Musumeci accelera su inceneritori? Bando impossibile - Live Sicilia

“Musumeci accelera sugli inceneritori? Solo campagna elettorale”

Trizzino: "Bando impossibile senza modificare il Piano regionale dei rifiuti"

Velleitaria e contra legem, almeno finché il Piano regionale dei rifiuti resterà quello che è. In una parola frustrante, l’intenzione dichiarata di accelerare l’iter del bando sui termovalorizzatori per il governo Musumeci, incapace di dar corpo ai suoi numerosi annunci. Comunque, sempre di campagna si tratta: se non per la gestione dei rifiuti, probabilmente elettorale”. È il commento di Giampiero Trizzino, deputato del Movimento 5 Stelle ed esperto in tematiche ambientali, alle dichiarazioni del presidente Musumeci in merito all’eventuale accelerazione al fotofinish che sarebbe stata ordinata agli uffici del Dipartimento regionale. 

“Sugli inceneritori – dichiara Trizzino – Musumeci e i suoi uffici non possono produrre alcun bando finché il Piano regionale dei rifiuti non verrà modificato. Qualsiasi azione di senso contrario verrebbe certamente impugnata e condannata non appena sollevata davanti al Tar. La legge – spiega il deputato – parla chiaro: è il Piano regionale dei rifiuti che stabilisce dove vanno conferite le frazioni di raccolta indifferenziata, e attualmente è previsto che vadano nelle discariche disponibili. A stabilirlo è stato lo stesso Musumeci, che ha firmato neppure due anni fa il Piano. Finché questo documento non verrà modificato, non sarà pertanto possibile predisporre alcun bando e per modificarlo servono numerosi passaggi, anche nel Parlamento regionale”.

“Musumeci – conclude Trizzino – ha avuto cinque anni di tempo per condurre in porto questa operazione e non ne è stato capace, perché neppure la sua maggioranza era d’accordo. Adesso vorrebbe far credere di avere tutto pronto, ma non è così. Sempre che le sue dichiarazioni non siano mera campagna elettorale, di inceneritori in Sicilia non se ne possono costruire e sono certo che l’avvocato Renato Schifani al quale Musumeci si rivolge, da esperto giurista qual è, sappia distinguere un atto ammissibile da uno contra legem”.


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