Gentile, i pizzini con Messina Denaro, la pista che porta a Palermo

Il calendario dei pizzini con Messina Denaro e la pista che porta a Palermo

Il calendario trovato nel covo e Martina Gentile
Martina Gentile supplente in una scuola a Pantelleria

PALERMO – Martina Gentile si firmava “Tan” nelle lettere con Matteo Messina Denaro. Ed è dalle lettere che sono arrivate le nuove prove che hanno portato all’arresto della figlia della maestra Laura Bonafede. Il contenuto delle missive è stato incrociato con i simboli segnati su un calendario, alcuni sms e le immagini delle telecamere che la polizia aveva piazzato davanti alla casa di Laura Bonafede e che il Ros ha analizzato dopo l’arresto del latitante.

Gentile supplente a scuola

La donna, 32 anni, faceva da tramite tra la madre e il padrino. Il suo interfaccia era Lorena Lanceri, la vivandiera di Messina Denaro. I carabinieri l’hanno arrestata a Pantelleria, dove Martina Gentile insegnava come supplente in una scuola media.

In una lettera trovata nel covo del latitante, in via Cb31, Martina Gentile scriveva: “Chiedo ogni volta al Tramite cosa ha mangiato la sera prima, mi fa sentire in qualche modo più vicina a te. È l’unica persona con cui parlo più liberamente, con cui sono più me stessa, penso che anche lei come me, ma è una sola”. “Tramite” è Lorena Lanceri, arrestata assieme al marito Emanuele Bonafede.

Il calendario

Nel covo dove Messina Denaro ha trascorso l’ultima parte della latitanza, a Campobello di Mazara, i carabinieri del Ros hanno trovato anche un calendario. In determinati giorni il capomafia aggiungeva un pallino o la scritta “Tan” o “Tany”. Erano le date in cui sarebbe avvenuto lo scambio di pizzini fra le due donne che lavoravano entrambe in uno studio di architettura. Che Martina Gentile fosse “Tan” è emerso dal biglietto che la madre, Laura Bonafede, ha fatto recapitare al boss assieme ad un libro. Il latitante annotava che il regalo proveniva “da due miei affetti, che stimo, che hanno fatto parte di me e che, soprattutto, voglio infinitamente bene, più della mia vita”.

La collana Bulgari in regalo

Lo scambio dei pizzini risale ad almeno due anni prima dell’arresto di Messina Denaro avvenuto a gennaio 2023. Sul calendario la scritta “Tan” compare accanto alla data 21 febbraio 2021. In un appunto rinvenuto il latitante scriveva: “15 febbraio 2021 fatto cambio per notizie”. Il calendario è una sorta di mappa per orientarsi nella decifrazione dei pizzini. Il 31 gennaio 2022 c’è l’indicazione “INVIO TANY”. Messina Denaro aveva regalato una collanina Bulgari a “Cromatuccia”, la figlia di Gentile (denominata nella corrispondenza “Cromatina”) che quel giorno aveva chiesto al medico curante un certificato per assentarsi a causa di una leggera febbre. Era una scusa visto che subito dopo si era recata a Palermo. La mattina successiva, Gentile ha inviato alla madre la foto della collanina che costa 2.300 euro. Un riferimento al gioiello è stato trovato in un appunto scritto da Rosalia Messina Denaro sulla ricevuta di una transazione postale. Per la cronaca sul conto la sorella del boss aveva più di 8 mila e 600 euro.

Scambio di pizzini

Sempre da una pagina del manoscritto inviato da Laura Bonafede a Messina Denaro, che lo custodiva gelosamente, si capisce che la donna attendeva con ansia la data del 9 gennaio 2023 programmata per il successivo scambio di pizzini (“Però il 9 gennaio è veramente lontano”). La nonna, così come la figlia, andava in giro con la nipotina sul passeggino per non dare nell’occhio. Puntualmente nel calendario c’è il pallino. Un altro scambio di pizzini era previsto per il 6 marzo. È saltato per l’arresto del capomafia davanti alla clinica La Maddalena di Palermo.

Ed è a Palermo che il 31 gennaio 2022 Gentile si è recata per consegnare la “posta” e ritirare la collanina per la figlia. Ci sono indagini in corso. Nel capoluogo siciliano potrebbero esserci altre pedine della rete di pizzinari del boss. Martina gentile si fece fare un certificato medico per non andare a lavoro: “Ho una febbricola”, scriveva via sms. Ed invece due ore dopo inviò un messaggio alla cugina: “Io sto andando a Palermo. Non so a che ora torno”. Aveva delle commissioni da fare per conto del latitante che proprio a Palermo sarebbe stato arrestato un anno dopo?


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