Mezzi guasti e corse saltate, quanto costa all'Ast il noleggio dei bus - Live Sicilia

Mezzi guasti e corse saltate, quanto costa all’Ast il noleggio dei bus

L'azienda ha pubblicato una manifestazione d'interesse per mettere una toppa ai disservizi

PALERMO – Ast prova a mettere una pezza al problema legato alle corse extraurbane saltate in queste ultime settimane, con disservizi che hanno colpito studenti, da poco tornati a scuola, e pendolari che si sono visti costretti a soluzioni tampone per raggiungere i propri istituti e luoghi di lavoro.

L’Azienda siciliana trasporti ha pubblicato una manifestazione d’interesse per il noleggio di 46 autobus che dovranno coprire le tratte messe in crisi nei giorni scorsi. Una soluzione più drastica rispetto a quelle che era stata prospettata nelle scorse ore (si era parlato di trenta mezzi in affitto).

La soluzione è stata individuata dopo un vertice che ha visto coinvolti gli assessori alle Infrastrutture e Mobilità, Alessandro Aricò, e all’Economia, Alessandro Dagnino, il dipartimento delle Infrastrutture, il neo presidente di Ast Alessandro Vergara e il direttore generale Mario Parlavecchio (quest’ultimo si era dimesso il 29 agosto scorso ma è stato confermato fino al 31 dicembre), insieme con il capo di gabinetto della presidenza della Regione, Salvatore Sammartano.

Il costo del noleggio

Ogni autobus a noleggio graverà sulle casse dall’azienda per 150 euro al giorno più Iva, ai quali si aggiungerà il costo di un euro al chilometro (sempre più Iva). Il totale dei chilometri ‘a noleggio’ è di 3mila 703km e 58 metri, sempre al giorno. I dettagli sono specificati nella manifestazione d’interesse per due mesi: il costo sarà superiore ai 560 mila euro.

Del noleggio degli autobus ne aveva già parlato il presidente della Regione Renato Schifani, che aveva fatto presente di aver individuato una “soluzione temporanea” per consentire agli studenti siciliani residenti in molti Comuni dell’Isola di raggiungere in orario le sedi scolastiche e seguire le lezioni. “Diamo così una celere risposta anche alle istanze di diversi sindaci, riducendo i disagi per alunni e cittadini verificatisi in questo avvio di anno scolastico”, erano state le sue parole.

I sindacati: “Soluzione raccapricciante”

Su questa soluzione, però, manifestano molti dubbi i sindacati: “Sarebbe costato meno e sarebbe stato più dignitoso fare lavorare i meccanici per riparare i mezzi propri”, dice Romualdo Moschella Segretario Regionale Faisa Cisal, che ha inviato una richiesta di convocazione al presidente dell’Ast e ad Aricò per conoscere il futuro dell’azienda, che sarà in ‘house providing’. Il sindacato chiede anche di conoscere il piano industriale e “se ci sarà o meno una ricapitalizzazione”.

“L’azienda ha bisogno di mezzi perché con quelli disponibili non si possono espletare le corse, anche se ne servirebbero di più di quanti se ne stanno noleggiando”, sottolinea Katia Di Cristina, segretario generale Uil Trasporti Sicilia. “Il noleggio può essere una soluzione, ma se ci fossero delle tempistiche diverse bisognerebbe fare un bando, tuttavia con la celerità della questione non è possibile farlo – conclude -. Probabilmente si può andare in deroga, ma i mezzi sono necessari”.

La Uil, inoltre, minaccia di scendere nuovamente in piazza perché “si denota assenza della politica. “Siamo stati convocati l’ultima volta a febbraio, abbiamo chiesto agli assessorati di competenza (Trasporti ed Economia, ndr) di incontrarci e parlare del piano industriale, visto che l’azienda è stata abbandonata a se stessa – ancora DI Cristina –. Abbiamo scritto al presidente della Regione che non ha risposto. Scriveremo anche all’assessore all’Economia, Dagnigno. Se non saremo convocati scenderemo nuovamente in piazza, l’azienda non può andare avanti così”.

“Una soluzione raccapricciante”, la definisce Dionisio Giordano, segretario regionale della Cisl. “Non è sostenibile che ogni anno, all’avvio dell’anno scolastico, si evidenzino le stesse fragilità. Troppo facile dire ‘l’azienda non ce la fa e quindi esternalizziamo’, ma nel frattempo abbiamo votato una legge che dice affidamento in house. Non abbiamo certo l’anello al naso. Ci auguriamo che l’assessore all’Economia ci convochi al più presto, altrimenti scenderemo in piazza perché dobbiamo dare una risposta ai lavoratori e ai cittadini che utilizzano il trasporto su ruota”.

“La situazione dell’Ast è complessa, i problemi non saranno risolti così”, osserva Pippo Scannella, segretario regionale dell’Ugl. “Abbiamo chiesto una convocazione per capire se l’azienda vuole presentare un piano industriale, si vuole confortare con il sindacato o meno. Le notizie le apprendiamo dalla stampa – conclude -. Il tamponamento, un’azienda come l’Ast, non va bene. Servono risposte concrete e un progetto per diversi anni”.


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