Ok a un piano straordinario |di reclutamento medici - Live Sicilia

Ok a un piano straordinario |di reclutamento medici

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    Se non si restituirà dignità, rispetto e valore a chi lavora in ogni settore dell’emergenza sanitaria, territoriale o ospedaliera, non sarà facile trovare medici che avranno volontà e abnegazione di lavorare in questi settori. Lavorare in emergenza è faticoso, necessita di una specifica preparazione, di particolare resistenza alle forti emozioni che derivano dai casi che si presentano, e soprattutto di grande esperienza che fa da compagna alla preparazione e alla organizzazione della struttura dove si opera. Preparazione, esperienza e organizzazione non sono scindibili per garantire un pronto e adeguato soccorso alla persona che versa in condizioni critiche. E questi tre elementi non si costruiscono in tempi brevi ma necessitano di un progetto formativo continuo e di inquadramento contrattuale adeguato alla importante e difficile mansione che i medici di emergenza sanitaria svolgono. Solo in questo modo si potrà ovviare alla fuga, appena trovato un altro tipo di lavoro meno usurante e impegnativo, dei medici dei Pronto Soccorso e del 118 e costruire un sistema della Emergenza Urgenza sempre più rispondente dei bisogni dei cittadini. Altre misure possono essere assolutamente rischiose sia per i cittadini che per gli operatori che lavorano in questo settore.

    L’importante è che non si faccia come prima.Incarichi a tempo determinato per amici e lacchè trasformati poi a tempo pieno.Bisogna fare lavorare i più bravi e meritevoli e non gli amici degli amici pperchè con la salute non si scherza.

    Questo è il risultato di una cattiva programmazione (anche da parte dei DEM) Università chiuse come pure le specializzazioni, non hanno fatto i conti con i ricambi generazionali e come sempre i nodi vengono al pettine e poi i migliori medici vanno all’estero perchè pagati e valutati nel merito, in Italia raccomandazione pure per avere un computer dalla direzione e conta molto il colore politico in auge in quel momento oltre a dei dirigenti medici che si sentono imperatori e gli altri sudditi. Questo non è solo un fatto siciliano ma Italiano ( i medici mancano anche in veneto e Lombardia) e grazie al classismo che abbiamno in italia (a partire prioprio dai medici notai e pure i tassisti) ci ritroviamo in questa situazione con un politica che non sa risolvere un bel nulla. L’italia pian piano si avvicina alla situazione non greca ma venezielana però tutti voglion coltivare il proprio orticello e se ne fregano degli altri.

    Non ci sono più amici degli amici. Lo vogliamo capire che i medici stanno per finire? Schiacciati fra un lavoro esorbitante e mal pagato e le innumerevoli cause (la stragrande maggioranza delle quali si conclude con assoluzione piena), grazie anche ad una classe di legulei da strapazzo e di magistrati che non possono (o non vogliono) vedere come stanno davvero le cose, non c’è da stupirsi che ormai scarseggino. I nostri laureati in medicina se ne vanno altrove! I nostri figli stanno emigrando verso nazioni migliori che si arricchiscono dei nostri professionisti formati a nostre spese. Il medico bancomat, ventre molle di una società inviperita dalle frustrazioni e incapace di prendersela con i veri colpevoli, semplicemente non ci sarà più. I concorsi per posti di pronto soccorso o per le scuole di specializzazione in chirurgia vanno deserti o, comunque, non riescono ad essere coperti per intero. Saremo curati da professionisti extracomunitari che saranno (forse) disposti a sobbarcarsi un lavoro estenuante e poco gratificante che nessuno ormai vuole più fare, per lo meno in questa Italia stolidamente ingrata che se ne renderà conto quando migreremo definitivamente verso il sistema americano: chi potrà si curerà!

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In applicazione della Legge Regionale n. 9/2010 gli impianti di raccolta dei rifiuti solidi urbani devono essere gestiti dalla SRR Palermo Area Metropolitana, attraverso una propria Società in house o attraverso una gara pubblica. Non riesco a capire per quale motivo tutto ciò ancora ad oggi, dopo 14 anni gli impianti rimangono alla RAP. La Regione Siciliana che vigila e finanzia gli impianti, come la settima vasca, per quale motivo non chiede l'applicazione della legge sopracitata.

Bisogna rispettare le direttive comunitarie facendo i bandi pubblici per l'assegnazione delle corse, mi sembra che l'Azienda ha attraversato momenti di crisi economiche e finanziarie non indifferenti e che la Regione Siciliana è sempre intervenuta a sanare i bilanci con i soldi delle tasse pagate dai cittadini. Azienda troppo politicizzata da tutti i componenti, ma se vediamo i servizi resi alla collettività, lasciano molto a desiderare, sia per il mancato rispetto degli orari, sia dei mezzi che a causa dei continui guasti, rimangono fermi per strada e dopo ore d'attesa, vengono sostituiti. Servizio non affidabile, rimborsi mai fatti, nonostante i disservizi. Mettetela in liquidazione che meglio.

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