"A Natale me la devo bere" | E il boss ordinò: "Champagne" - Live Sicilia

“A Natale me la devo bere” | E il boss ordinò: “Champagne”

L'incontro fra Teresi, D'Agati e Formoso

La fornitura divenne un caso di mafia.

PALERMO - L'INCHIESTA
di
2 min di lettura

PALERMO – La fornitura di champagne divenne un caso di mafia. Pietro Formoso, finito in carcere con l’accusa di avere guidato la famiglia mafiosa di Misilmeri, era uno che diversificava gli affari.

Un gioielliere e titolare di un supermercato, che poi ha denunciato Formoso per estorsione, aveva acquistato una partita di champagne da “Ivo di Villabate”, e cioè dal figlio di Giovanni D’Agati, condannato per mafia. Non riusciva a onorare il debito e si rivolse, tramite Pietro Morgano, a Formoso che nel 2013 aveva organizzato un Natale all’insegna del buon bere: “… fammi scendere questi quattro cartoni di sta cosa che mi serve… perché a Natale me la devo bere ogni giorno”.

Solo che la qualità del prodotto non soddisfò il nuovo boss: “Mi invitò a restituire la somma di denaro erogata in precedenza; di tale somma ho restituito, per il tramite di Paolo, solo 2.200,00 euro così come da me riferito in precedenza”.

E Formoso iniziò a fare pressioni per avere indietro i soldi. Durante un colloquio in carcere chiese al suo avvocato Alessandro De Giudice di chiedere l’intervento di Giacomo Teresi, già condannato per avere fatto parte della famiglia mafiosa di corso dei Mlile e di nuovo arrestato alcuni mesi fa: “…però i seimila euro lui a me me li deve fare avere subito perché lui si è fatto la champagne…”.

Teresi era andato a trovare Formoso prima, che quest’ultimo finisse in carcere, in compagnia del figlio di Giovanni D’Agati per reclamare il pagamento: “… perché loro sono venuti da me Giacomino con il figlio di ‘pecora bianca’ che io gli dovevo dare seimila euro… gli dici siccome siete andati da Pietro e siete andati a dirgli che Pietro gli doveva dare seimila euro a questo ma lui gli deve dare ancora i seimila euro che Piero gli aveva dato…”.

In effetti nel dicembre 2013 l’incontrò ci fu e venne fotografato da finanzieri e carabinieri. Seguito da uno scambio di battute piuttosto acceso tra l’imprenditore e Dragna: “Hai voluto la guerra”; “Sono venuto qua per pagarti”; “Stasera ti scanno, stasera ti sparo”. 


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI