Mondello, la devastazione continua | Quei palermitani amanti del brutto - Live Sicilia

Mondello, la devastazione continua | Quei palermitani amanti del brutto

Commenti

    Non vado più a Mondello, non vado più da nessuna parte, Addaura, Barcarello, Capaci…
    Il palermitano non è solo mediamente tascio, ma più incivile che tascio, cioè uno sporcaccione, è uno che si sente furbo, perché se lo fanno tutti lo può fare anche lui. Ovunque si vada, la tristezza di questo spettacolo e di questa consapevolezza, resti di una scorpacciata di anguria, carta da asporto, scatole d pizza familiare… bicchieri di plastica, lattine, bottiglie di birra… lasciate lì, dove tutto è stato, a sera, consumato… Ovunque c’è l’impronta dell’incivile che è specificatamente lo zozzone: anche nelle cattedrali naturalistiche. Provate ad andare a San Martino… e ancora più in su… oltre il villaggio. E allora mi dico, è proprio vero, il popolo palermitano non è solo un incivile, è proprio e solo uno zozzone, sporcaccione e zozzone.
    D’altronde, basta vedere come tratta i suoi rifiuti… quelli di casa sua.

    Caro Puglisi, hai perfettamente ragione .
    Se Palermo è brutta e degradata la responsabilità e di noi palermitani ( indigeni e d’importazione).
    La colpa è nostra perché siamo “incivili” e privi del minimo senso civico. Ci adattiamo al degrado circostante senza protestare. Accettiamo di pagare salatamente ( chiaramente chi paga) per dei servizi inesistenti o pessimi . Siamo in balia delle scelte , spesso cervellotiche, dell’ “amministratore” di turno , limitandoci a qualche mugugno.
    Ci sentiamo furbi ma siamo dei “fessi”.
    E poi la storiella che è tutta colpa del sindaco, della Regione e dello Stato , da noi non regge. Da trentanni abbiamo lo stesso sindaco ( che qualcuno ha votato), abbiamo gli stessi deputati regionali ( che qualcuno ha votato ) e mandiamo al Parlamento nazionale sempre gli stessi rappresentati, o i loro figli, parenti e amanti. Abbiamo famiglie intere ( padri, madri ,figli, zii ) che da anni ci “amministrano” facendo i loro interessi , ma noi continuiamo a votarli.
    Ciò significa che siamo contenti del loro modo di amministrare la cosa pubblica e che ci riconosciamo in loro, anche nei loro difetti.
    Non siamo un Popolo ma semplicemente dei…. sudditi o dei servi di partito. E poi non lamentiamoci se i nostri ” amministratori” ci disprezzano.

    ARRENDETEVI, NON C’E’ SINDACO CHE TENGA. IL DNA DEL PANORMOSAURO E’ ARABO E NESSUN GENETISTA POTRA’ MAI CAMBIARLO. LA MONNEZZA CE L’HA NEL SANGUE E GLI INQUINA PURE IL CERVELLO, SANNO SOLO DETURPARE LE NOSTRE BELLEZZE AMBIENTALI: SPIAGGE, MARI, CITTA’, LUOGHI SACRI GIARDINI PUBBLICI, ALBERGHI, LUOGHI D’ARTE E PRFINO LE STRADE E LE AUTOSTRADE SU CUI CAMMINANO
    CERCARE LA LORO IMPRONTA NON E’ DIFFICILE, BASTA SEGUIRE L’IMMONDIZIA’

    gli altri palermitani non vanno a mondello da anni e questo orrore è comunque pervasivo. imbrattare, incendiare cassonetti, non differenziare, ascoltare neomelodici a palla, non pagare tasse, valorizzare comportamenti illegali sono tutti gesti consapevoli e disperati che danno sollievo a chi si sente escluso ma che sa anche che la farà franca.

    A Palermo amano lo sporco, piace sporcare, buttano tutte cose per stra e faccio tutta l’erba un fascio. Se vi sentite offesi. Scendete dai tram e ve la fate a piedi

    E’ vero, ci facciamo i fatti nostri per il quieto vivere, ma non pensi che sia vigliaccheria: è il risultato dell’essere stati abbandonati. Il vicino sporca: gli dici che non lo deve fare, ma se il vicino oltre ad essere vastasu è anche aggressivo, finisce a sciarra, e quando finisci a lite, vieni denunciato per rissa e, eventuale processo a seguito di querela per essere stato aggredito, finisce pari, con conseguente pagamento delle spese processuali; e se trovi il PM giusto, questi da seguito alla denuncia per rissa e ti ritrovi una condanna penale alle spalle.
    In alternativa “al dire al vicino di non sporcare”, si possono avvertire i vigili urbani o le forze dell’ordine: in questo caso, si deve sperare che intervengano; e anche se intervengono, poi se ne vanno e si rimane a tu per tu col vicino vastaso; quindi: si ritorna al primo punto: la lite, che al 99% è inevitabile.
    Morale della favola: il buon cittadino non è tutelato.

