Messina Denaro in ospedale con tre cellulari: giallo sui contatti

Messina Denaro in ospedale con tre cellulari: misterioso giro di contatti

Operazioni e visite a Trapani e Mazara del Vallo. Chi lo ha aiutato?

PALERMO – “Fulcro del sistema logistico comunicativo” di Matteo Messina Denaro. Così i carabinieri del Ros definiscono Andrea Bonafede, ex operaio del comune di Campobello di Mazara, su cui è caduta la pesante accusa di associazione mafiosa. Il suo nome compare in una recentissima informativa datata 17 agosto e consegnata dagli investigatori alla Direzione distrettuale antimafia di Palermo. Si continua a indagare sulle connivenze del latitante nel mondo della sanità.

“Custode dei segreti medici”

Bonafede, secondo l’accusa, è stato “custode dei segreti medici” del latitante. Dall’analisi dei tracciati telefonici si è scoperto che è stato lui ad accompagnare il padrino, nel novembre 2020, all’ospedale Abele Ajello di Mazara del Vallo dove si è operato per la prima volta. Gli ha pure fornito due utenze telefoniche “pulite”. In realtà nei giorni in cui è stato visitato, operato e di nuovo visitato Messina Denaro aveva tre cellulari a disposizione. Il tutto è avvenuto tra il 6 e il 13 novembre.

Telefonate ai raggi X

Usando l’identità di un altro Andrea Bonafede, il geometra, Messina Denaro ha fatto ingresso in ospedale, direttamente nel reparto di Chirurgia. Ci sono dei passaggi ai raggi X. Bonafede l’operaio ha contattato ed è stato contattato da un tecnico ospedaliero. Chiamate a volte brevi, di pochi secondi, altre più lunghe fino a raggiungere quasi tre minuti di conversazione.

Dopo l’intervento è stato visitato all’ospedale Sant’Antonio Abate di Trapani. La procedura prevede che le visite post operatorie oncologiche vengano effettuate all’ospedale di Castelvetrano per competenza territoriale. Messina Denaro, invece, il 2 e il 9 dicembre 2022 è andato a Trapani. Probabilmente ha preferito evitare l’azzardo di tornare nella città dove è nato.

Dopo il 9 dicembre i contatti con Andrea Bonafede si interrompono. Non sarà il manutentore comunale a seguirlo quando ha scelto di farsi operare alla clinica La Maddalena di Palermo all’esterno della quale è stato fermato assieme a Giovanni Luppino.


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