi di soccorso, verifica e messa in sicurezza, portati a termine nella notte. Circa 20 quelli già espletati in mattinata e circa 100 quelli in corso di verifica e svolgimento. Gli interventi hanno interessato alberi pericolanti e diversi cartelloni pubblicitari danneggiati dal forte vento, tetti di abitazioni danneggiati e allagamenti,e anche la messa in sicurezza di una gru pericolante ad Adrano. Sono state soccorse a persone a bordo di auto rimaste in panne, sulla strada statale 121, Catania-Adrano, e a Mascali. I vigili del fuoco sono dovuti intervenire anche per tre incendi in abitazioni: in viale Bummacaro e in piazza Risorgimento a Catania, e in via La Spezia a Paternò.

11.47. Tutte le squadre disponibili del Comando Provinciale dei Vigili del fuoco di Catania continuano ad essere in piena attività a causa della particolarmente critica situazione meteorologica che, soprattutto nella notte, ha interessato la nostra provincia. Poco più di 40 gli interventi di soccorso, verifica e messa in sicurezza, portati a termine nella notte dalle squadre dei Vigili del fuoco. Circa 20 quelli già espletati in mattinata e circa 100 quelli in corso di verifica e svolgimento. Molti alberi pericolanti e diversi cartelloni pubblicitari danneggiati dal forte vento, tetti di abitazioni danneggiati e allagamenti. Una gru pericolante in via Vittorio Emanuele III ad Adrano. Da segnalare, inoltre, che non è mancata l’attività “ordinaria”. Nella notte si sono verificati, infatti, ben tre incendi in abitazioni: in viale Bummacaro a Librino, in p.zza Risorgimento a Catania e in via La Spezia a Paternò. Sono stati effettuati anche alcuni soccorsi a persone a bordo di auto rimaste in panne, sulla SS121 e a Mascali.

11.40. Crolla sotto gli effetti del maltempo la produzione degli alimenti Made in Italy alla base della dieta mediterranea che fanno segnare un calo che va dal 35% per l’olio di oliva al 15% per il vino fino al 4% del grano duro destinato alla pasta, ma cala anche il raccolto di ortofrutta. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti presentata in occasione della Giornata del ringraziamento, nella quale tradizionalmente viene fatto il bilancio agricolo dell’anno che è stato sconvolto da un andamento climatico del tutto anomalo con un conto sulle tavole italiane da 2,5 miliardi tra calo produttivo, maggiori costi per la difesa della colture e stravolgimento nei consumi. Se la vendemmia – sottolinea la Coldiretti – rischia di classificarsi come la più scarsa dal 1950, con una produzione di vino Made in Italy che potrebbe scendere fino a 41 milioni di ettolitri, la produzione italiana di olio di oliva è crollata attorno alle 300mila tonnellate. “E’ allarme – continua la Coldiretti – anche per la produzione italiana di pasta a causa dell’eccessiva dipendenza dell’industria nazionale per l’acquisto di grano duro dall’estero da dove arriva circa il 40% del fabbisogno perché non si è avuta la lungimiranza di investire sull’agricoltura nazionale”. Anche per il raccolto nazionale di pomodoro da conserva per preparare polpe, passate e pelati da condimento si registra un calo delle rese per ettaro. E per le castagne si è addirittura al minimo storico, con una produzione nazionale ben al di sotto dei 18 milioni di chili registrati lo scorso anno e pari ad appena un terzo di quella di 10 anni fa. Anche per gli effetti dal punto di vista economico, sottolinea Coldiretti, rischiano quindi di mancare dalle tavole quei i prodotti base della dieta mediterranea, considerati come essenziali per garantire una buona salute, soprattutto per la crescita delle giovani generazioni.

11.29. L’arcipelago delle Eolie continua a essere spazzato dal mare in tempesta e i collegamenti sono difficili. Alcune isole sono irraggiungibili da 4 giorni.Il mare é molto mosso e il forte vento soffia da nord-nord-est. Le mareggiate in quasi tutte le isole hanno invaso porti e coste creando danni e disagi. Il lungomare di Canneto è stato spazzato dalle mareggiate e i marosi sono finiti da Unci a Calandra. Spazzati anche i porti di Vulcano e Lipari. Stromboli, Ginostra, Panarea, Alicudi e Filicudi sono isolate da quattro giorni e già scarseggiano i generi di prima necessità e farmaci. Anche le isole principali Vulcano, Lipari e Salina sono in difficoltà. Ieri sono state raggiunte da un solo aliscafo.

10.53. Un ciclone simil-tropicale, a partire dalla serata di ieri, ha interessato la costa ionica della Sicilia spostandosi da sud verso nord. “Il fenomeno – informa una nota della Protezione civile- formatosi nella giornata di ieri sullo Stretto di Sicilia, ha seguito prima una traiettoria est-sud-est transitando da Pantelleria verso Lampedusa e Linosa, e poi ha virato verso est-nord-est in direzione di Malta. Nella notte, venti di burrasca e tempesta, pioggia intensa e mareggiate si sono registrati tra le province di Siracusa e Catania, per effetto dello stazionamento del ciclone a circa 30 chilometri dalla costa. Il fenomeno é ora in progressivo esaurimento”. All’aeroporto di Fontanarossa, sferzato da raffiche di vento fino a 50 nodi, il volo Malta-Catania previsto in arrivo alle 6.35 di stamane, non riuscendo ad atterrare, è stato costretto a rientrare all’aeroporto di partenza. Il vento ha causato inoltre, rende noto la Protezione civile, 20.000 disalimentazioni elettriche nel siracusano e nel catanese, al momento in via di risoluzione, mentre mareggiate e frane hanno interrotto, in alcuni tratti, la viabilità sulla statale 114 tra Catania e Siracusa.

10.26. “Nonostante il flagello del maltempo, siamo grati al Signore che non ci siano vittime nella nostra Acireale”. Lo afferma il Vescovo di Acireale Mons. Antonino Raspanti in una nota in merito ai danni subiti dal maltempo dalla cittadina. “Molti di noi – continua Mons. Raspanti – sono stati presi dalla paura in questi giorni per la violenza dei fenomeni atmosferici cui abbiamo assistito impotenti. Abbiamo pregato e ringraziato per l’incolumità fisica degli Acesi. Insieme ai parroci sono vicino a tutti coloro che hanno subito danni di ogni genere; siamo chiamati tutti a ricostruire, seppur in tempi non favorevoli. Le forze non verranno meno!”. “Essendo vicini al 14 novembre – prosegue – desidero elevare il nostro grazie a Cristo e alla Sua figlia martire Venera, nostra celeste patrona, oltre che per la protezione accordataci nel 1941 anche per quest’attuale attenzione riservata a noi Acesi”. “Al termine della Messa serale del 14 novembre – conclude Mons. Raspanti – pronuncerò una speciale preghiera per la Città e invocherò la protezione dell’Altissimo per intercessione di Santa Venera”.

9.35. E’ tornato alla piena operatività l’aeroporto internazionale di Catania che stamattina ha fatto rientrare un volo Malta e fatto registrare ritardi per il maltempo. Le forte raffiche di vento che hanno imperversato per ore sullo scalo hanno bloccato l’attività di Fontanarossa che è ripresa, anche se con inevitabili ritardi che potranno essere recuperati: il primo volo decollato è stato l’Alitalia AZ01722 per Roma Fiumicino, previsto per le 6.15, che è partito alle 7.37. Quasi regolari gli orari di atterraggio.

7.50 Nessuna emergenza in mare è stata segnalata da Pozzallo (Ragusa) a Milazzo (Messina) lungo la costa Ionico-Tirrenica della Sicilia. E’ quanto emerge dalla sala operativa della guardia costiera di Catania. Non ci sono state richieste di aiuto e nessuna imbarcazione della capitaneria è uscita dai porti di appartenenza.

7.25. Un volo in arrivo fatto rientrare a Malta e tre in partenza, tutti per Roma Fiumicino, in ritardo. Nessuno ancora decollato nonostante un imbarco effettuato. E’ l’effetto sull’aeroporto di Catania delle forti raffiche di vento che stanno soffiando sulla città, e che sono ‘l’estremità’ del ciclone che si è formato ieri nel Canale di Sicilia e che ha attraversato già il Siracusano.

7.00. E’ rientrato l’allarme meteo legato al passaggio di un ciclone simil tropicale che dopo avere colpito Lampedusa e Malta ha lambito in serata di sfuggita le coste della Sicilia Sud Orientale, risalendo poi verso Est. Secondo quanto ha reso noto la centrale operativa della Protezione Civile regionale fino ad ora non sono stati segnalati danni di rilievo, anche se prosegue l’ondata di maltempo in tutta l’isola – e in particolare nelle zone del ragusano, del siracusano e del Catanese – con violente piogge e forti raffiche di vento.

 

LA DIRETTA DI VENERDI’

Ecco come si muove il ciclone sulla Sicilia  GUARDA

00.29. Nuovo comunicato della Protezione Civile: “Il ciclone simil-tropicale sta interessando in queste ore le coste ioniche della Sicilia. Sul territorio sono stati rilevati venti forti con raffiche fino a 50 nodi all’imbocco del porto di Siracusa. Vento forte, pioggia e mareggiate continueranno a interessare le zone costiere orientali siciliane nelle prossime ore. Il fenomeno, poi, perderà progressivamente di intensità a partire dalle prime ore della mattina di sabato 8 novembre spostandosi verso sud-est in mare aperto”.

