Galvagno e i 250mila euro: Catania, inchiesta sul Capodanno 2024

Galvagno e i 250 mila euro: inchiesta sul Capodanno 2024 a Catania

Cosa emergerebbe dalle intercettazioni

PALERMO – Il Capodanno 2024 a Catania è uno degli ultimi eventi in ordine di tempo su cui indagano la Procura della Repubblica e i finanzieri del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Palermo.

Ad organizzare il concerto fu l’imprenditore Nuccio La Ferlita, ma nella vicenda sono convolti anche il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno e la sua ex portavoce, la dimissionaria Sabrina De Capitani. Il canovaccio è quello contestato per altri eventi: il concerto sarebbe stato finanziato con soldi pubblici e in cambio l’imprenditore avrebbe chiamato come consulenti persone vicine a Galvagno. Pagate senza lavorare, è l’ipotesi degli investigatori.

Il concerto per il capodanno a Catania

A novembre 2023 Gaetano Galvagno contatta il sindaco di Catania Enrico Trantino (normale interlocuzione, il primo cittadino catanese non è in alcun modo coinvolto nell’inchiesta ndr) gli chiede chi e cosa sta organizzando per salutare l’arrivo del nuovo anno. Trantino gli risponde che, attingendo dai fondi accumulati con la tassa di soggiorno, vorrebbe organizzare un evento in piazza. Gli sarebbe piaciuto ingaggiare la cantante Emma che purtroppo è già impegnata. Bisogna individuare qualche altro artista.

Il giorno dopo Galvagno spiega a Trantino che sono stati “mandati gli emendamenti in commissione bilancio”. Dentro vi sono risorse che devono essere impegnate entro il 31 dicembre 2023, fra cui anche i soldi per il Capodanno.

“Potrei fare un emendamento”

“Se tu mi potessi dare un tetto orientativo di spesa io potrei agevolarti e potrei fare un emendamento”, dice Galvagno. Trantino, che accoglie la notizia con favore, può essere preciso nelle cifre visto che hanno già fatto “una manifestazione di interesse” per un evento da 250.000 euro.

Mentre parla con Trantino accanto a Galvagno c’è Sabrina De Capitani, “una che ha lavorato in Mediaset 25 anni” e si può “informare se siamo in tempo di inserire il comune di Catania all’interno del circuito dei concerti di Capodanno”.

A quel punto l’allora portavoce di Galvagno si attiva e contatta La Ferlita: “… ma se tu metti l’artista io metto la tecnica (si riferisce alla parte tecnica del concerto ndr) potremmo fare un concerto di Capodanno a Catania. Noi abbiamo 250 mila euro di budget“. Parole che evidenziano la certezza che i soldi arriveranno.

La Ferlita dimostra di essersi mosso in anticipo: “Io ho incontrato il sindaco e il capo di gabinetto… quando ci siamo visti mi avevano chiesto di fare Emma, volevano Emma e volevano che io presentassi nel bando la proposta di Emma in concerto. Emma nel frattempo si è impegnata da un’altra parte e io gli ho detto che venerdì magari avrei verificato tutti gli artisti ancora disponibili per il Capodanno che non sono impegnati in altre città e poi entro lunedì che c’è la scadenza di quel bando avrei presentato…”.

“La prossima volta mi rivota ancora”

È la stessa De Capitani a svelare l’intento di Galvagno parlando con il compagno: “Lui adesso mi sta facendo entrare sugli eventi con… (fa riferimento al titolare di una società che non è indagata ndr) perché lui dice se… mi organizza il concerto di Capodanno a Catania e io gli chiedo di mettermi un tecnico… per me questo è uno che ho fatto lavorare che la prossima volta mi rivota ancora…”.

C’è stato un incontro fra Galvagno e La Ferlita nella sede decentrata dell’Ars in via Etnea a Catania. Presente anche il segretario particolare del presidente, Giuseppe Cinquemani. Il suo telefono è uno di quelli finiti sotto intercettazione nell’inchiesta per corruzione.

I finanzieri annotano che hanno discusso del Capodanno ma anche di alcuni eventi per “Agrigento capitale della cultura”. De Capitani ne parla poi con La Ferlita al quale dice: “Io sono certa che tanto il Capodanno lo fai tu”.

Diecimila euro per la portavoce

Il discorso si sposta poi sul compenso a De Capitani per la comunicazione del concerto. Concordano un budget di 10 mila euro e come inserirlo nella fattura che La Ferlita presenterà alla società incaricata della parte tecnica.

Il 22 novembre il Comune di Catania accetta il progetto di La Ferlita per Capodanno. Si concretizzano le certezze mostrate dagli interlocutori della vicenda. Le star sul palco sono Tananai e Mario Biondi. Per De Capitani arriva il momento di porsi un altro problema: essendo portavoce dell’assessore può fatturare anche i 10 mila euro? “È legale oppure no?” Si informa con un esperto. Si può fare, ma per evitare problemi “mediatici” meglio che sia il compagno ad emettere la fattura.

Il successivo riscontro dei finanzieri ha fatto emergere che la società “Puntoeacapo” di La Ferlita fa due bonifici, uno da 20.400 euro in favore di De Capitani e uno di 8.000 euro in favore di Salvatore Pintaudi, addetto stampa di Galvagno, “che – diceva La Ferlita – giustamente si trova un po’ in imbarazzo perché tecnicamente di fatto non sta facendo, no?”. Per i magistrati palermitani, in cambio dei fondi pubblici, la società avrebbe offerto incarichi, mai realmente svolti.

“Gli passano le tangenti”

Nel contesto delle indagini nel successivo mese di dicembre La Ferlita è stato intercettato mentre definisce “inutili” i politici perché “danno soldi ai Comuni dove poi devono lavorare delle persone che gli passano le tangenti”. La consulenza per la comunicazione a De Capitani e Pintaudi, oltre ai biglietti per alcuni concerti sono considerate “utilità” ricevute da Galvagno.


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