Manca il certificatore energetico| Pd: "Uno spreco da 30 mila euro" - Live Sicilia

Manca il certificatore energetico| Pd: “Uno spreco da 30 mila euro”

Il Comune emana un bando da 30 mila euro. Alotta (Pd): "Si poteva ricorrere al personale interno".

PALERMO – Un bando da 30 mila euro per affidare a una ditta il compito di redigere le certificazioni energetiche di 469 case popolari di proprietà del Comune. E il Partito Democratico che grida allo spreco di risorse, chiedendo l’uso del personale interno. Fa discutere la scelta dell’amministrazione di rivolgersi all’esterno per le Ape, ossia le certificazioni energetiche che per legge sono ormai obbligatorie per poter vendere o affittare un immobile.

A poter redigere l’attestazione, però, può essere solo un certificatore autorizzato e iscritto a un albo regionale: in pratica un geometra, un architetto o un ingegnere che, con un software, dica a che classe energetica appartiene la casa in questione. In Sicilia, caso quasi unico in Italia, iscriversi all’albo è praticamente gratuito.

Palazzo delle Aquile, prima del bando necessario a redigere le Ape di 469 case popolari, ha provato a effettuare una ricognizione interna che però non ha dato risultati, sebbene tra i dipendenti risultino anche alcuni esperti nel settore a livello nazionale. E così ha fatto ricorso alla gara da 36 mila euro lordi, ossia 29.508 più iva per 18 mesi.

Ma ad attaccare la scelta del Comune è il consigliere del Pd Salvo Alotta, che chiede invece che si individui del personale comunale da abilitare e far iscrivere all’albo. “E’ inconcepibile che un comune come Palermo, con un numero di dipendenti superiore in proporzione alla maggior parte delle città Italiane, ancora una volta, al posto di valorizzare il patrimonio lavorativo interno, decida di esternalizzare un servizio che avrebbe potuto garantire da solo e a costo quasi zero – attacca Alotta – il Comune ha migliaia di immobili, basterebbe far abilitare qualche suo dipendente, a costo zero, e si risolverebbe il problema anche per il futuro. Altri 30 mila euro sprecati a fronte di tanti dipendenti che lamentano la carenza di lavoro e ai tanti disoccupati che non vedono speranza di nuovi sbocchi occupazionali. Una vergogna nella vergogna. Paghiamo sempre più tasse per avere sempre meno servizi. Presenterò una interrogazione al sindaco per fare chiarezza”.

 


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