Premesse le sentite condoglianze alla famiglia (RIP), non ho mai letto sui media alcuna relazione in merito alle condizioni del manto stradale (sempre colpa della velocità dei centauri o coinvolgimento di altri mezzi) della polizia Municipale quindi,leggere che il birillo posizionato nell'avvallamento sia stato inghiottito dalla voragine apertasi dopo mi sembra una grande corbelleria.
Illustrissimo Vice Sindaco, non faccia solo presenza la notte per coloro che buttano i rifiuti per strada fuori orario, ma metta la faccia contro il vero abusivismo più volte denunciato che riguarda il quartiere Sperone Brancaccio dimenticato dal Suo Governo Cittadino. Purtroppo anche da questo articolo emerge un fatto spiacevole. Si predilige colpire i commerciati che tentano con tutte le forze di rispettare la legge, pagare le tasse, ed invece chi delinque giornalmente non pagando le tasse invadendo il suolo pubblico, chiudendo anche tratti di strada viene premiato. Faccio un esempio ben noto a tutti: In via Giuseppe Di Vittorio nel tratto tra via Laudicina e viale XXVII Maggio ogni domenica il tratto di strada viene totalmente chiuso, cagionando un forte disaggio alla circolazione stradale in quella zona Forum via Messina Marine etc. questo mercatino è TOTALMENTE ABUSIVO. Perché la domenica non lo costata personalmente?. Il tram linea 1 con grande difficoltà riesce a transitare. Altro che decoro della città. Dai posteggiatori abusivi ai commercianti. Basti poi controllare le auto parcheggiate e vi accorgerete che molti veicoli sono sprovvisti di copertura assicurativa e revisione. Anni fa il comandate di Polizia Municipale aveva anche disposto delle pattuglie per agevolare il traffico nella zona omettendo il fatto che il mercatino era totalmente abusivo. Ora vi chiedo: perché le istituzioni non intervengono? perché si tutela una illegalità cosi palese ed invece si perseguitano pesantemente sempre la gente onesta? BASTA INGIUSTIZIE
Ma cosa, non realizzano nulla.Fanno incontri, prendono impegni e non mantengono nulla. Solo chiacchere.