PALERMO – “Musumeci l’uscente, o l’usciere?”. L’ultima bordata del presidente dell’Ars Micciché all’”ex” presidente della Regione, arriva con un gioco di parole. “Gianfranco” saluta i giornalisti nei corridoi, dopo l’ennesima mattinata da resa dei conti, a distanza, con l’alleato governatore uscente.
L’ultima partita è stata giocata in un clima surreale, con le “comunicazioni”, convocate da Micciché all’Ars alle 11.00, in un’aula deserta e un Musumeci presunto comunicatore all’Ars che si trovava dall’altra parte della Sicilia, come peraltro aveva annunciato per tempo. LEGGI Il riepilogo della giornata di fuoco all’Ars di Salvo Cataldo
E quando arriva la notizia, che Musumeci potrebbe essere ricandidato, Micciché schiaccia: “Musumeci dice che il candidato del centrodestra alla presidenza della Regione è l’uscente, cioè lui? Il suo è un accanimento terapeutico, la decisione sul fatto che non può essere lui è stata già presa”. Micciché rilancia la strategia azzurra LEGGI ANCHE – L’analisi di Roberta Fuschi
I nomi
“Forza Italia presenterà una rosa di nomi – ha aggiunto Miccichè – e credo che non ci siano dubbi sul fatto che il candidato della coalizione alla presidenza della Regione della essere espresso da Forza Italia”. I berlusconiani stanno giocando la partita che potrebbe portare Stefania Prestigiacomo alla candidatura come presidente della Regione. Prima il nome “trapelato” dell’ex ministro dell’Ambiente, poi la telefonata del Cavaliere “resa nota”. Da ultimo spunta un comitato di “professionisti” per la Prestigiacomo “oggi promosso da avvocati, medici, ingegneri, veterinari”. E ancora, si legge sull’Ansa, “nasce il Coordinamento “Professionisti siciliani per Prestigiacomo Presidente della Regione “coordinato dall’avv. Eleonora Gambera. Comitati e coordinamento professionisti spiegano che “in Sicilia le giunte regionali che si sono susseguite degli ultimi anni hanno disatteso aspettative e promesse, con la conseguenza che i problemi cronici dei cittadini siciliani non hanno trovato soluzione, e la situazione economica e sociale di una larga fetta di popolazione è addirittura peggiorata. Serve un cambio di passo e serve subito, e abbiamo individuato in Stefania Prestigiacomo il soggetto più adatto ad attuare tale cambiamento, forte della sua esperienza politica e della conoscenza della complessa macchina amministrativa”.
I nodi del centrodestra
Il centrodestra, a due settimane dalla presentazione delle liste, si ritrova senza candidati ufficiali, ma con molti pretendenti. Anche oggi Matteo Salvini rilancia un candidato “leghista”, in Sicilia. La battaglia per la guida della Sicilia avviene proprio mentre sono in discussione i seggi all’uninominale e al proporzionale a Roma. E allora continua a serpeggiare, tra i contabili dei vari partiti, una domanda: “Quanti posti vale, a Roma, un candidato presidente della Regione?”.