Modifiche al Pnrr, botta e risposta tra il M5s e il commissario Zes - Live Sicilia

Modifiche al Pnrr, botta e risposta tra il M5s e il commissario Zes

Varrica e Bevilacqua: saltano 220 milioni. Il commissario Zes Amenta: iter del Piano urbano quasi completato

PALERMO – “La proposta di eliminazione dei piani urbani integrati dal Pnrr riguarda tutti i progetti presentati dalle città italiane e non solo quelli relativi alla Costa Sud di Palermo, sui quali stiamo lavorando in sinergia con il Comune. Siamo ormai a un passo dal completamento dell’iter amministrativo che ci consentirà di mandare in gara i piani di fattibilità tecnico economici e avviare i lavori per completarli nei tempi previsti dal Pnrr”.

Lo dice il commissario straordinario del governo Zes Sicilia occidentale, Carlo Amenta: “Questi documenti saranno comunque necessari anche se le fonti di finanziamento dovessero essere diverse da quelle previste dal Pnrr. Il Commissario straordinario della Zes della Sicilia occidentale intende assicurare il proprio ruolo di stazione appaltante su tali progetti qualunque siano le fonti di finanziamento che il governo nazionale intenderà destinare”, conclude Amenta.

In mattinata, il caso deputato regionale Adriano Varrica e la senatrice Dolores Bevilacqua avevano denunciato in un comunicato la cancellazione da parte del Governo Meloni di oltre mezzo miliardo di interventi infrastrutturali in Sicilia. Su Palermo i due deputati pentastellati sostengono che sia stata stralciata l’intera rigenerazione urbana della Costa Sud, dalla foce del fiume Oreto alla Bandita, il recupero dell’approdo della borgata di Vergine Maria e il primo lotto del Parco Villa Turrisi. “Si tratta – si legge nella nota – di 220 milioni destinate a opere di rigenerazione urbana per Palermo e provincia e 400 milioni per la ferrovia Palermo-Catania.

“Come Movimento 5 Stelle – aggiungono Varrica e Bevilacqua – abbiamo dato un contributo fondamentale negli anni passati nel programmare i 191,5 miliardi di euro del PNRR ottenuti dall’allora Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, consapevoli della loro strategicità nel cambiare volto all’intero Paese. Adesso, dopo aver ridotto in polvere importanti risultati, il minimo che potrà fare il Governo nazionale sarà assumersi la responsabilità di tale fallimento e, sebbene ormai le risorse andranno perdute, pretendiamo che venga garantita ai Comuni con atti formali e immediati una copertura finanziaria alternativa per la realizzazione di tali progetti, senza così bloccarne l’iter di attuazione” concludono.


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