Ognina, il borghetto marinaro continua a non trovare pace - Live Sicilia

Ognina, il borghetto marinaro continua a non trovare pace

Nell'attesa che l'intero quartiere cambi faccia grazie ai fondi Rigenerazione urbana 2022, si può affermare che la zona abbia visto giorni migliori.

CATANIA – “Auto a occupare sia il marciapiede sia la pista ciclabile“. E poi segnalazioni su presunti allargamenti irregolari di dehors e spazi esterni dei locali. La fotografia impietosa arriva dal borgo marinaro di Ognina, a Catania. Le segnalazioni dei lettori a LiveSicilia si sommano con quelle pubblicate sulla pagina Facebook Lungomare liberato, e raccontano lo stato del quartiere sul mare del capoluogo etneo. Che, in attesa di cambiare volto grazie a 15 milioni di euro provenienti dal piano Rigenerazione urbana 2022, ha visto giorni migliori.

Dal parcheggio selvaggio nel weekend, che occupa sia gli spazi destinati ai pedoni sia quelli che dovrebbero servire per i ciclisti, fino alla questione di tavoli e sedie all’aperto posizionati da ristoranti e locali della zona. Una questione sollevata già alcune settimane fa anche dal sito Argo – Cento occhi su Catania, che in un articolo pubblicato il 19 maggio scriveva: “I residenti del quartiere di Ognina segnalano, infatti, una progressiva appropriazione di suolo pubblico da parte dei numerosi operatori commerciali della zona – si legge – L’impressione, temiamo realistica, è che, spesso, gli spazi utilizzati siano decisamente più ampi di quelli concessi. In sostanza, si chiede una porzione di suolo pubblico e, una volta concessa, se ne occupa una molto più vasta“.

Sono ormai mesi che Ognina è al centro delle attenzioni mediatiche e dei cittadini. A ottobre 2022, “per ridare vita allo slargo davanti al sagrato della Chiesa“, è stata affidata la riqualificazione della piazzetta a un ristorante della zona che aveva annunciato la spesa di circa 25mila euro. Per due anni, l’attività di ristorazione si dovrebbe occupare della manutenzione ordinaria dell’area, del ripristino della pavimentazione e dell’inserimento di “eventuali componenti di arredo urbano da concordare, come i giochi per bambini“.

Pur lasciando alla piazza “la funzione a uso pubblico”, diceva l’annuncio di Palazzo degli elefanti. In cambio, però, al ristorante andava il permesso della “collocazione di piccoli cartelli pubblicitari”. Un’operazione non nuova nel capoluogo etneo e che ha probabilmente il suo precedente più noto nella riqualificazione di piazza Abramo Lincoln a cura di una pasticceria.

Nello stesso periodo, sempre nell’autunno 2022, erano stati resi noti altri lavori di riqualificazione nell’area: con 180mila euro di fondi del Programma operativo Feamp (Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca) 2014-2020, la società mista pubblico-privata Flag aveva dato il via alla sistemazione di una delle parti del porticciolo di Ognina, in particolare di quella nei pressi di piazza Mancini Battaglia. Un intervento, quest’ultimo, che si era sommato alla concessione per la realizzazione di un punto di ormeggio privato nel porticciolo. Permesso poi revocato in autotutela dal dipartimento Ambiente della Regione Siciliana.


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