PALERMO – “Ancora una volta assistiamo al tragico copione con decine di naufraghi, esseri umani che dopo esser sopravvissuti a torture di ogni genere nei lager libici, ed esser stati tratti in salvo da morte certa, ricevono un’ultima tortura psicologica e fisica questa volta ad opera dello Stato Italiano, bloccati al largo delle coste italiane in balia delle onde senza poter approdare in un porto sicuro”. Lo dice il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando intervenendo sulla vicenda della nave Mare Jonio. “La situazione a bordo è critica, – aggiunge – le pesanti torture subite, unite alle condizioni mediche e psicologiche dei naufraghi, impongono lo sbarco immediato. Palermo, la cui bandiera cittadina accompagna le missioni di Mediterranea sin dalla sua fondazione, conferma che dalle numerose realtà locali denominatosi ‘porti aperti’ si leva da tempo una voce di allarme contro la sistematica violazione di diritti umani, delle convenzioni internazionali, della Costituzione e contro ogni forma di disumanità e fascistizzazione”.
(ANSA).