00.13. Sta sferzando la Sicilia orientale il ciclone in risalita dal Canale di Sicilia verso il mar Jonio, dove si trova da ormai più di un’ora. Piogge intense tra siracusano e catanese con forti venti (ad Augusta segnalate raffiche di oltre 90km/h) stanno interessando la Sicilia orientale in questi minuti. La tempesta si muove adesso minacciosa verso la Calabria. (Fonte Meteoweb)

23.45. “Il ciclone è arrivato in Sicilia e come ampiamente previsto nelle scorse ore, e sta sferzando le zone orientali della Regione: forti piogge stanno interessando siracusano e catanese, con venti impetuosi da est – nord/est, con raffiche vicine ai 100km/h. Autentico nubifragio su Catania. Colpite le stesse zone in cui tra ieri e oggi era già caduta moltissima pioggia. In atto anche tuoni e fulmini con temporali localmente intensi. Eloquenti le immagini dei radar: il vortice ciclonico si muove lentamente verso est-nord/est e nelle prossime ore continuerà il maltempo su gran parte della Sicilia orientale e della Calabria Jonica. Possibili nubifragi, grandinate e trombe d’aria”. (Fonte METEOWEB)

22.57. Venti anche oltre 50 nodi sono previsti nelle prossime ore sulla costa ionica nel tratto compreso tra le province di Siracusa e Catania per il passaggio della parte più potente del ciclone che ha raggiunto la Sicilia. Secondo la Protezione Civile, i fenomeni dovrebbero raggiungere l’apice tra qualche ora, intorno all’una, ma già ora si registrano venti superiori ai 35 nodi nella zona di Augusta. Dopo aver raggiunto la costa ionica, il ciclone dovrebbe lentamente perdere potenza, spostandosi verso est per poi spegnersi in mare.

22.23. Una riunione per realizzare un piano di previsione e interventi per il rischio ciclone si è tenuta nella prefettura di Catania dove nel pomeriggio si è insediata una comitato permanente. Vi hanno partecipato, oltre ai vertici di Palazzo Minoriti, forze dell’ordine, vigili del fuoco e protezione civile. Tutti i sindaci della provincia sono stati allertati tramite le stazioni dei carabinieri del comando provinciale. Allertate anche sedi ‘sensibili’ come gli ospedali. Da Palazzo Minoriti si sottolinea che la situazione è costantemente seguita e che al momento non si segnalano eventi critici.

22.19. Al momento non si registrano danni, né particolari disagi.

21.30. “La perturbazione ha superato Portopalo di Capo Passero e si sta avvicinando nella fascia centrale della provincia di Siracusa: in particolare stiamo concentrando l’attenzione su Avola Siracusa e Priolo”, dice l’architetto Biagio Bellassai della Protezione civile di Siracusa. “Mezz’ora fa – aggiunge – nella zona di Portopalo di Capo Passero il vento soffiava a una velocità di 24 nodi”. Intanto, nella provincia adiacente, Ragusa, dove il prefetto Annunziato Vardè nel pomeriggio ha riunito il centro di coordinamento dei soccorsi, alla presenza del capo servizio locale della Protezione civile regionale, Nello Lo Monaco, il codice rosso resterà fino alle 24 e da domani sarà allerta gialla, con la riapertura delle scuole in tutti i comuni, ad eccezione di Vittoria.

20.54. Ancora attenzione nelle prossime ore per le coste ragusane e ioniche della Sicilia per il passaggio del ciclone che si è formato nel Mediterraneo. Sul territorio, sottolinea la Protezione Civile, gli osservatori meteorologici hanno finora rilevato venti forti con raffiche fino a 34 nodi, previsti in momentanea ma decisa intensificazione nelle prossime ore. L’attuale posizione del ciclone, unita agli ultimi aggiornamenti sulla previsione della sua traiettoria verso nord-nord-est fa escludere l’interessamento delle province di Agrigento e Caltanissetta; al contrario, i modelli confermano per le prossime ore il possibile coinvolgimento delle zone costiere del ragusano e delle province ioniche. Si ricorda, comunque, che sulla Sicilia sud-orientale è attualmente in vigore un avviso di avverse condizioni meteorologiche per il persistere di precipitazioni diffuse, anche a carattere di rovescio o temporale, per le quali è indicata una criticità rossa per rischio idrogeologico.

20.53. Domani mattina il traffico ferroviario sulla Siracusa-Gela riprenderà regolarmente, qualora le avverse condizioni meteo non peggiorassero nel corso della notte. Rete ferroviaria italiana manterrà operativo per tutta la notte il piano di emergenza, attivato in seguito all’allerta meteo, con presidi di controllo dell’infrastruttura ferroviaria, soprattutto nella parte orientale della Sicilia e lungo il litorale ionico. La circolazione dei treni fra Gela e Siracusa era stata sospesa in via precauzionale, alle 17.30, in seguito all’allerta meteo diramato dalla Protezione Civile. Tre corse regionali sono state sostituite con autobus.

20.48. “Le ultime informazioni avute dai canali ufficiali – ha detto il sindaco – parlano di un fenomeno in attenuazione e che dovrebbe assumere al più i connotati di violento temporale fortemente localizzato”. Il mare è mosso, “ma non è raro da queste parti – aggiunge il sindaco -. Qui tutti abbiamo memoria di giornate decisamente peggiori di questa”. La macchina della protezione civile, comunque, è in piena attività ormai da giorni. Nel pomeriggio il sindaco stesso ha disposto che tutte le zone dell’abitato fossero battute da un’auto dell’ufficio tecnico comunale, dotata di altoparlanti, per invitare i cittadini “sulla base delle prime informazioni giunte, a non uscire nel tardo pomeriggio e alla sera se non per motivi di urgenza assoluta, ad assicurare al meglio oggetti all’esterno delle abitazioni che potrebbero essere colpite dalla forza del vento”. “Insomma, indicazioni dettate dal buon senso – conclude il sindaco – prima ancora che dalla situazione. I negozi qui sono rimasti regolarmente aperti anche nel pomeriggio e solo qualcuno ha preferito anticipare un po’ l’orario di chiusura”.

20.40. Pioggia poco intensa dal pomeriggio, ma nessuna avvisaglia di pericolo incombente: “Se non fosse stato per il clamore mediatico che sta accompagnando questa vicenda, devo dire che l’avremmo vissuta né più né meno di una normale giornata autunnale piovosa e un po’ ventosa”. Così Giuseppe Mirarchi, sindaco di Portopalo di Capo Passero, il centro del Siracusano posizionato all’estremità sud orientale della Sicilia e individuata come la zona del possibile impatto del ciclone sta attraversando il Canale di Sicilia.

20.30. Dalla sala operativa di Roma l’evoluzione del ciclone è seguita passo passo e, d’intesa con la regione Sicilia, è stata immediatamente bloccata la viabilità costiera nella zona tra le province di Ragusa e Siracusa e interdetta ogni attività all’aperto. Scattati anche i piani di sicurezza per gli impianti di Gela e di Augusta.

20.17. L’occhio del ciclone, formatosi nel canale di Sicilia, si trova a circa 50 km da Capo Passero ma la parte più settentrionale della tempesta ha già raggiunto la Sicilia orientale. Dal Dipartimento della Protezione Civile vengono segnalati al momento venti a 30 nodi nelle zone costiere comprese tra le province di Siracusa e Ragusa.

20.02. “I venti e le piogge di forte intensità che nelle prossime 18 ore colpiranno la Sicilia meridionale, potranno scatenare anche dei fenomeni tipo trombe d’aria”. Lo afferma Bernado Gozzini, dell’Istituto di Biometeorologia del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) “La formazione di cicloni di questo tipo – ha detto all’ANSA Gozzini – è un evento particolare per il Mediterraneo ed è caratterizzato dalla presenza di un occhio ben delimitato e da venti particolarmente intensi che soffiano in senso antiorario”. “Il ciclone di tipo tropicale che si è formato in queste ore sullo stretto di Sicilia, e che secondo i modelli, perderà presto intensità – spiega il ricercatore – è stato causato dall’incontro di un’area di bassa pressione proveniente dalla Spagna e le alte temperature dei mari del Canale di Sicilia”. Ma, seppur abbia raggiunto una certa intensità, va considerato ‘un ‘piccolo’ ciclone che non può entrare nella categoria dei Tropical like cyclones’ ossia Cicloni di tipo tropicale”. Secondo Gozzini, l’evento atmosferico, richiamando le correnti di tutta la zona limitrofa, è da considerarsi il principale responsabile dei fenomeni temporaleschi che stanno colpendo tutto il sud Italia. La traiettoria e tempi di evoluzione del ciclone “rimangono incerti anche perché – ha spiegato Gozzini – fino a quando l’occhio del ciclone rimane in in mare non ci sono strumenti di misurazione adeguati per registrarne la reale intensità”. Secondo modelli, però, “entro le dodici di domani il ciclone, dovrebbe spostarsi dalla zona compresa tra Pantelleria e Malta verso Grecia, facendo registrare pian piano una diminuzione d’intensità”.

19.34. Il sindaco di Palermo Leoluca Orlando annuncia che domani le scuole del capoluogo saranno aperte. L’allerta della protezione civile, infatti, è stato declassato a “giallo”.

19.21. Il rischio che un ciclone si abbatta sulle coste sud-orientali della Sicilia ha procurato allarme anche nell’Agrigentino, dove la costa è pattugliata dalla Croce Rossa: a San Leone ci sono 4 squadre. Chiusi, in via precauzionale, tutti gli esercizi commerciali della località balneare. Secondo le previsioni, la direzione del ciclone si starebbe spostando ad est e dovrebbe non interessare Agrigento.

18.55. La prefettura di Ragusa ha sollecitato tutte le componenti istituzionali del sistema di protezione civile ad attivare con immediatezza i rispettivi dispositivi di protezione civile per l’allerta meteo in corso nella Sicilia sud-orientale. “In relazione ad un grave fenomeno meteorologico che sta interessando dal pomeriggio odierno e per le successive 12 ore questo territorio provinciale ed, in particolare, la fascia costiera della provincia – si legge in una nota della Prefettura di Ragusa – caratterizzato da forti venti e significative mareggiate, variabili nella traiettoria e nei tempi di evoluzione, tutte le componenti istituzionali del sistema di protezione civile sono stati inviate ad attivare con immediatezza i rispettivi dispositivi di Protezione civile per l’adozione di tutte le misure necessarie a ridurre il rischio, con particolare riferimento quelle volte ad interdire la fruizione delle aree costiere e dei lungomari, limitare la viabilità, interrompere le attività all’aperto, garantire la sicurezza del traffico, nelle strutture portuali ed aeroportuali, nonché delle attività negli impianti industriali e nel comparto agricolo e zootecnico e delle reti di servizio. Le popolazioni locali – aggiunge la nota della Prefettura di Ragusa – sono invitate, con immediatezza, ad evitare di uscire dalle proprie abitazioni e di evitare l’utilizzazione di mezzi per la circolazione, di allontanarsi dalle strutture precarie e vulnerabili: verande, ponteggi, cartelloni pubblicitari, alberi, strutture particolarmente alte, serre agricole”.

18.41. La nota del Comune di Catania: “Anche per la giornata di domani, scuole chiuse in via precauzionale”. A scopo precauzionale le scuole del territorio catanese saranno chiuse anche nella giornata di domani a causa delle notizie provenienti dalla Protezione civile che parlano di un’evoluzione in negativo delle condizioni del tempo sul territorio di Catania. Lo ha disposto il sindaco di Catania Enzo Bianco con un’ordinanza che prevede anche il divieto dicircolazione dei mezzi a due ruote fino alle 24 di domani. L’Ufficio della Protezione civile del Comune di Catania ha rivolto un invito alla popolazione a rimanere in casa e a non uscire se non in caso di assoluta necessità. L’Ufficio ha inoltre diffuso un numero di telefono, lo 095/484000, per segnalare eventuali emergenze”.

18.33. Ancora maltempo sull’Italia, in particolare sul nordest e sulle regioni meridionali. Il Dipartimento della Protezione Civile ha dunque emesso una nuova allerta meteo, che integra ed estende quelle diffuse nei giorni scorsi: a partire dalla serata di oggi sono previste precipitazioni diffuse, localmente anche molto intense accompagnate da fulmini e forti raffiche di vento, sul Friuli. Precipitazioni sparse sono attese invece su Basilicata, Calabria e Puglia e Sicilia sud-orientale mentre venti di burrasca con possibili mareggiate lungo le coste esposte sono previsti su Calabria, Puglia e Basilicata. Sulla base delle previsioni, il Dipartimento ha valutato per la giornata di domani una criticità rossa per rischio idraulico diffuso per il Friuli Venezia Giulia centro-meridionale e per il Veneto-orientale. La criticità sarà poi rossa ma per rischio idrogeologico localizzato per il Friuli settentrionale. La criticità sarà arancione per rischio idraulico diffuso per il Veneto centrale e meridionale e per rischio idrogeologico per il Veneto settentrionale, la Lombardia settentrionale, la Calabria, la Basilicata, la Puglia meridionale e la Sicilia orientale.

18.22. Il mare non smette di far danni a San Leone, frazione balneare di Agrigento. A farne le spese, in questo pomeriggio di piogge intense, molte strutture. Una villetta situata zona Mare nostrum, la residenza estiva di una famiglia dell’agrigentino ha subito ingenti danni dalle forti mareggiate. Sul luogo dell’accaduto sono arrivati i vigili del fuoco che hanno fatto sgomberare l’abitazione e le altre residenze che si affacciano sulla costa, anch’esse minacciate. (Alan Scifo)

17.58. Dalle 17.30, in via precauzionale, è sospesa la circolazione dei treni sulla linea Siracusa-Gela a seguito delle avverse condizioni meteo annunciate sulla zona dalla Protezione civile. Non sono previsti servizi sostitutivi su gomma per il concomitante divieto di circolazione stradale. Lo rende noto Rfi.

17.47. “Una delle ipotesi – ha aggiunto Crocetta – é che il ciclone possa abbattersi direttamente causando movimenti di mare non indifferenti. Si spera che invece possa deviare e in tal caso comunque ci sarà l’effetto di raffiche di vento che potrebbero creare esse stesse un notevole danno. Quindi è una situazione molto preoccupante”. Il Governatore ha spiegato “di avere informato tutti i prefetti; spero che i sindaci prendano tutti i provvedimenti necessari anche per allertare la popolazione e attivare tutte quelle misure di protezione e difesa che si possono assicurare in questi casi. È chiaro che questi sono fatti improvvisi”. “Abbiamo attivato la macchina della protezione civile regionale – ha concluso Crocetta – però è chiaro che se la gente eviterà di uscire di casa, di usare la macchina e sarà al sicuro eviterà probabilmente seri danni che potrebbero abbattersi non solo sulle cose, ma anche sulle persone”.

17.46. “Prima dei danni devo lanciare un allarme sicurezza che potrebbe coinvolgere tutta la zona costiera che va dal Canale di Sicilia ad una parte della zona costiera sud jonica per un allarme dopo avere sentito il responsabile nazionale della protezione civile Gabrielli, che ha detto che nel giro di qualche ora, tra le 19 e le 20, partendo dal tratto di mare compreso tra Lampedusa e Linosa, arriverà un ciclone con forte impatto sulla costa siciliana”. Lo ha detto il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta incontrando i giornalisti a margine di una riunione straordinaria della giunta regionale che si è svolta nell’area Com di Acireale in seguito al maltempo che ha colpito in questi giorni la Sicilia orientale causando ingenti danni.

17.40. Continua a muoversi verso le coste della Sicilia sud orientale il ciclone formatosi nel Mediterraneo. I modelli aggiornati dal Dipartimento della Protezione Civile confermano infatti la possibilità che la parte settentrionale della tempesta impatti sul territorio siciliano interessando la fascia costiera delle province di Siracusa, Ragusa e Caltanissetta, con un possibile e parziale coinvolgimento di quelle di Agrigento e Catania. Il Dipartimento ribadisce in ogni caso che l’evoluzione futura del fenomeno non è esattamente prevedibile e che l’intensità sarà variabile in funzione dell’effettiva traiettoria e della parte del ciclone che effettivamente impatterà al suolo. Sul sito del Dipartimento è possibile trovare raccomandazioni generali sui comportamenti di prevenzione da adottare che devono essere integrate con le specifiche indicazioni fornite dalle autorità locali di protezione civile.

17.34. Crocetta: “La stampa nazionale ci boicotta” GUARDA IL VIDEO

17.22. Il ciclone che si è formato nel canale di Sicilia e che potrebbe raggiungere le coste nel tardo pomeriggio, ha raggiunto l’isola di Malta. Secondo quanto segnalato dalle autorità maltesi a quelle italiane, si registrano violenti piogge e venti forza 9 di burrasca forte.

 17.14. “Il Centro Funzionale Meteo della Sala operativa della Regione Siciliana ha segnalato la possibilità di un’evoluzione in negativo delle condizioni del tempo in serata e nella nottata sul territorio di Catania. Si temono forti raffiche di vento e significative mareggiate sulle zone costiere di tutta la Sicilia sudorientale. Secondo l’Ufficio Protezione civile del Comune di Catania occorre dunque che i cittadini evitino in particolare le zone costiere e i lungomari. L’Ufficio ha rivolto alla popolazione un invito a rimanere in casa e a non uscire se non in caso di assoluta necessità.

17.05. Danni a Lampedusa: i video.

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16.39. “Il vento è arrivato all’improvviso. Soffiava fortissimo, a 50 nodi (siamo poco sopra i 90 chilometro orari)”: a raccontare quanto accade a Lampedusa è il sindaco Giusi Nicolini. Che aggiunge: “Abbiamo ordinato alla gente di restare in casa. Le scuole e gli uffici resteranno chiusi oggi e domani. Il peggio sembra essere passato, ma il vento soffierà forte fino a domani”. Il Comune ieri aveva ricevuto l’allerta meteo dalla Protezione civile. Livello arancione: “Ci siamo preparati per contrastare gli allagamenti, ma i problemi maggiori li ha provocati il vento – aggiunge il sindaco -. Alberi sradicati, tetti scoperchiati, danni nei ristoranti, alcune finestre sono volate via. Pare che il vento si stia spostando verso Nord Est. Fortunatamente tanta paura, ma non ci sono feriti. Abbiamo messo in salvo due famiglie e un anziano”.

