Palermo ai cinesi, Zamparini: | "Accordo di massima in un mese" - Live Sicilia

Palermo ai cinesi, Zamparini: | “Accordo di massima in un mese”

Il patron rosanero rompe gli indugi e parla di un incontro con gli emissari del fondo asiatico.

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PALERMO – Un’accellerata improvvisa, quella decisiva almeno apparentemente. Il Palermo a breve, entro un mese circa, inizierà a passare dalla mani del presidente Maurizio Zamparini, ormai in sella da più di tredici anni, a quelle dell’ormai nota cordata cinese che da tempo viene accostata come più accreditata a rilevare le quote societarie dell’imprenditore friulano 75enne. Un’ammissione che arriva dallo stesso Zamparini: “Ci siamo incontrati con gli emissari del fondo che hanno uffici a Londra, Dubai e in Cina – ha ammesso il presidente in un’intervista al Corriere dello Sport – e si procede in maniera positiva. I tempi non possono essere brevissimi ma firmeremo un accordo di massima entro un mese”.

Sulle intenzioni extracalcistiche degli asiatici Zamparini ammette: “Al momento il loro progetto riguarda il rilancio della società con la costruzione dello stadio e del centro sportivo, acquistando la maggioranza della società. Poi potrebbero essere interessati al turismo a settori come agricoltura e agroalimentare. Loro sono in grado di intervenire poi nelle infrastrutture per la costruzione  di autostrade, aeroporti e ferrovie, cose di cui la Sicilia e Palermo ha bisogno. Io di sicuro rimarrò con una figura di consulente – prosegue il numero uno di viale del Fante – con una quota seppur di minoranza, non mi interessa una carica nominale. Alla città voglio consegnare una società in buone mani con persone di mia fiducia all’interno del consiglio d’amministrazione. Io sono stanco non del pallone ma dei sistemi che lo governano dunque è il tempo di lasciare a chi ha dei progetti concreti per il futuro”.

Insieme alla delegazione cinese Zamparini ha poi assistito alla gara di ieri contro la Samp, e ha commentato il pari con i blucerchiati: “Restare in dieci e lasciare un uomo libero davanti all’area quando aspetti solo il fischio si può pagare caro e a volte gli dei del calcio ti abbandonano. De Zerbi dovrà lavorare affinché la squadra lotti fino all’ultimo minuto. Posavec e Nestorovski? Sono contento di averci visto bene e che possiamo lottare con tutti. Sul gol pensavo fosse stato un errore del nostro portiere e invece il tiro era imparabile. Di sicuro c’è chi storcerà il naso per i sei punti fatti in sette gare – conclude il presidente – ma ci si dimentica che abbiamo giocato contro Sassuolo, Inter, Napoli e Juventus. Voglio vedere le altre. Adesso restano dodici incontri per la fine del girone d’andata, tutti abbordabili compreso quello con la Roma”.


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