Lo Stretto di Messina ancora protagonista nel maxi-sequestro di 9,2 chili di cocaina e 11 chili di marijuana, effettuato dai Finanzieri del Comando Provinciale di Messina nella notte del 16 novembre scorso.
Ad essere attenzionato, questa volta, è stato il porto di Tremestieri, dove abitualmente sbarcano i mezzi pesanti che attraversano la città: tra questi, quello fermato dalle Fiamme Gialle del Gruppo di Messina dove, tra quintali di frutta e verdura, si nascondevano anche due borsoni con all’interno l’illecito remunerativo carico, non sfuggiti all’infallibile fiuto del cane Ghimly.
Cocaina pura al 99%
Le analisi chimiche esperite hanno dimostrato non solo l’ottima qualità della cocaina, pura al 99%, ma anche come la marijuana risultasse della migliore qualità, del tipo “Amnesia Haze”, una particolare varietà dall’alto principio attivo, considerata per questo tra le più potenti al mondo.
Lo stupefacente sequestrato, opportunamente tagliato, avrebbe potuto fruttare nella vendita al dettaglio oltre 2,5 milioni di euro, andando così a finanziare le casse delle strutturate organizzazioni criminali destinatarie: un così rilevante quantitativo necessita certamente di importanti reti di ricezione e smercio.
Sulla base delle risultanze investigative, che dovranno comunque trovare conferma in dibattimento e nei successivi gradi di giudizio e fermo restando il generale principio di non colpevolezza sino a sentenza passata in giudicato, l’autista del mezzo pesante è stato tratto in arresto, in flagranza di reato, per detenzione di sostanze stupefacenti e condotto alla casa circondariale di Gazzi.
L’operazione odierna e la frequenza con cui vengono effettuati importanti sequestri di sostanza stupefacente, oltre a testimoniare l’assoluta rilevanza attribuita al fenomeno dalle Fiamme Gialle messinesi, conferma l’importanza del territorio peloritano quale punto strategico di snodo di significativi traffici illeciti verso l’intera Isola e la sua unicità sul territorio nazionale.