16.19. Il forte vento ha fatto cadere un palo dell’illuminazione di circa 5 metri presente all’interno del campo sportivo Petraro, a Barcellona Pozzo di Gotto. Il cedimento non ha coinvolto fortunatamente persone. Sempre in mattinata, in via Moleti, nei pressi del Liceo Valli, un albero è caduto. Anche in questo caso disagi ma nessuna conseguenza per le persone. E in città intanto restano forti i timori per la tenuta di alberi e pali dell’illuminazione. (Carmelo Amato)

16.11. Un ciclone di tipo tropicale potrebbe abbattersi nel tardo pomeriggio sulle coste siciliane, anche se la traiettoria del fenomeno “non è esattamente prevedibile”. Il Dipartimento della Protezione Civile e la regione Sicilia stanno dunque attivando tutte le misure per ridurre i rischi, anche interrompendo le attività all’aperto.

Il ciclone, sostiene il Dipartimento della Protezione Civile, si è già formato sullo stretto di Sicilia, il suo centro si trova attualmente sull’isola di Linosa e si sta spostando nel Mediterraneo seguendo una traiettoria verso le coste siciliane.

Nonostante non sia possibile indicare con certezza dove impatterà il ciclone, l’attuale movimento indica che la parte settentrionale della perturbazione potrebbe interessare nel tardo pomeriggio la fascia costiera delle province di Siracusa, Ragusa e Caltanissetta, con un possibile parziale coinvolgimento anche di quelle di Agrigento e Catania. L’intensità, sottolinea ancora la Protezione Civile, sarà variabile in funzione della traiettoria e della parte del ciclone che effettivamente impatterà al suolo. La tempesta è caratterizzata da venti violenti con intensità di uragano che provocano condizioni di mare proibitive e mareggiate lungo la costa di particolare gravità. A questo può aggiungersi anche un brusco innalzamento del livello del mare. Una volta toccata la terraferma, il ciclone tende a perdere forza.

Sulla base delle previsioni che, ribadisce il Dipartimento, “restano incerte su traiettoria e tempi di evoluzione”, la protezione civile e la Regione hanno attivato il sistema nazionale per adottare tutte le misure preventive necessarie a ridurre il rischio. In particolare, si sta provvedendo ad interdire la viabilità costiera, interrompere tutte le attività all’aperto, garantire la sicurezza del traffico in porti e aeroporti e delle attività negli impianti industriali e delle reti di servizio. Sono inoltre state rafforzate le misure per l’eventuale risposta all’emergenza e, contemporaneamente, l’informazione alla popolazione.

Polemiche a Palermo

Per tutta la mattinata a Palermo non si è parlato d’altro. L’allerta meteo lanciata ieri sera dalla Protezione civile e la conseguente ordinanza del sindaco Leoluca Orlando che ha imposto la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado è stato l’argomento del giorno alla luce delle condizioni meteo in controtendenza con le previsioni di burrasca annunciate. Nel capoluogo siciliano, infatti, sono cadute poche gocce di pioggia e il risultato è stato solo il disagio di tante famiglie che hanno dovuto affidarsi a baby sitter e familiari per accudire i bambini vista la chiusura delle scuole. Persino il Codacons ha chiesto al Comune di risarcire le famiglie per le spese sostenute a causa della chiusura delle scuole.

Ma il sindaco di Palermo non ci sta a fare da capro espiatorio e in una nota di Palazzo delle Aquile spiega alla cittadinanza che “è bene ricordare che vi sono delle procedure ben precise che il sindaco, quale autorità di Protezione Civile, deve seguire quando viene fornito un bollettino con codice rosso, che il Dipartimento di protezione civile infatti classifica di “Allarme”. Tale bollettino – prosegue Orlando – in modo esplicito invita a tenere conto del fatto che le condizioni meteorologiche locali possono avere variazioni ‘non prevedibili e talora repentine’, e quindi ‘predisporre azioni di prevenzione’. Alla luce di tale allerta il sindaco, applicando un ovvio principio di prevenzione, ha deciso, come tanti altri sindaci in Sicilia, la chiusura delle scuole. Il sindaco ha il dovere – afferma Orlando – quando viene allertato in modo così chiaro ed autorevole, di agire per la tutela dei cittadini. Nelle prossime ore sulla base dei nuovi bollettini meteo che verranno diramati dalla Protezione Civile, gli uffici del Comune continueranno a fornire ulteriori informazioni alla cittadinanza”.

La Protezione civile spiega

Dal Dipartimento regionale della Protezione civile, Marinella Panebianco, spiega: “Dal 4 novembre fungiamo da centro funzionale decentrato per la Sicilia e ci occupiamo delle criticità idrogeologiche e idrauliche, mentre il servizio di allerta meteo non è stato ancora attivato nell’Isola. Per questo l’allerta meteo è basata sulle previsioni realizzate dall’Aeronautica militare che fa capo alla Protezione civile nazionale. Noi ci limitiamo ad emanare l’allerta mentre la fase operativa, cioè l’attuazione di piani di Protezione civile, compete ai sindaci o ai presidenti delle ex Province. La previsione, però, resta una previsione e da qualche anno non sono sempre attendibili al cento per cento. Su questo aspetto possiamo far poco o nulla. Se un Comune è sicuro dal punto di vista idrogeologico – conclude la Panebianco – non c’è alcun pericolo, tant’è che i sindaci di alcuni centri hanno deciso se chiudere o meno le scuole soltanto questa mattina”.

Crocetta a Catania

Intanto, mentre a Palermo si discute, nella Sicilia orientale l’emergenza continua e si procede alla conta dei danni. Il presidente della Regione Rosario Crocetta e la giunta regionale si riuniranno nel pomeriggio ad Acireale, uno dei centri più colpiti dall’ondata di maltempo degli ultimi tre giorni. “E’ chiaro – ha detto Crocetta a Catania – che occorre intervenire urgentemente su questo e noi pensiamo già che nella giunta di Acireale di oggi pomeriggio sarà possibile fare richiesta per lo stato di calamità naturale”.

“Mi sembrava doveroso – ha detto il governatore -, rispetto alla situazione che ha colpito soprattutto i comuni dell’Acese con la tromba d’aria, intervenire. Tra l’altro i prefetti, essendo stati coinvolti, ci permetteranno di avere un monitoraggio reale e attendibile di tutte le situazioni particolari che si sono verificate nel territorio siciliano”.

I danni nella Sicilia orientale

Una tromba d’aria ha colpito la notte scorsa l’abitato di Misterbianco (Catania) causando danni ad abitazioni ed autovetture in Via Verga. E’ volato via il tetto di due case e sono stati danneggiati un campo sportivo privato e sono stati abbattuti alcuni pali della luce. Non vi sarebbero feriti. Danni, sempre ad abitazioni ed automobili, sono stati anche causati da violente raffiche di vento che intorno alle 3 del mattino si sono abbattute ad Aci Catena. La notte scorsa la pioggia è caduta sulla provincia di Catania, accompagnata da raffiche di vento. Ad Acireale, centro maggiormente colpito dalla tromba d’aria di mercoledì scorso il locale distaccamento dei Vigili del Fuoco la notte scorsa ha effettuato una decina di interventi per muri pericolanti ed allagamenti e per soccorrere automobilisti in panne. Oggi è allerta meteo oggi in quasi tutta la Sicilia. Nella parte Orientale da ieri sera c’è stato un peggioramento delle condizioni meteo, con rovesci nel Catanese, Ennese, Ragusano e Siracusano. Durante la notte forti raffiche di vento hanno interessato il capoluogo etneo, dove la pioggia continua a cadere dalla notte scorsa. Anche oggi scuole chiuse a Catania, Acireale, Aci Castello, San Giovanni La Punta, Bronte, Caltagirone e Siracusa, dove la protezione civile ha lavorato per tutta la notte per riportare alla normalità la situazione.

Anche Messina è stata flagellata dal maltempo. Nel rione di Tremestieri, in via Carbonara, onde violente hanno distrutto parte del parapetto creando paura tra gli abitanti. Nei villaggi di Galati Marina e Santa Margherita, il mare ha eroso la costa e lambisce le abitazioni, nella zona è ancora chiuso un tratto della strada statale 114.

Stamane nel reparto di Cardiologia dell’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta, alcuni pannelli del controsoffitto sono caduti. Il cedimento pare che sia stato provocato da un’infiltrazione d’acqua nella nuova ala – in costruzione – della Terapia intensiva. Non ci sono stati feriti. Sono intervenuti i vigili del fuoco e i tecnici, mentre i pazienti sono stati spostati in un’altra area del reparto. A titolo prudenziale la zona interessata dal cedimento è stata dichiarata inagibile e interdetta a personale e pazienti, trasferiti altrove.

Allarme per il ciclone

Un ciclone di tipo tropicale potrebbe abbattersi nel tardo pomeriggio sulle coste siciliane, anche se la traiettoria del fenomeno “non è esattamente prevedibile”. Il Dipartimento della Protezione Civile e la regione Sicilia stanno dunque attivando tutte le misure per ridurre i rischi, anche interrompendo le attività all’aperto.

Il ciclone, sostiene il Dipartimento della Protezione Civile, si è già formato sullo stretto di Sicilia, il suo centro si trova attualmente sull’isola di Linosa e si sta spostando nel Mediterraneo seguendo una traiettoria verso le coste siciliane.


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