Palermo, omicidio Mattarella. Il guanto sparito: Pirtiore farà ricorso

L’omicidio Mattarella e il guanto sparito: l’ex prefetto farà ricorso

Filippo Piritore è finito agli arresti domiciliari

PALERMO – Farà ricorso al Tribunale del riesame contro la misura cautelare degli arresti domiciliari l’ex prefetto Filippo Piritore, accusato di aver depistato le indagini sull’omicidio del presidente della Regione Siciliana Piersanti Mattarella.

I suoi legali, gli avvocati Gabriele Vancheri e Dino Milazzo, nei prossimi giorni impugneranno il provvedimento emesso dal gip Antonella Consiglio, su richiesta della Dda di Palermo.

Il guanto del killer sparito nel nulla

Piritore, che secondo l’accusa avrebbe contribuito a far sparire il guanto lasciato da uno dei killer del politico nell’auto rubata usata per la fuga, è stato sentito nelle settimane scorse dal giudice che ha disposto l’interrogatorio preventivo ribadendo la sua estraneità ai fatti e ridimensionando il suo ruolo nella vicenda.

Sulla vicenda interviene Salvatore Butera, che fu consigliere economico e amico intimo del presidente della Regione siciliana Piersanti Mattarella.

“Dopo 45 anni si sta cercando col lumicino ancora la verità sul delitto di Piersanti Mattarella. Questo mi procura una profonda amarezza, ora si scopre un depistaggio di cui tutti sospettavano da anni. E’ stata arrestata una persona, questo è un punto fermo. Forse ci sono altri depistatori. Per me rimane valida la pista nera”, dice all’Ansa.


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