CATANIA – Non c’è nessun divieto della Questura: i mancati Fuochi del Borgo sono, piuttosto, un’altra vittima dei tagli e della crisi economica. A pochi giorni da uno dei momenti più attesi da centinaia di migliaia di devoti agatini, si fa chiarezza sui motivi del “no” allo spettacolo pirotecnico in piazza Cavour.
A mancare non sono le autorizzazioni, che non sono state nemmeno chieste alle Forze dell’Ordine, ma le protezioni di sicurezza: una “gabbia” di legno che protegge la folla da possibili movimenti imprevisti del mortaio. Palizzate di legno, usate anche durante i periodi elettorali per i manifesti autorizzati, che ogni anno sono state fornite dall’Amministrazione comunale. Quest’anno, però, le protezioni non sono arrivate ed è quindi sfumata la possibilità di realizzare lo spettacolo di fuochi d’artificio.
“I fuochi – spiega a Live Sicilia Catania Alfredo Vaccalluzzo, da anni curatore dei giochi pirotecnici dedicati alla Santa Patrona – sono stati ridotti dalla Spending Review che ha dimezzato le spese. Noi stessi siamo stati costretti a fare i conti con il budget di spesa. Ecco perchè offriremo noi stessi a Sant’Agata i Fuochi dell’Ottava, che altrimenti non avremmo potuto organizzare. Nel caso del Borgo, ci siamo offerti a rientrare nel budget ma comunque non è stato possibile, e siamo noi stessi a non voler sparare senza la sicurezza delle barriere. Quest’anno è andata così, ma sto già pensando ai prossimi anni: nonostante l’annullamento dei Fuochi del Borgo, infatti, ho fatto ri-collaudare la piazza dalla Commissione Tecnica Provinciale per garantire il sito nei prossimi cinque anni”.
L’appuntamento con i Fuochi del Borgo è sempre stato uno degli “orologi” della Festa: il momento da cui i devoti calcolavano il tempo impiegato dal Fercolo per scendere lungo via Etnea e raggiungere l’incrocio con la salita di via Di Sangiuliano. Migliaia di catanesi con il naso all’insù aspettavano questo momento per ammirare immagini da cartolina.
Dal Comune fanno sapere che le cause dell’annullamento sono state tre: soprietà, risparmio e sicurezza. L’amministrazione comunale spiega a LiveSiciliaCatania che “le ragioni di sicurezza che ogni anno sono state superate con un’assunzione di responsabilità da parte del Comune, quest’anno si scontravano anche con oneri economici difficili da sostenere. Si sta affrontando, inoltre, un Piano-Legalità per impedire agli abusivi di invadere la zona”.
Ogni anno, infatti, i fuochi al Borgo sono stati anche un’occasione per chi intendeva approfittare, con metodi più o meno leciti, del caos e della gran quantità di persone giunte per assistere allo spettacolo. Una massa tanto imponente di fedeli da far diventare stretto persino l’ampio spazio di piazza Cavour. Diverso è il discorso per i Fuochi del Fortino, che si svolgeranno regolarmente, e per i “Fuochi del Tre” in piazza Duomo.
Dello spettacolo di domenica sera Vaccalluzzo non rivela nulla: “Saranno trenta minuti di grande suggestione: confermati sia i fuochi da Villa Pacini che quelli piromusicali in piazza Duomo. Immagini e luci – anticipa a LiveSicilia Catania, durante l’ultimo sopralluogo – saranno proiettate sulla facciata barocca della Cattedrale e dei palazzi vicini, e la novità sarà la musica dal vivo. Una chicca? Occhio ai colori, che saranno abbinati alle sinfonie musicali“. Uno spettacolo, preparato in oltre un mese, frutto del lavoro di venti tecnici e otto addetti al servizio antincendio. Tra i protagonisti della serata, anche lo showman Giuseppe Castiglia ed i Violinisti in Jeans.
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