Palermo Energia in piazza| "Nostro ruolo indispensabile" - Live Sicilia

Palermo Energia in piazza| “Nostro ruolo indispensabile”

Gli oltre 150 dipendenti della società partecipata della Provincia chiedono il salvataggio dalla liquidazione prevista per il prossimo 31 di dicembre.

palazzo d'orleans
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PALERMO – Si sono riuniti poco dopo le otto del mattino gli oltre centocinquanta dipendenti della Palermo Energia, società partecipata della Provincia del capoluogo, sulla quale da qualche mese pende la lama della futura liquidazione prevista per il 31 di dicembre.

“La Palermo Energia è una società che svolge servizi di rilevanza fondamentale per molte strutture palermitane – ha spiegato Fabrizio Flenda, rappresentante Cgil-Filcams -. I suoi dipendenti svolgono lavori di ogni tipo, dal portierato alla sorveglianza, dalla protezione civile alla verifica di impianti termici e fotovoltaici rimanendo a disposizione, in molti casi, ventiquattrore su ventiquattro. Definirla come una società strumentale è assolutamente sbagliato”.

Ed è proprio sulla tipologia di servizio svolto che si impernia l’intera questione. “La legge Monti numero 135 sulla ‘Spending Review’ obbliga tutti gli enti a dismettere quelle società partecipate che offrono servizi strumentali e non essenziali – ha tenuto a chiarire Fabrizio Scarpinato, sindacalista Fisascat-Cisl – e ad aggravare la situazione c’è anche la legge regionale numero 7 che abolisce le provincie. In questo modo ci troviamo schiacciati tra due testi normativi. La soluzione però esiste ed è l’articolo 4 della stessa legge 135 – ha precisato ancora Scarpinato – che dispone la deroga del provvedimento per quelle partecipate che offrono servizi di carattere essenziale a costi di gestione che risultino economici per l’ente di riferimento. Questo è proprio il caso della Palermo Energia”.

Da un punto di vista formale tra l’altro la legge ha previsto la creazione di un bando per la privatizzazione della partecipata con scadenza 30 giugno. Bando che “non ha senso di esistere e non può esistere – ha spiegato Toni Pupella di Fisascat-Cisl – perché l’ente che si sarebbe dovuto occupare della procedura di privatizzazione, ovvero la Provincia, non esiste più”. L’alternativa ultima è allora la liquidazione.

“La manifestazione di oggi ha l’obiettivo di chiedere al presidente Crocetta che la Palermo Energia sia inserita tra quelle partecipate che svolgono servizi essenziali – ha sottolineato Gioacchino Cimò, sindacalista Uil-Tucs -, scongiurando in questo modo il rischio della liquidazione prevista per fine anno. Siamo certi in questo senso che avremo la massima disponibilità da parte della Regione anche e soprattutto in virtù del fatto che l’assenza del personale della partecipata creerà realmente enormi disagi. Basti pensare al fatto che molti di noi operano nelle scuole come collaboratori scolastici. Senza di noi gli esami di maturità verranno certamente posticipati”.

Dalla manifestazione i rappresentanti di tutte le sigle sindacali hanno poi lanciato un appello: “cogliamo l’occasione – ha concluso Giuseppe Rappa di Fisascat-Cisl – per chiedere a tutti i rappresentanti di tutte le partecipate provinciali della Sicilia di scendere in piazza con noi per chiedere un tavolo di discussione che miri a salvare i dipendenti delle partecipate a rischio”.


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