“Nessuno è come la Monterosso” | Cosa c'è dietro la conferma - Live Sicilia

“Nessuno è come la Monterosso” | Cosa c’è dietro la conferma

Tra 1.600 dirigenti nessuno possiede i titoli necessari per fare il Segretario generale. Ma quei requisiti li ha scelti proprio Crocetta.

PALERMO – Nessuno è come Patrizia Monterosso. Nessuno, tra gli oltre 1.600 dirigenti della Regione poteva ricoprire quel ruolo. È questa la sintesi della delibera con la quale Rosario Crocetta ha confermato per altri cinque anni il Segretario generale, il cui contratto sarebbe scaduto tra meno di una settimana. “Nessuno è come lei”, sembra dire il governatore per giustificare la nomina, al vertice della burocrazia regionale, di un soggetto cooptato nella macchina amministrativa dall’esterno, senza il filtro di un concorso o di una selezione, ai tempi di Gianfranco Micciché e di Fabio Granata. Ai tempi del presidente Totò Cuffaro.

Da dirigente generale esterno, in quegli anni, ha concesso i famosi extrabudget che le sono costati una condanna contabile da 1,3 milioni di euro. Prima dell’ulteriore ascesa con Raffaele Lombardo. A dire il vero, un’ascesa preparata da una “caduta”. La decisione, cioè, che portò alla revoca del suo contratto di dirigente esterno, insieme a quello di altri sei “colleghi”. Tra quei curriculum e quelle storie, troppe ombre: scarsa esperienza, troppa politica, titoli insufficienti, mancata verifica del personale interno. Ma come dicevamo, dopo quello stop, la ripresa in grande stile per Patrizia Monterosso: prima capo di gabinetto, poi, appunto, Segretario generale del presidente già allora imputato per il reato di concorso esterno in mafia.

Quell’avventura alla Segreteria generale, insomma, nata per volere del presidente che poi verrà anche rinviato a giudizio e condannato per i rapporti con Cosa Nostra, è proseguita col governatore “antimafia”. Che anzi, a poco più di un anno dalla fine del suo mandato, ha deciso di confermare per altri cinque anni il Segretario generale “esterno”. Ma tra la volontà del presidente e la nomina di Patrizia Monterosso, c’era anche qualche norma. Quella, ad esempio, che obbligherebbe le pubbliche amministrazioni che intendono appunto conferire un incarico a un soggetto non “di ruolo” – e quindi con contestuale spesa ulteriore rispetto ai dipendenti già ‘a libro paga’ – a verificare che nessuno tra i lavoratori in organico abbia i titoli per fare il lavoro che si intende assegnare all’esterno.

A quanto pare, nessuno tra i 1.600 dirigenti regionali possiede le qualità e i titoli di Patrizia Monterosso. E dire che la Regione c’ha provato davvero a trovare un “interno” che potesse sostituire la plenipotenziaria di Palazzo d’Orleans. La fatica nel cercare un valido sostituto sembra persino trasparire dalla delibera di nomina. “Il presidente della Regione – si legge – rappresenta che la Segreteria tecnica ha condotto un’attenta e puntuale verifica in ordine alla sussistenza di risorse interne all’Amministrazione in possesso dei requisiti professionali richiesti per l’incarico, utilizzando la banca dati informatica contenente i dati curriculari e professionali dei dirigenti regionali”. Uno screening attento e scrupoloso, quindi. Compiuto mettendo in campo i più potenti mezzi concessi dall’informatica moderna. Un monitoraggio dal quale “è agevole – prosegue Crocetta – ricavare la fisionomia specialistico-professionale dei dirigenti in servizio presso l’amministrazione regionale e, in particolare, oltre i dati essenziali del ruolo, tutte le informazioni relative alla carriera, alle esperienze professionali, ai livelli di funzione svolte, alle specializzazioni e alle abilitazioni professionali”. Ma non solo, sono state create schede riepilogative “aggiornate e distinte”, sono stati quindi cercati i curricula. Alla fine, Crocetta ha dovuto arrendersi: “Non vi è un soggetto – si legge nella delibera – che appieno possiede contemporaneamente i requisiti professionali e culturali richiesti”.

Nessuno, tra i 1.600 dirigenti siciliani. Nessuno. Tranne uno, ovviamente. Ed ecco che la delibera prosegue snocciolando il curriculum della dottoressa Monterosso Giuseppa Patrizia, facendo riferimento persino a una “particolare esperienza degli apparati istituzionali evinta in base alla significativa esperienza professionale maturata”. Insomma, la Monterosso è esperta perché ha fatto esperienza. Un passaggio da “supercazzola” in “Amici miei”. E poi, ecco tutte le altre qualità: l’esperienza manageriale, la valutazione positiva del presidente sul suo operato, persino la promozione di “Protocolli d’intesa che denotano autorevolezza”. E ancora, ecco che la delibera gronda di “competenza”, “conoscenza”, “capacità di gestione”.

Insomma, Patrizia può. Perché ha tutti i requisiti. Requisiti, a essere precisi, come scrive lo stesso Crocetta, “soggettivamente richiesti”. Sì, non sono le norme, ma è lo stesso presidente a richiedere i titoli alla base della nomina. Elencati uno per uno, come il dodecalogo del perfetto Segretario generale. Tra questi dodici punti, anche un “percorso professionale in grado di garantire una sensibilità e autorevolezza (ci risiamo, ndr) per il ruolo”. Dodici punti. Dodici requisiti che nessuno possiede, tra i 1.600 dirigenti regionali. Tra quei dodici punti che segnano i perimetri di quello che qualche maligno avrebbe definito come una selezione “cucita addosso” a un candidato già individuato, ne manca però qualcuno. E la cosa un po’ sorprende, per un governatore che ha piazzato paletti etici e protocolli di legalità in ogni atto e in ogni rapporto con la Regione. Già, tra quei dodici punti manca, ad esempio, la richiesta che il capo della burocrazia regionale non fosse stato già condannato per un danno alle casse di quella stessa pubblica amministrazione. E che, magari, su questa persona non incombesse una indagine per peculato (cioè per il disinvolto utilizzo dei fondi regionali). Quei requisiti Crocetta non li ha indicati. Per fortuna. Altrimenti, di Segretari generali non ne avrebbe trovato nemmeno uno.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI