Niente gazebo, sì al centro sportivo| Il consiglio si rimette al lavoro - Live Sicilia

Niente gazebo, sì al centro sportivo| Il consiglio si rimette al lavoro

SALA DELLE LAPIDI
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Sala delle Lapidi si rimette al lavoro. Tralasciato il regolamento sui gazebo, per il quale si aspetta che gli uffici lo riscrivano inserendo gli emendamenti approvati e che dovrebbe tornare a Palazzo delle Aquile la prossima settimana, l’Aula, riunitasi ieri sera, ha approvato una delibera che modifica il regolamento per gli interventi abitativi, consentendo agli assegnatari temporanei di eseguire piccoli lavori di auto recupero degli immobili.

Ma Piazza Pretoria ha dato anche il via libera a una convenzione per la gestione di un centro sportivo in via Pietratagliata, che prevede quattro campi di calcio a cinque, di cui due in erba sintetica e due in erba naturale, che saranno a disposizione del quartiere e delle scuole anche con corsi pomeridiani gratuiti. Un progetto che interessa oltre ottomila metri quadrati e che è stato presentato da privati nel 2008, ma che solo ora ha ricevuto il disco verde da parte di Sala delle Lapidi. “L’Aula ha approvato un provvedimento importante per la città – ha detto Salvo Alotta (Pd) – e soprattutto un segnale significativo nei confronti di tutti quei giovani che sono frenati, nella loro impresa, da una burocrazia che crea solo ostacoli”.

Non solo provvedimenti, però. La politica cittadina è anche alle prese con la campagna elettorale e con le ricette proposte dal commissario Luisa Latella per risolvere le criticità di Palermo. “I tagli sistematici adottati dallo Stato e dalla Regione – si legge nella lettera invita al commissario dal capogruppo dell’Mpa, Leonardo D’Arrigo – la condizione Amia, il buco prodotto dalla gestione della Azienda di Trasporto Pubblico e il permanere dello status Gesip, obbligano il Comune a perseguire due linee parallele: la prima, intervenire sulle Società partecipate e sulla qualità dei servizi resi adeguando a questi imposte, tributi e tariffe; la seconda, richiedere alla Regione e allo Stato interventi sistematici e coerenti, accompagnati da una Legge speciale per Palermo Capitale, di cui dovranno farsi carico il Governo Regionale e i Gruppi parlamentari all’Ars”.

E una lettera aperta è stata scritta anche dall’Udc cittadina: “Le emergenze nazionali collegate agli sfasci dell’amministrazione pubblica palermitana possono costituire miscela esplosiva di un serpeggiante malessere sociale. L’Udc non é contro nessuno ma non permetterà a nessuna forza politica di prevaricarlo e discriminarlo immotivatamente. La città ha bisogno di programmi concreti e non di chimere. Il prossimo governo della città dovrà essere autorevole e forte nel richiedere con fermezza alla Regione e al Governo centrale interventi mirati alla salvezza della quinta città d’Italia. Un governo che dovrà avere questa forza certamente non potrà nascere da una ‘elite’ di partiti e raggruppamenti che non sanno ascoltare, non vogliono dialogare ma vogliono vincere a tutti i costi”.

“Una missiva – dice il capogruppo centrista Salvo Italiano – che vuole richiamare tutti alla responsabilità, nell’interesse superiore di Palermo. Ci siamo detti disponibili a collaborare col commissario per il bene della città e lo faremo, coerenti con la nostra linea e il nostro impegno che non è mai venuto meno”.


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