Caro direttore,
Non so a lei, ma a me pensare che Mimmo Russo sia stato eletto Presidente della commissione urbanistica e invece Giulia Argiroffi vicepresidente mi fa ridere troppo.
È così che funziona, lo capisco. È la democrazia, si vota e chi ottiene più voti viene eletto Presidente.
Questi però sono i misteri della politica. I due fanno entrambi parte dell’opposizione e quindi questi hanno visto le caratteristiche dei due, ci hanno pensato e hanno detto: tra i due è meglio Russo.
Che ragionamento avranno fatto?
Mimmo Russo lo conosco da molti anni, ha una lunga e variegata esperienza politica (è stato destra, centro, sinistra e anche orlandiano che è categoria dello spirito) mentre della Argiroffi ne ho solo sentito parlare.
Mi dicono che ha malo carattere nel senso che vuole sempre capire le cose fino in fondo. So che è stata eletta coi cinque stelle e poi cacciata quando in seguito si resero conto che aveva due lauree (una in ingegneria ed una in architettura entrambe conseguite con 110 e lode) oltre ad un dottorato di ricerca in progettazione architettonica e che non aveva quindi i requisiti per essere grillina.
Ora direttore, lungi da me fare discriminazioni, ci sono persone che hanno studiato meno di altre epperò meritano tutto il nostro rispetto, magari hanno qualità nascoste che li fanno eccellere ed un qualsiasi laureato al confronto diventa una nullità.
Quello che mi chiedo allora, senza pregiudizi, quali caratteristiche ha Mimmo Russo, che, diciamo la verità, è un po’ meno scolarizzato della Argiroffi, da essere addirittura scelto per fare il Presidente della commissione urbanistica in un momento in cui l’amministrazione comunale è oggetto di un’indagine delicatissima proprio in quel settore?
Se uno fa la grigliata sul tetto nonostante i divieti e si prende un agente per gestire le sue interviste perché, lei potrebbe chiedermi, Mimmo Russo dovrebbe essere inadeguato a fare il Presidente della commissione urbanistica del consiglio comunale di Palermo?
Giuseppe Spagnolo sul tetto di un edificio allo Sperone e Mimmo Russo sul tetto della commissione urbanistica a Palazzo delle aquile. Ora non voglio certo paragonare Mimmo Russo al tizio dello Sperone, ci mancherebbe altro, trovo solo che i due episodi hanno in comune il senso del paradosso.
Il fatto è direttore che io non riesco a capacitarmi.
Ma con quale faccia, con tutto il rispetto per Mimmo Russo, tra i due, hanno fatto questa scelta?
Ma a lei che spiegazione hanno dato?
Io sa che potrei fare? Lo potrei chiedere al mio amico Tantillo che è addentro a queste cose, lui una spiegazione intelligente me la saprebbe dare certamente.
La replica di Mimmo Russo
Leggendo la dichiarazione dell’ex Sindaco di Palermo,Diego Cammarata, dove lui stesso, avanza dei dubbi sui criteri che hanno portato all’elezione del presidente della commissione urbanistica e, ritenendo alla base della scelta il criterio della scolarizzazione, sono affiorate alla mia memoria diverse scelte compiute dallo stesso Cammarata ai tempi della sua sindacatura.
Ricordo quando l’allora Sindaco si trovò a dovere scegliere il presidente della stessa commissione che oggi presiedo, e aggiungo che il presidente eletto fu scelto per le sue doti politiche di ottimo amministratore e non certo per titoli di studio, nonostante in quella commissione fossero presenti componenti laureati e molto esperti in materia.
Mi sono tornati in mente almeno 12 componenti delle giunte Cammarata,
tutti nomi ,a mio avviso, validissimi e che hanno dato un grande contributo alla città ,ma per quanto riguarda “la scolarizzazione”, erano tutti privi di laurea.
Furono nominati dall’ex Sindaco Diego Cammarata che nel scegliere i suoi assessori non utilizzò il metodo che oggi rivendica. Il professore Cammarata, da uomo di diritto, sa perfettamente che alla base della democrazia c’è la sovranità popolare.
La politica permette tramite l’espletamento di un mandato elettivo legittimato dal consenso popolare, di poter fare scelte che mi hanno consentito la scorsa consiliatura di essere eletto presidente della prima commissione del comune di Palermo (commissione bilancio), ed oggi a rivestire il ruolo di presidente della commissione urbanistica, le stesse scelte che portarono l’ex Sindaco ad individuare i criteri di selezione dei membri del suo apparato governativo.
Infine credo che chi ha avuto il privilegio di indossare una fascia tricolore, dovrebbe evitare paragoni fra chi, con proprie azioni rende triste l’immagine della città e chi , invece la città la rappresenta con una storia di coerenza politica nelle istituzioni.