Meloni: "Berlusconi che ne pensa?" |Schifani: superare incomprensioni - Live Sicilia

Meloni: “Berlusconi che ne pensa?” |Schifani: superare incomprensioni

Gli esponenti del centrodestra e del centro reagiscono alle dichiarazioni di Gianfranco Miccichè.

LE REAZIONI
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PALERMO – “Considero incomprensibile la posizione di Forza Italia espressa da Gianfranco Miccichè. Dire che non sosterranno Nello Musumeci perché ha chiesto l’esclusione di chi oggi governa con Crocetta, tra tutti i motivi che si potevano trovare, è l’unico non serio. Berlusconi ci dica se condivide la posizione di chi, nel suo partito, vuole rompere la coalizione di centrodestra per andare in soccorso ad Alfano”. Lo afferma il presidente di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.

“Nello Musumeci non poteva essere ‘accettato’ come presidente poiché uomo non condizionabile né tanto meno ricattabile. Adesso che la solita pantomima di Miccichè è crollata andiamo avanti con Nello Musumeci e con tutte le donne e gli uomini che vogliono veramente rigenerarla la Sicilia e non essere strumentalizzati per rigenerare un vecchio centrodestra di cui nessuno sente nostalgia”, ha dichiarato Fabio Granata, tra i fondatori di Diventerà Bellissima. “La destra sociale, i movimenti ambientalisti e culturali, gli imprenditori che investono sulla qualità e sulla consapevolezza, la sinistra diffusa e delusa,le varie anime del volontariato e della solidarietà, le donne e i giovani siciliani hanno una grande opportunità di voltare pagina e scriverne una nuova. Senza condizionamenti e imbarazzi. Con Nello Musumeci presidente della Regione siciliana”, ha concluso.

“Sono sorpreso dalla dichiarazione di Miccichè e faccio un appello affinché si arrivi a ricercare le ragioni per tenere unito tutto il centrodestra. Per quanto riguarda l’Udc faremo ogni sforzo per raggiungere questo obiettivo unico viatico per la vittoria della Regione”. Lo afferma l’europarlamentare Lorenzo Cesa (Udc).

“Cinque anni fa le divisioni del centrodestra hanno consegnato la Sicilia alla sinistra di Crocetta. Chi allora impedì la vittoria del centrodestra ha sulle proprie spalle la gravissima responsabilità di un Governo che ha devastato la Sicilia. Oggi le stesse persone rischiano di avere una responsabilità ancora più grave: consegnare il Governo della Regione ai 5 Stelle. La Sicilia non sopporterebbe altri cinque anni drammatici di incompetenza e mal governo. Spero che il Presidente Silvio Berlusconi ponga la sua parola per mettere fine a queste divisioni. Non si può sacrificare l’unità del centrodestra per inseguire chi governa con la sinistra a Roma e in Sicilia e che usa questa regione esclusivamente per i propri interessi di parte. Nello Musumeci è il miglior candidato per portare il buon governo del centrodestra in Sicilia. Non c’è più tempo per giochi di potere”. Lo dichiara Stefano Parisi, leader di Energie per l’Italia.

Renato Schifani

Interviene l’ex presidente del Senato Renato Schifani che auspica una ripresa del confronto tra Miccichè e Musumeci: “La politica dei veti eccessivi, destinata soltanto a dividere ed a non unire, costituisce un grande limite alla costituzione di alleanze responsabili cui sta a cuore il buon governo del paese. È’ sotto gli occhi di tutti come da tempo il nostro commissario regionale Gianfranco Micciche’ sia impegnato, con il pieno sostegno di tutto il partito, a realizzare un progetto di alleanze di tutto il centrodestra vincente, come lo è stato in Liguria, Genova, ed in molte realtà locali in occasione delle ultime elezioni amministrative. L’alleanza ampia alla quale sta lavorando Micciche’ e’ specularmente analoga a quella di Orlando a Palermo, dove le diversità hanno trovato intelligente sintesi. Le recenti ed importanti aperture di Nello Musumeci ad Alfano non devono quindi essere compromesse da veti che nessuna forza politica potrebbe effettivamente accettare, per cui auspico fortemente che si possa tornare ad un confronto che, seppur dialettico, superi eccessi di incomprensioni ed impuntature. Micciche’ e Musumeci tornino subito a parlarsi, in nome degli interessi della nostra terra e darle una speranza di riscatto e di crescita”. 

“I veti posti da Giorgia Meloni e Musumeci sono inaccettabili e rischiano di consegnare la Sicilia al Movimento Cinque Stelle. La Meloni vuole per caso fare il bis dopo aver consentito a Roma alla Raggi di arrivare comodamente alla vittoria? In politica è il dialogo ed il confronto che paga e non la rigidità. Per questo risultano ancora più significative ed importanti le parole di Micciché, che oggi ha confermato la volontà di continuare con Ap lungo un percorso che possa portare a realizzare una coalizione in grado di sconfiggere l’antipolitica ed il populismo. Aperture che vanno senza dubbio raccolte e opportunamente valorizzate”. Lo afferma la senatrice di Alternativa popolare Simona Vicari.

“L’intuizione di creare un Ppe italiano è corretta e coraggiosa. Ovviamente è una proposta che deve essere approfondita per verificarne la praticabilità concreta. Speriamo che anche il presidente Berlusconi sposi questa tesi”. Lo afferma in una nota il coordinatore regionale di Alternativa popolare, Giuseppe Castiglione, in riferimento a quanto dichiarato da Gianfranco Miccichè. “Certamente, invece – conclude – per Musumeci sono maggiori i danni, che i vantaggi, a seguito delle costanti incursioni siciliane e della irrefrenabile frequenza di dichiarazioni della Meloni”.

“È triste che spesso in Sicilia le alleanze e i progetti politici si debbano comporre o scomporre sulla base delle parole (e a volta anche di qualche insulto fuori luogo) e soprattutto per gli interessi elettoralistici di questo o quell’esponente politico italiano. Gianfranco Miccichè in questi mesi non si è risparmiato nel cercare di comporre un programma di governo e una squadra di uomini e donne che dovranno assicurare l’alternanza e contrastare l’antipolitica. È un impegno che abbiamo condiviso e che intendiamo condividere ancora. Per questo speriamo di poter riprendere a parlarne presto, meglio quando il solleone si sarà placato, attorno ad un tavolo, per parlare di idee e obiettivi, senza escludere alcuno, purché animati da prudenza e buona volontà. Senza pregiudiziali se non quelle della intransigenza sull’Amministazione onesta ed efficiente e senza cronometri in mano. Ci sentiamo più che mai patrioti: la nostra patria è la Sicilia.” Lo ha dichiarato Roberto Di Mauro, capogruppo del MpA all’assemblea regionale Siciliana.

“Ma davvero Micciché, come 5 anni fa, vuole far perdere in Sicilia il centrodestra dividendolo? E quale sarebbe il candidato migliore di Musumeci? Se fa quattro nomi è come non farne nessuno. Ma se per assurdo Giorgia Meloni, colpita sulla via di Damasco, volesse convergere sul buon Schifani, c’è qualcuno realmente pronto a credere che potrebbe superare Nello Musumeci che ha ribadito di candidarsi comunque, e battere sinistra e 5 Stelle? Aspetto che sia come sempre il pragmatismo e l’autorevolezza di Berlusconi che sa leggere i sondaggi e che ha sempre stimato Musumeci, a mettere ordine in FI contro ogni velleità e divisione”. Lo afferma Ignazio La Russa, deputato di Fratelli d’Italia.

 


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