Mancini: "La Spagna è una squadra straordinaria" - Live Sicilia

Mancini: “La Spagna è una squadra straordinaria”

"Sono giocatori bravissimi, con un allenatore in gamba. Luis Enrique è un allenatore bravissimo"

“Speriamo che per una volta ci azzecchiate. Ma sappiamo che non sarà così semplice. Loro sono una grande squadra. Se noi e la Spagna siamo arrivati qui, è perché ce lo siamo meritati. Le percentuali sono a metà. Quando si arriva vicino alla partita, la tensione c’è. Prima no, perché ci si deve preparare bene e cercare di essere freddi. E comunque la tensione è il bello di queste partite. Italbasket? Abbiamo esultato con loro, sono stati straordinari. Una partita che resterà memorabile per molti anni”. Sono queste alcune delle dichiarazioni rilasciate in conferenza stampa dal CT della Nazionale italiana Roberto Mancini.

Alla vigilia della semifinale di Euro 2020 contro la Spagna, in programma alle ore 21.00, l’allenatore degli Azzurri ha proseguito: “Sarà una partita difficile come è stata quella col Belgio. Però la Spagna è diversa dal Belgio, quindi occorre prepararla in modo diverso. Loro sono una squadra straordinaria, da anni, anche se hanno avuto un ricambio generazionale. Sono giocatori bravissimi, con un allenatore in gamba. Luis Enrique è un allenatore bravissimo, e non perché ha vinto la Champions. Ma perché le sue squadre giocano bene a calcio, e questo è fondamentale. E’ qualcosa che dimostra la bravura di un tecnico”.

Infine, Mancini ha concluso così: “Quando c’è un buon rapporto con tutti ci sono condizioni ottimali per lavorare. Siamo stati molto bene e vogliamo stare bene fino alla fine. Quindi domani occorre una grande partita. Il mio rapporto con Vialli? Siamo praticamente cresciuti insieme. E’ come avere un fratello, qualcosa che va al di là dell’amicizia. Lui poi è anche un po’ anziano, quindi lo ascoltiamo volentieri quando parla. Ciro ha ancora la Scarpa d’oro se non sbaglio. E’ tra chi ha segnato di più negli ultimi anni. In un Europeo o un Mondiale accade spesso che il più criticato sia quello che poi risolve la partita o il torneo. Siamo abbastanza tranquilli in questo senso. E’ ingiusto che non ci siano tifosi da Italia e Spagna e che lo stadio non sia diviso a metà fra italiani e spagnoli”.


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