Contrabbando di sigarette: blitz fra Palermo e Marsala, 16 arresti

Contrabbando di sigarette: blitz fra Palermo e Marsala, 16 arresti

Scoperte due organizzazioni. I NOMI
PROCURA EUROPEA
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PALERMO – Le sigarette di contrabbando arrivavano in Sicilia dall’Africa via mare o dall’Europa dell’Est via terra. Ventidue tonnellate di “bionde” smerciate soprattutto a Palermo.

L’ufficio della Procura europea ha chiesto e ottenuto dal giudice per le indagini preliminari l’arresto di 16 persone (14 in carcere e due agli arresti domiciliari). Ci sono altri sette indagati per i quali l’eventuale applicazione della misura cautelare potrebbe scattare dopo l’interrogatorio.

Due gruppi per il contrabbando di sigarette

Sono due le organizzazioni scoperte dai finanzieri del Gico del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Palermo, delegati per le indagini dai pubblici ministeri Calogero Ferrara e Amelia Luise.

La prima riforniva le sigarette e sarebbe guidata da Mongi Ltaief, 53 anni, tunisino residente a Marsala. La seconda, che piazzava la merce sul mercato, avrebbe al vertice il palermitano Antonino Li Causi, 56 anni.

Migliaia di stecche di sigarette marca Merit, Marlboro, Regina, Winston, Pine Blu, American Legend. Il danno per dazi doganali non riscossi è quantificato in 850 mila euro, le accise non pagate sfiorano i 7 milioni di euro, l’Iva evasa supera i 2 milioni.

Le indagini della Procura europea sono partite da una precedente operazione del 2021. I trafficanti tunisini stazionavano con i pescherecci a largo delle coste siciliane.

Qui venivano raggiunti dalle veloci barche dell’organizzazione che trasportava la merce sulle coste trapanesi. Il gruppo di Ltaief si sarebbe accollato il rischio economico dei sequestri, riuscendo così a strappare un prezzo di acquisto ribassato.

Un altro canale di approvvigionamento scoperto agli ordini del colonnello Carlo Pappalardo era attivo con Bulgaria, Slovenia, Romania, Croazia ma anche con la Germania. Le sigarette viaggiavano su Tir guidati da autotrasportatori campani. Le indagini sul gruppo palermitano sono partite dal sequestro di 500 chili di sigarette all’interno di un magazzino in via Giuseppe Li Bassi, nel rione Villaggio Santa Rosalia. I finanzieri hanno seguito un Mercedes Vito che era stato noleggiato a Marsala.

Gli arrestati

Gli altri arrestati sono Vincenzo Bilardello, 66 anni (Marsala), Vincenzo Gandolfo, 34 anni (Marsala), Nejib Ammar, 35 anni, tunisino ma residente a Campofelice di Fitalia in provincia di Palermo; Pietro Roberto Arini, 51 anni (Marsala), Gaetano Li Causi, 33 anni, palermitano, è figlio di Antonino:

Ed ancora: Giovanna Quartararo, 33 anni (Palermo), Gaetano Catalano, 46 anni (Palermo), Gaetano Adelfio, 33 anni (Palermo), Rosario Cozzolino, 38 anni (Ercolano), Gennaro Imperato, 61 anni (Ercolano), Salvatore Gremito, 51 anni, (Ercolano), Simone Pipitò, 34 anni (Palermo).

Il giudice per le indagini preliminari Claudia Rosini ha disposto gli arresti domiciliari per Caterina Li Causi, 34 anni, palermitana (è figlia di Antonino e sorella di Gaetano), e per Concetta D’Asaro, 35 anni (Palermo). Disposto anche il sequestro di beni per un milione di euro.


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