PALERMO – Ore 15:15 l’assessora regionale al Turismo Elvira Amata arriva al Palazzo di giustizia di Palermo. Ha chiesto di essere sentita dalla Procura che le ha notificato un avviso di conclusione delle indagini per corruzione. L’esponente di Fratelli d’Italia è accompagnata dagli avvocati Giuseppe Gerbino e Sebastiano Campanella.
Amata è l’unica che ha chiesto l’interrogatorio. È indagata assieme all’imprenditrice Marcella Cannariato in un filone della più ampia inchiesta che coinvolge anche il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno.
Ad Amata viene contestata di avere ottenuto da Cannariato l’assunzione per sei mesi di un nipote in una società di assicurazioni e il pagamento di quasi cinquemila euro per l’alloggio del parente in un B&B. In cambio l’assessora avrebbe fatto finanziare con 30 mila euro una manifestazione promossa dalla Fondazione Marisa Bellisario, di cui Cannariato era rappresentante regionale.
Nei giorni scorsi tramite i suoi legali Amata si era detta “fiduciosa di chiarire con la massima franchezza le contestazioni”. Ad interrogarla sono i pm Felice De Benedittis e Andrea Fusco.
