PALERMO – L’udienza preliminare è fissata per il prossimo 5 maggio. Il giudice per l’udienza preliminare Paolo Magro dovrà decidere se rinviare a giudizio i dodici imputati per le false vaccinazioni Covid. Si tratta di un secondo troncone nato dall’inchiesta che accese i riflettori sull’infermiera Anna Maria Lo Brano, che prestava servizio nell’hub della Fiera del Mediterraneo.
Lo Brano, la collega Giorgia Camarda, entrambe dipendenti dell’ospedale Civico, assieme all’attivista no vax Filippo Accetta e al commerciante Giuseppe Tomasino sono imputati in un altro processo. Le infermiere, in cambio di denaro (da 100 a 400 euro per ogni finta vaccinazione) avrebbero disperso la dose su un batuffolo di cotone (Lo Brano confessò lo stratagemma) e i no vax andavano via con il certificato necessario per il green pass.
Gli agenti della Digos accertarono successivamente altri presunti casi. Si era sparsa la voce. A chiedere il rinvio a giudizio sono stati il procuratore aggiunto Sergio Demontis e il sostituto Felice De Benedittis. Gli imputati, fra presunti intermediari e utenti dell’hub, sono Francesca Di Cesare, Salvatore Pepe, Salvatore Accetta, Danae Infantino, Hamish Infantino, Alfonso Vassallo, Rosaria Cimino, Jessica Puleo, Maria Concetta Puleo, Giuseppe Chiappara, Antonina Pisciotta e Maurizio Puleo.
I reati contestati a vario titolo sono corruzione, peculato e falso.