Palermo, intervista a Carolina Varchi: “No holding partecipate”

“No alla holding per le partecipate, risaneremo i conti”

Commenti

    Un suggerimento per tutto il personale che lavora in esterno (fuori dalla sede) compreso vigili urbani tutti quelli delle partecipate consiglio alla vice sindaco il braccialetto elettronico, e’ fondamentale.

    In via Cipressi (strada dove di legale c’è solo l’ora) da mesi di fronte il cancello del convento dei cappuccini c’è, sula strada( stretta) una discarica. Nessuno interviene malgrado le segnalazioni. I numerosi turisti guardano SCHIFIATI !!

    Zona dov’è nessuna Autorita’ vuole andare . Si spaventano ?? Tutta quella zona è fuori controllo

    La gente segnala, solo che chi deve intervenire su guarda bene dal farlo Città da cui scappare . E ‘ uno schifo siamo abbandonati.

    A Palermo mancano le basi ….altro che holding….facciamo solo ridere

    @ Pino Mi scusi ma ad Orlando questa segnalazione era stata fatta

    Viviamo in una città abbandonata a se stessa la sporcizia, a parte i giorni vicini alle elezioni “stranamente “, è ovunque; le feci dei cani mai raccolte senza che nessuno controlli il territorio, i vigili urbani dispersi anzi presenti soltanto quando si crea qualche voragine a seguito delle pioggie con viso stravolto come se seguissero una via crucis. Mi chiedo come mai nessuno neo eletto si accorga di nulla. Attendo risposta ?

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Ma questo festino e le processioni mi chiedo che cosa hanno a che fare con il cristianesimo? Cosa hanno a che fare con una festa puramente religiosa? Siamo in un netta contraddizione il celebrare una santità con una manifestazione di opulenza proiettata in avvenimento puramente commerciale con il placet della Chiesa in una città molto discutibile con molte ombre dove la criminalità e molto diffusa che facilmente si riscontra nell'aria che si respira. È necessario che i cittadini superano il contrasto che si constata in modo evidente tra manifestazione di fede che non è per nulla fede giustificata dalla tradizione, mentre si osserva la città più volte teatro di criminalità e di episodi che evidenziano il degrado culturale, sociale, economico e soprattutto morale che abbiamo conosciuto con l'episodio dello stupro di gruppo. Occorrerebbe una profonda riflessione altro che festino e il tutto appare in forte contrapposizione con la storia di martire della patrona della città. La Chiesa dovrebbe chiedere ogni gesto per eliminare queste contraddizioni e di chiedere una festa più sobria che sia manifestazione di vera fede e niente di più. Le processioni sono in antitesi con il cristianesimo e non sono per nulla espressioni di fede.

Ci sino a Palermo interi Quartieri e non solo, dove la donna " la femmina" cresce nel mito del "maschio" detto " u masculu" troppo Toco, cioè il migliore " u megghiu i tutti". Cioè quello che già a 10 anni ha il capello gellato col ciuffetto, il telefonino, va alla prima comunione della cuginetta o sorellina ( già vestita da sposa quarantenne accompagnata in chiesa dai genitori in auto bianca strapuntinata). Ecco, crescono credendo che loro, "fimmine" devono avere il mito "du masculiddu" dominante. Vivono e scelgono "masculi" che comprano smart e suv con cui vanno dal parrucchiere e dall'estetista, subendo dal "mascolo" tutte le possibili "violenze" camuffate da un cavalierato sui generis. Vivono un rapporto vittima-carnefice cronico e Ecco, la questione è molto radicata e l'intervento dovrebbe essere preventivo-precoce di ordine sociale. Una Rivoluzione degli stereotipi tramandato e radicato. Auguri dottoressa e grazie per le Sue lodevoli iniziative

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