Omicidio Giulia, la chiamata e il mancato arrivo della pattuglia

Omicidio Giulia, la chiamata al 112 e il mancato arrivo della pattuglia

I carabinieri non sono potuti intervenire la notte dell'aggressione

VIGONOVO (VENEZIA)Un testimone chiama il 112 per segnalare un’aggressione. Una telefonata fatta alle 23.18, si parla di una lite tra due persone che erano già risalite in auto e si erano allontanate. Sono Giulia Cecchettin e Filippo Turetta. I carabinieri, però, non intervengono.

Nessun sopralluogo dei carabinieri

Non c’è stato un sopralluogo dei carabinieri a Vigonovo la notte in cui un testimone chiama il 112 per segnalare l’aggressione nel parcheggio a pochi metri da casa di Giulia. I militari spiegano che il testimone “non era riuscito ad annotare la targa”. Quella notte “c’erano altri interventi in atto da parte delle pattuglie“, inoltre non era stata presentata una denuncia di scomparsa.

La Procura non indaga

Al momento, non vi è alcuna indagine in corso della Procura volta ad accertare un possibile reato di omissione di soccorso da parte degli operatori. È ufficiale invece la denuncia di scomparsa che presenta Gino Cecchettin, papà di Giulia, ai carabinieri alle 13.30 di domenica 12 novembre. Una denuncia derubricata come “allontanamento volontario” e “persona non in pericolo di vita” dai militari della stazione di Vigonovo.


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