Massoneria, le rivelazioni | Ecco i capi delle logge catanesi - Live Sicilia

Massoneria, le rivelazioni | Ecco i capi delle logge catanesi

PARLA IL GRAN MAESTRO. Il tempio di via Etnea è suddiviso in logge: TUTTI I NOMI DEI CAPI. Scopri gli avvocati indagati.

esclusiva livesicilia
di
3 min di lettura

CATANIA- L’inchiesta della Guardia di Finanza sui rapporti tra mafia e massoneria ha consentito agli investigatori coordinati dal procuratore Michelangelo Patanè di indagare sul mondo dei grembiulini, scoprendo chi sono i capi delle logge catanesi e ripercorrendo i rapporti tra cosa nostra e grembiulini degli ultimi 30 anni.

Si tratta di un’inchiesta giudiziaria che ha pochi precedenti a Catania: il Gip Santino Mirabella fa un lavoro certosino, analizzando tutti gli elementi raccolti dalla Guardia di Finanza e dalla magistratura. Gli inquirenti si sono concentrati sulla turbativa d’asta analizzando i rapporti tra il massone Cavallaro, accusato di associazione mafiosa e il sovrano della loggia Francesco Rapisarda detto Ciccio, imprenditore catanese titolare di numerose società arrestato nell’inchiesta sui rapporti tra mafia e massoneria: Refer Srl, Rametal Srl, Cora Srl e Mediterranea costruzioni metalmeccaniche. Rapisarda si avvaleva di un luogotenente, Gaetano Pezzino, successivamente destituito da lui stesso.

Dalle conversazioni intercettate emerge il riferimento al Tempio di via Etnea a Catania. Una struttura suddivisa in logge, il cui responsabile è il Gran Maestro Venerabile Massimo Pellegrino, non indagato.

La guardia di Finanza ha analizzato la composizione di ogni singola loggia.

La loggia Hamos ha come Gran Maestro Angelo Strano, la Loggia Hevelius è guidata da Orazio Borgia, Silvio Cortese per la “Loggia Prometheus” e Gabriele Astuto per la “Loggia kairos”, alla quale apparteneva appunto anche Sebastiano Cavallaro con il grado di “Primo Diacono”.

La guardia di Finanza ha intercettato le comunicazioni degli indagati, che comunicavano con numerosi “Fratelli” massonici. Tutti i messaggi telefonici, inviati ai vari “Fratelli Massoni” per le comunicazioni di servizio, si concludevano sempre con la dicitura “T.f.a.”, che corrispondeva al classico saluto massonico ””Triplice fraterno abbraccio”.

Determinante il ruolo del Sovrano Rapisarda, anche le decisioni prese dal “Gran Maestro Venerabile”, responsabile di tutte le “Logge” che formano l’Obbedienza Federico II”, sono soggette al suo benestare.

Per esempio Rapisarda stabilisce come accorpare le logge per farle lavorare insieme. Il potere rivestito dal “Sovrano” all’interno dell”‘Obbedienza Massonica Federico II” consentiva a Rapisarda anche di destituire i suoi “Fratelli” dai propri incarichi, come nel caso, appunto, della destituzione del proprio “Luogotenente” Gaetano Pezzino. Rapisarda comunque riferiva ai propri più stretti collaboratori, in particolar modo al “Gran Maestro Venerabile” Massimo Pellegrino ed allo stesso Sebastiano Cavallaro, inteso Nuccio, della sua volontà di “distaccarsi” dall’Obbedienza, tenuto conto dei “problemi” che in quel particolare momento stava attraversando, problemi giudiziari.

“Relativamente agli ipotizzati collegamenti dell’associazione con esponenti della criminalità organizzata catanese, se ne dichiara la assoluta estraneità, riservandosi di intraprendere ogni azione a difesa e tutela dell’onorabilità della Gran Loggia Italiana Federico II – Ordine di Stretta Osservanza”. Lo afferma in una nota il legale rappresentante e Gran Maestro della Gran Loggia Italiana Federico II – Ordine di Stretta Osservanza Sebastiano Massimo Pellegrino, intervenendo in merito agli arresti operati ieri della Guardia di finanza di Catania con l’operazione “Brotherhood” nei confronti di sei presunti esponenti del clan Ercolano tra cui il reggente Aldo Ercolano, per i reati di associazione mafiosa, estorsione e turbata libertà degli incanti al termine di indagini nelle quali sono emersi anche contatti tra esponenti di una loggia massonica e Cosa Nostra catanese. Tra gli arrestati anche il Sovrano ed il primo diacono della Gran Loggia Massonica Federico II Ordine di stretta osservanza Francesco Rapisarda e Sebastiano Cavallaro. Il Gran Maestro della loggia ripone “la massima fiducia nell’operato dell’autorità giudiziaria, augurandosi che i membri inquisiti possano dimostrare la loro totale estraneità ai gravi fatti che vengono loro contestati, appresi dalla stampa” e sottolinea che l’Associazione “ha provveduto alla loro sospensione dall’Ordine, riservandosi di procedere alla loro espulsione, acclarati i gravi fatti che vengano agli stessi contestati”. Pellegrino aggiunge che l’Associazione “non ha scopo di lucro e persegue l’elevazione ed il progresso degli uomini, la realizzazione della fratellanza universale, l’unione di coloro che hanno scelto di intraprendere la via iniziatica attraverso la pratica applicazione dei Principi fondamentali della Libera Muratoria e l’osservanza degli Antichi Doveri. Non sono ammessi coloro che perseguono finalità sovversive, antisociali, illegittime, immorali e comunque incompatibili con i principi massonici”.

 

 


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI