PALERMO – Nuovo sequestro di cocaina e nuovo arresto. I finanzieri del Comando provinciale di Palermo hanno bloccato il calabrese Pasquale Perre, 45 anni, originario di Platì nei pressi del ponte di via Giafar, all’ingresso della città.
Lo scorso 14 marzo Perre proveniva dall’autostrada quando una pattuglia del Nucleo di polizia economico-finanziaria gli ha intimato l’alt.
Era agitato e insofferente. Il fiuto del cane Mia del Gruppo pronto impiego di Palermo, ha scovato due involucri di plastica trasparente sottovuoto. Due panetti con 2,4 chili di cocaina che, una volta spacciata, avrebbe fruttato 200 mila euro.
E così sale a 50 chili lo stupefacente sequestrato in meno di tre mesi dai finanzieri che controllano strade, porto e aeroporto. Dietro i traffici di droga ci sono gli interessi della mafia. Anche stavolta si è assiste a una circostanza che fa riflettere: il corriere era calabrese.
Dunque è il grossista della droga che si accolla il rischio del sequestro della merce. Prima invece erano i palermitani a doverlo mettere in conto, andando in trasferta a ritirare la droga. Ciò potrebbe significare che i palermitani acquisiscono sempre maggiore peso e credibilità nel mercato.
