Mattone (Uil): "Ora ci si concentri |sui servizi ai cittadini" - Live Sicilia

Mattone (Uil): “Ora ci si concentri |sui servizi ai cittadini”

Il segretario provinciale della Uil affronta la questione Imu. "E’ una strenna natalizia decisamente sgradita - afferma - che inciderà mediamente per il 42,2 per cento sulle tredicesime”.

Seconda rata Imu
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CATANIA – “In città e provincia, il saldo IMU di dicembre costerà complessivamente ai catanesi – per le prime case e gli altri immobili – 265 milioni 203 mila 58 euro. Di questi, oltre 170 milioni andranno agli enti locali e 94 milioni 867 euro allo Stato. Questo è ciò che emerge da un’elaborazione dell’Osservatorio nazionale sulla Fiscalità Locale della UIL. E’ una strenna natalizia decisamente sgradita, che inciderà mediamente per il 42,2 per cento sulle tredicesime. Almeno sulle tredicesime di chi le percepisce ancora”.

Lo afferma Angelo Mattone, segretario generale della Uil di Catania. Per Mattone, “I dati resi noti dall’Osservatorio sulla Fiscalità impongono almeno due riflessioni: una per il presente, che riguarda la qualità dei servizi erogati dalle nostre amministrazioni pubbliche; l’altra per l’immediato futuro, che rilancia il tema dell’equità fiscale e investe la classe politica, a pochi mesi da elezioni nazionali e locali”.

Il segretario Uil spiega: “Il fatto che nella sola Catania venga stimato un gettito Imu di 79 milioni per le casse comunali (26 dalla quota prima casa, 53 dagli altri immobili) e di 38 milioni per lo Stato, impone un’accresciuta vigilanza sull’erogazione dei servizi essenziali ai cittadini da parte di tutte le istituzioni politiche. Perchè non si può certo assistere ancora al costante aumento della pressione fiscale e al progressivo degrado di attività primarie quali sono, tra l’altro, le manutenzioni scolastiche e stradali, la gestione dei rifiuti, la difesa dell’ambiente, il controllo del territorio, la sicurezza sul lavoro, la progettazione e la realizzazione di strutture e infrastrutture per favorire l’impresa e l’occupazione.

A fronte di tali e tante entrate, inoltre, non sarà certo facile accettare ulteriori ritardi nei pagamenti a dipendenti, fornitori, cooperative sociali da parte degli enti locali. I soliti noti abbiamo già dato e continuiamo a dare. Ora, è tempo di pretendere che a doveri fiscali corrispondano diritti di cittadinanza, troppo a lungo negati”.


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