    Amarissima verità!
    Il panirmosauro, l’incivile dalla “taliata” di sfida non morirà tanto presto.
    Ma una considerazione va pure fatta.
    Qualcuno ha mai visto un poliziotto, un carabiniere, un finanziere, un vigile urbano, una guardia forestale, un agente di polizia penitenziaria (tutti con la qualifica di Agente di P.G e agente di PS (per le quali percepiscono indennità pecuniarie) elevare una sanzione all’incivile di turno?

    Articolo perfetto. Nulla da aggiungere sulla vocazione autodistruttiva di noi palermitani che diventa ogni giorno più irredimibile. Nonostante gli scambi di esperienze dei nostri giovani che dovrebbero apprezzare il tasso di civismo degli altri paesi, nonostante la scuola dell’obbligo che avrebbe dovuto innestare il seme del senso civico che ci farebbe vivere meglio, nonostante questo risveglio turistico della nostra terra che dovrebbe essere un traino cui agganciarsi con tutte le nostre forze , si assiste ad un piacere perfido di insozzare tutto e tutti. Non ci meritiamo le bellezze che la natura ci da’! Ci meritiamo la frusta! Ma anche a quella sappiamo abituarci e sottrarci come la nostra storia ci insegna. E allora ? Cosa fare? Per chi ha una certa età non ci sono più idee tranne quella di spingere i nostri figli a spogliarsi di quella” insularità d’animo” che ci attanaglia e cercare in altri paesi una vita in cui il rispetto dell’altro si considerato un valore e non cedimento

    Grazie dott. Puglisi che ci ricorda sempre come poter cambiare un po’ in meglio il buon vivere della nostra città, scriva pure dei radical schic che con aria tutta snob lasciano a terra gli escrementi dei loro cani e poi giudicano gli altri …..

    gli amanti del brutto sono quelli che rimangono e purtroppo diventano sempre più numerosi, d’estate si concentrano nella “sua” mondello, posto che ormai da decenni evito di ammirare, non si preoccupi chi arriva trasformerà tutto in meglio

    Incredibile! Non gliel’ho mai insegnato e detto, il mio cagnolino, che porto a spasso quotidianamente per la sgambata e per il suo bene psichico…(se non lo facessi distruggerebbe casa in 24 ore) se fa il suo “corposo” bisogno, lo fa esclusivamente sotto il marciapiede, sa che dove passeggia non va sporcato. Certo, da buon padroncino, io le feci subito dopo le raccolgo con il sacchetto apposito. sempre, cercando pazientemente un cestino nei paraggi e soprattutto un cestino non stracolmo… Dovremmo imparare proprio dagli animali.

    Sì è tutto vero. Ma perché sono state levate le campane per il vetro i contenitori per la plastica? I piccoli cestini attaccati ai pali ? Ma perché continuiamo ad assistere in via Orfeo alla sosta selaggia (unica strada a doppio senso di circolazione! ). Perché continuiamo a sopportare tutto ciò? Perché siamo poco abituati a ribellarsi per avere i nostri diritti.

    vietare mondello ai palermitani…..che bello sarebbe!!! il tanfo arriva, all’improvviso ed impregna tutto. Tanfo di inciviltà, maleducazione, umanità che non cambierà mai. Una perla gettata dinnanzi ai porci.

    D’accordo. E ancora di più: collego questa notizia con l’altra – in prima pagina – del rapporto svimez sull’agonia del mezzogiorno e sulla migrazione di siciliani fuori dalla sicilia. L’isola adesso è in mano solamente ai tasci e agli sporcaccioni. Nessuna speranza dunque. Niente pugno duro, anzi. Tutti si domandano come mai non funziona la differenziata, come mai gli incendi, come mai tutto l’abominio di cui sono capaci gli incolti, i tasci, e le loro proiezioni istituzionali, cioè i politici incapaci. Io giustifico chi se ne va. Ce lo siamo ampiamente meritati. Siamo solo mafia e panelle.

