Palermo, dal barbiere al notaio: la città che chiede favori ai boss

Palermo, dal barbiere al notaio: la città che chiede favori ai boss

Tutti in fila davanti ai mafiosi per chiedere piccoli e grandi favori

PALERMO – Il ragazzo del rione Capo si era messo in testa di aprire una barberia non lontano da via Libertà. Qualcuno andò a protestare con Settimo D’Arpa, uno degli arrestati nel blitz della squadra mobile nel rione Resuttana di Palermo.

Sono i mafiosi di Resuttana infatti, ad avere la “competenza” anche sul centro città. Chi protestò temeva la concorrenza del “picciuttieddu ru Capu” che “fa gli stessi tagli di capelli”. Un intermediario fece sapere a D’Arpa che il nuovo barbiere era stato autorizzato. “Sei sicuro?”, chiese D’Arpa sorpreso. Era diventata una questione di principio: “Ci vado a parlare direttamente io… gli dico: ho sentito che sei autorizzato qua? Ma chi ti ha autorizzato?”.

È una delle tante storie di una città, Palermo, dove si fa la fila per ottenere favori dai boss. “Ma intanto io ho bisogno di incontrarti… perché ti devo chiedere un favore personale”, diceva il titolare di un panificio. Un altro ristoratore chiese aiuto a Rosario Gennaro, che per sua stessa ammissione faceva il “guardiano” a Tommaso Natale.

Gennaro, arrestato dai carabinieri del Nucleo investigativo, avrebbe fatto la voce grossa su mandato dell’anziano Michele Micalizzi. Perché “ora ci hanno… ci hanno fatto a tipo i ragazzi dello Zen… sfregi…”, aggiungeva Gennaro che interveniva nella zona di Sferracavallo e Mondello per mettere in riga qualche testa calda che faceva baldoria nei locali. Un altro commerciante chiese il suo intervento per recuperare una idropulitrice rubata. L’autore del colpo “abbuscò in piazza”.

A questo va aggiunto il favore che il notaio Sergio Tripodo, che ha negato l’accusa nel corso dell’interrogatorio, avrebbe chiesto ai mafiosi: liberare alcuni immobili dagli inquilini che non aveva intenzione di sloggiare nonostante lo sfratto. Non c’è operazione che non consegni l’immagine della questua di Cosa Nostra.


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