PALERMO – Nino Minardo, ex segretario regionale della Lega, rimane attore e osservatore attento delle vicende politiche siciliane. Minardo, che tesse rapporti con il mondo moderato, lancia un appello all’unità del centrodestra invitando a mettere da parte “prepotenza, arroganza, lotta sui nomi e diritti acquisiti” e non risparmia stoccate all’Ars.
Onorevole Minardo, i rumors che la riguardano la vedono protagonista di una girandola di incontri con il mondo moderato tra Roma e la Sicilia, ce lo conferma?
Mi sembrano rumors poco aggiornati. La mia estrazione è da sempre cattolica e moderata e non ho mai smesso di essere fautore di questa importante apertura al mondo moderato, civico e autonomista. L’unica cosa che forse è cambiata è nella determinazione che adesso è ancora più grande perché la maggioranza relativa d’elettorato lo richiede e perché c’è una classe dirigente sana sui territori che chiede coinvolgimento su progetti di sviluppo e non su una politica miope e senza visione finalizzata all’occupazione dei partiti e del potere. Lavoro per fare qualcosa di utile per questa prospettiva che considero vincente partendo dai temi: infrastrutture, smaltimento dei rifiuti, turismo e soprattutto autonomia.
A proposito di autonomia, ieri Salvini ha ricordato che il Presidente Mattarella ha dato l’ok per l’invio in Parlamento della riforma Calderoli e ha bacchettato i ‘no autonomia’. Che ne pensa dell’Autonomia differenziata messa a punto dal ministro Calderoli?
L’autonomia differenziata è un’opportunità offerta a tutte le regioni italiane, del nord, del centro e del sud. L’obiettivo è un regionalismo a geometria variabile, dove le regioni non hanno tutte le medesime competenze ma hanno la possibilità di valorizzare le proprie specificità. La sfida può essere migliorativa intervenendo, come già avevo chiesto nella scorsa legislatura con una apposita proposta di legge Costituzionale, con alcune modifiche su alcuni articoli dello Statuto Siciliano che consentirebbero di ‘trattenere’ sul nostro territorio alcune importanti risorse economiche. Presto faremo un momento di confronto in Sicilia con movimenti civici e autonomisti su questo importante tema dal quale emergerà una proposta che porteremo avanti insieme.
Tornando ai moderati, si parla anche di una rinnovata intesa a Modica con l’onorevole Ignazio Abbate…
La candidatura a sindaco di Maria Monisteri sostenuta da una coalizione civica a Modica mi convince e la sostengo. Che un deputato nazionale e un deputato regionale della stessa città si ritrovino uniti a supporto di un proposta politica per le amministrative lo ritengo un fatto assolutamente positivo per la città e per il territorio.
A Catania i rapporti tra Lega e alleati sembrano ai minimi termini e Salvini ieri ha ribadito che Valeria Sudano è il nome migliore.
Al netto di qualche eccesso la dialettica mi sembra fisiologica. L’importante, come ho detto qualche giorno fa ad un suo collega, è sforzarsi di mettere da parte prepotenza, arroganza, lotta sui nomi e diritti acquisiti. Fatto questo il percorso verrà naturalmente più agevole. Salvini poi ha ribadito un concetto che a me sembra fondamentale: “per le amministrative di Catania decideranno i territori” e sopratutto Salvini ieri in Sicilia ha aperto un importante cantiere, ha parlato di soluzioni concrete per le infrastrutture e per il Ponte sullo stretto ed è questo ciò che interessa davvero ai siciliani.
Il suo ex alleato Raffaele Lombardo non sembra avere vissuto bene la corsa di Sudano. Secondo lei si rischia di correre divisi?
Ex è una preposizione che non utilizzerei in nessun caso per quanto riguarda i miei rapporti con Raffaele Lombardo. Detto questo per me l’unità della coalizione è un presupposto indispensabile non solo per vincere ma per governare bene e quindi va assolutamente preservata.
Queste tensioni potrebbero avere ripercussioni sulla tenuta del governo regionale?
Le tensioni tra alleati non fanno mai bene. In questo senso auspico maggiore responsabilità tra tutte le componenti del centrodestra che possono trovare una sponda importante nel Presidente Schifani che si è messo autorevolmente a disposizione per consentire alla coalizione una sintesi efficace non solo sulle candidature ma sulle scelte di governo. I test antidroga proposti all’ars vanno bene ma sarei più contento se l’attività legislativa fosse intensificata a beneficio dei siciliani.
SONO SECOLI CHE SOGNAMO IL PONTE E COME DICE QUALCUNO, DORMI!! E CONTINUA A DORMIRE!! Le vostre sono sono solo chiacchiere che si accatastano una sull’altra da SECOLI!!! —-Dei primi progetti di ponte sullo stretto si ha traccia negli scritti di Plinio il Vecchio il tentativo del console Lucio Cecilio Metello il quale, nel 251 A.C., avrebbe commissionato la realizzazione di un ponte fatto di barche e botti, nel 1870 vi fu una proposta da parte dell’ingegner Carlo Alberto Navone di un allacciamento sottomarino, nel 1883, il progetto di un ponte sospeso a cinque campate studiato da un gruppo di ingegneri delle ferrovie , ial 1969, l’anno in cui il Ministero dei lavori pubblici bandì un “Concorso internazionale di idee” per un progetto che consentisse l’attraverso stabile sia stradale che ferroviario tra le due sponde dello Stretto. Nel 1981 la Stretto di Messina Spa divenne concessionaria per la progettazione, la realizzazione e l’esercizio dell’attraversamento stabile stradale e ferroviario tra Sicilia e Calabria e nel 1986 la società avvia un nuovo studio di fattibilità, la vicenda del Ponte si trascina fino al 2011, anno in cui l’Unione europea non include l’opera tra quelle destinate a ricevere finanziamenti comunitari.
Dipende da che tipo di faccia….
Il problema è: con che faccia la Lega Nord pensa di essere credibile
Vorrei dire ai signori della Lega che se l’argomento ponte fosse veramente importante ne avrebbe già parlato il Partito Democratico con il suo segretario Enrico Letta. Il solo fatto che il PD non ne abbia fatto cenno in campagna elettorale o che suoi esponenti abbiano pure espresso e non da ora un giudizio negativo sulla sua costruzione manifestando l’esistenza di altre priorità per la Sicilia dovrebbe quantomeno far riflettere coloro che nel centro-destra vorrebbero avventurarsi in costosissime iniziative che non sarebbero capite nè percepite come utili dal popolo siciliano.
Oltre la faccia metteteci i risarcimenti dei danni per una stupidata irrealizzabile….
Vogliono fare il ponte sullo stretto mentre c’è una palermo bloccata perennemente nel traffico perché nn sanno costruire il ponte sul fiume oreto…ma dai
@ Renda Guarda che il ponte sul fiume Oreto per venti anni non l’Ha saputo costruire Orlando.
Segua il suo capo e si trasferisca in pianura padana. Ci fa cchiù comparsa!
Si si …la faccia di capitone.
ma e’ evidente che sono solo chiacchere propagandistiche della lega , non lo faranno e’ un modo per prendere piu’ voti. poi prima del ponte ci servono strade autostrade collegamenti nei piccoli paesi montani con le citta’. sono solo chiacchere. e la lega lo sa benissimo. basta pensare a berlusconi lo ha gia fatto per ben tre volte. ma solo prima delle votazioni.
Dopocena ha appoggiato la dittatura bancaria di draghi non penso che abbia ancora faccia….
Se era seria la laga non governava con il PD.. .penso sia chiaro a tutti