    E se glielo fai notare ti becchi come minimo una minaccia di morte.

    E’ vero, ma come mai i palermitani degli anni 40 e 50 erano molto più civili degli attuali?

    D’altronde, guardando un po’ più… in là, vi siete chiesti mai, provocatoriamente, come i politici “palermitani” trattano “i rifiuti…” di casa loro?

    palermo e’ una discarica

    non dire queste cose che i turisti scappano.

    Non sono palermitano e vivo all’estero, questa estate per la prima volta ho visitato palermo, (una citta meravigliosa) e dintorni, ora che siamo rientrati e ne decantiamo le bellezze, mia moglie, straniera, pero’ non manca mai di sottolineare la quantita’ di immondizia vista per strada cosa che l ha colpita pur vivendo noi in Asia non certo a Zurigo o Stoccolma. E’un peccato, noi turisti lo si vede come parte del folclore locale ma un minimo di presa di coscienza da parte delle autorita’ sarebbe di grande aiuto e in questi casi non e’ vero che la gente dovrebbe cambiare, sono le autorita’ che dovrebbero e potrebbero imporre un cambio di marcia, basterebbe poco

    Una vicenda davvero emblematica è quella del lido abusivo che si trova all’Addaura, nella zona c.d. Acapulco, che è sempre lì, nei secoli dei secoli, senza che le autorità preposte si decidano realmente a restituire ai palermitani la possibilità di fruire liberamente (o a pagamento, ma pagando qualcuno che a sua volta paghi le tasse e sia in regola) di quel posto.

    Il mio vicino sporcava e sporcava di grosso.
    Una sera ho pulito, igienizzato, deodorato per lo sporco da lui lasciato: la pozza di una pisciata del suo cane: bagnato l’ascensore, bagnato il pianerottolo, fino allo zerbino di casa sua. Il vicino si è limitato a chiudersi la porta alle spalle, come già altre volte. Ed io, la stessa sera, fino a sera, essendomene accorta, ho pulito. Dopo giorni, continuando gli episodi… anche nell’androne, prima sono seguite le grida d’un Condomino indignato, dopo altri episodi, le grida e le lamentele di più Condomini, poi l’Amministratore. Non siamo venuti alle mani. Gliele abbiamo scritte e gliele abbiamo cantate e fatto cantare fino a quando l’ha capito: quando si sporca, si deve anche pulire! E poi. ormai se c’è quello sporco… sappiamo tutti a chi appartiene…
    Lì, ancora, davanti alla sua porta, c’è il vecchio, sporco, pisciato zerbino di casa sua, immagino risciacquato. Lui, credo gli si sia affezionato…
    Il palermitano è un popolo sporcaccione. E’ così, bisogna insegnargli tutto, come si fa con i bambini, ogni giorno una cosa nuova. Ci vorranno secoli per la sua civilizzazione, pazienza, si sa, è lento il processo per educare la “famiglia” palermitana.

    I palermosauri dovrebbero emigrare tutti in Nord Europa a scuola di civilizzazione,fare crescere le nuove generazioni e forse ritornare in Sicilia

    Non è Mondello che è così ridotta, è tutta Palermo che è una gran pattumiera in barba a qualunque Istituzione Pubblica; si vive nel brutto, nell’inciviltà, nella sporcizia perché ci siamo abituati, noi Cittadini, la Chiesa, La Magistratura, il Comune, La Regione, le cosiddette Associazioni, Polizia, Carabinieri, Finanza, etc etc. i palermitani sono sporchi, incivili, arroganti e maleducati. Meno male che i ragazzi che lo possono fare scappano.
    E’ tutto inutile.

    Le generazioni vanno educate, alla cultura del rispetto per l’altro e per l’ambiente dove si vive, fin da bambini di 2 anni in seno alla propria famiglia per poi continuare all’asilo, alle elementari, alle superiori e all’università. Da noi i primi ad essere maleducati sono i genitori (non tutti) e per effetto domino i figli cresceranno maleducati. Non vado più a mondello, sferracavallo, isola e capaci da oltre 25 anni. Mi schifiavu…gli amici del nord che vengono a trovarmi li porto altrove…si schifierebbero anche loro.

    In nessun’altra città siciliana si vede quello che c’è da noi. E cosa altrettanto triste è che spesso anche alcuni giornalisti lamentano che dopo i bivacchi nessuno va a pulire, affermando così il diritto dei cittadini di sporcare. Siamo indietro, molto indietro. Fermi ai tempi del viceré Caracciolo che per modernizzare la città doveva combattere giornalmente con quelli di cui voleva migliorare le condizioni di vita

    Che il palermitano non abbia in maggioranza amore per il bello è fuori di dubbio. Basta guardare Mondello, un orrore che se fosse in mano ai milanesi diverrebbe un gioiello invece ti accoglie con orribile giostrine e locali commerciali impresentabili e per la qualsiasi totalità brutti e “tasci”. Basta guardare come tratta la sua città, perché non è solo colpa della palese inadeguatezza della giunta Orlando: il palermitano, in maggioranza, non possiede il benché minimo senso civico. Purtroppo questi zozzi maleducati, che mischiano una arroganza atavica (tipica di chi non è nessuno) a una spaventosa ignoranza, soverchiano quella splendida minoranza educata e rispettosa che ancora non è riuscita a prendere, vuoi per indolenza o incapacità, a prendere le redini della città.

    Semplicissimo: l’ogghiu fitusu ( i palermitani) e a pareddra sfunnata ( le autorità e le forze dell’ordine che dovrebbero imporre il rispetto delle regole e che a Palermo sono contagiate, nessuna esclusa, della stessa inciviltà degli abitanti ). Che tristezza e senso di impotenza per i pochi civili!

    Per gestire la propria e la monnezza altrui ci vuole amor proprio e al siciliano manca.

    No metto piede a Mondello da anni e la spiaggia che vedo quelle poche volte che vado alla torre mi fa schifo,infestata di volgarità e inciviltà. Ognuno fa quello che vuole, nessun abuso è punito! I vigili urbani è come se non esistessero e quant’altro.

    Concordo perfettamente con quanto affermato negli articoli e nei commenti. La città non ha alcuna speranza!

    Va educato, anche “coattivamente”.
    La Legge deve essere più tenace della sua barbarica inciviltà.

    Soprattutto se sommersa da automobili.

    Due anni fa proprio a Mondello, mio figlio, reo di aver chiesto a una ragazza di raccogliere le bottiglie e portarle con se, si e preso un pugno in faccia…perché devono essere i cittadini ad intervenire? Dov’è la capitaneria di porto? Dove sono i vigili urbani? Sono gli unici che non sanno di questo schifo? Perché devo litigare sempre con il mio vicino di casa che non raccoglie la cacca del suo cane?
    Ma forse hanno ragione loro, forse siamo noi nel posto sbagliato e chi parla scippa legnate…

    Il tascio pàlermitano non ha rispetto per gli altri perché non ha rispetto per se stesso

    Ogni città è il frutto della civiltà dei suoi cittadini. Palermo è proprio come deve essere, visti i cittadini che mediamente la abitano. Gli altri, e intendo quelli fuori dalla media, invece, guardano da lontano nei loro salotti con certa tracotanza e superbia che di certo non migliorano le cose. Il Palermitano se si trova a Ginevra a guardare il rodano nitido che la attraversa, l’unico pensiero che fa è che o prima o poi ci deve pisciare perché è troppo pulito! Il Palermitano fa defecare e urinare il suo cane sotto casa, meglio quella del vicino, senza pulire e pensando di essere in pieno diritto di farlo. Il Palermitano si fa la doccia a mare usando il bagnoschiuma e poi si fa il bagno nella stessa acqua che inquina. Il Palermitano non sa che si dà la precedenza a chi percorre le rotonde e pretende ragione ad ogni costo. Il Palermitano nella sostanza è ignorante, più che incivile.

    È proprio vero. Palermo è una città talmente sporca che i campi nomadi, se li metti a confronto con molti quartieri della città, sono alberghi a cinque stelle, e i tanti concittadini provenienti dal nordafrica, a confronto, vivevano nei resort. Ma il Palermitano, però, è ancora convinto di essere superiore. Facciamoglielo credere…

    Non capisco il senso del commento: è arabo e quindi la monnezza ce l’ha nel sangue? Ormai il razzismo è a tutti i livelli. E l’ignoranza pure, visto che se la signora o il signore avesse viaggiato saprebbe che i paesi arabi tutto sono tranne che sporchi.

    L’articolo è come sempre pungente e provocatorio. Mi limito a sorridere di tutti quelli che dicono che siccome Palermo è sporca non escono di casa. E’ l’ennesima conferma del fatto che l’Italia è un paese in crisi mentale.

    perché, secondo te, sa che esiste un rispetto di se stesso?

    Guai a farglielo credere, bisogna sputtanarlo e alla luce del giorno.
    Prima o poi dovrà averlo un po’ di rossore in viso…

    Vivici tu nella monnezza, se ci stai così bene!

    Pochi giorni fa, nel palazzo a fianco a quello dove abito, una famiglia ha traslocato lasciando sul marciapiede due grossi vaso rotti con piante alte e secche, ma lontano dal proprio portone. Le ha lasciate lì, capite? Anzichè portarle via e smaltirle in modo adeguato le ha lasciate sul marciapiede. L’abbandono di questi rifiuti sul marciapiede, insieme alle macchine parcheggiate su di esso, impediscono il passaggio ai pedoni. Non vi è il minimo dubbio che non nel momento in cui l’hanno fatto si sono resi conto delle conseguenze di quell’azione, ma non hanno avuto la minima esitazione a farlo. E’ questo il manifesto di Palermo: l’inesauribile sciatteria di chi vi abita, anche in quartieri non proprio periferici. Oramai non mi stupisco più di nulla…

    E’ anche vero che per cambiare le cose ci vogliono i soldi, che il comune e le autorità non hanno perché i politici di turno non ne hanno lasciati. Ci si passa la bisaccia vuota. Educare e pulire richiedono denaro, molto denaro. Sono il peso economico maggiore di ogni amministrazione, anche nelle città civili del nord Europa. Poi la parte incivile della città, la più vasta(sa), è anche la parte più debole economicamente, quindi multare equivale a infierire in un certo senso, o comunque a peggiorare le loro critiche condizioni economiche (i selvaggi sono pur sempre bambini cattivi che vanno tutelati, e hanno bambini…). I maestri delle scuole elementari non sempre sono all’altezza del duro compito che tocca, e anche le scuole non hanno soldi. Ciò equivale a cercare di contenere la perdita senza però tappare il buco. E’ uno stallo difficile da superare, soprattutto se abbiamo anche chi di questo stallo se ne approfitta, ovvero il capitalismo, le mafie e i colletti bianchi corrotti, immorali o semplicemente ignoranti. L’arte e la cultura da sole non bastano se il livello è così selvaggio, rischiano di essere fraintese, male interpretate, ignorate o addirittura schernite. Forse c’è una via d’uscita, una soluzione, una sia pur lenta combinazione vincente ma bisogna studiarla molto bene escludendo le dittature, che non sono vere soluzioni ma ulteriori guai. Il nostro problema non è un problema nuovo nella storia, è però il suo trovarsi nella modernità odierna, nell’era delle democrazie che lo rende nuovo e, spero, apparentemente irrisolvibile. Pensiamo, pensiamo, pensiamo, ma non dimentichiamo mai che alla base della soluzione, anche se non la conosciamo ancora, sta il cambiamento interiore e il buon esempio, la coerenza e la capacità di instaurare un rapporto analogico tra le piccole cose e le grandi cose, i piccoli errori e i grandi errori, la piccola giustizia e la grande giustizia, poiché non muta in essi il nostro meccanismo interiore originario.

    ..levateci i palermitani e Palermo sarà la città più bella del mondo .

    purtroppo da palermo i migliori vanno via per lavorare al nord o all’estero e qui rimane solo il rituffo dei palermitani…. non cambiera’ mai nulla !

    Invece chi ha votato il cambiamento (vedi Roma) è tutto un fiorire… di altra munnizza!!! Siamo un popolo di incivile e basta!!!

    Vanno trattati per quello che sono: immondizia sociale! Anche se il Loro sindaco dice che rappresentano le radici culturali di Palermo. Non è Federico II la radice della nostra città, per lui, ma ‘” totuccio ‘u sciancatu” !!

    Saranno gli elettori di Orlando dal 1993?

    meglio affidare tratti di spiagge ai privati che lasciarli nelle mani degli incivili che lasciano e lasceranno solo degrado con la loro ignoranza ed arroganza insita in coloro che definisco ” SIGNORI NESSUNO” LA LORO FORZA? LA SFIDA A TUTTO ED A TUTTI CONSAPEVOLI CHE L’INERME CITTADINO SI ARRENDE

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