Palermo, sciopero generale contro le misure del Governo

Palermo, lo sciopero generale: “Governo contro i lavoratori”

Al centro della protesta la manovra dell'Esecutivo
LA MANIFESTAZIONE
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PALERMO – Un corteo, a Palermo, che ha visto migliaia di lavoratrici e lavoratori di ogni settore sfilare lungo la via Libertà. È lo sciopero indetto dai sindacati Cgil e Uil, partito questa mattina da piazza Croci fino a piazza Verdi.

Giovani, pensionati e, più in generale, cittadini provenienti da ogni parte della Sicilia, sono scesi in piazza a protestare contro la manovra finanziaria e contro la legge di bilancio varata dal Governo nazionale. Al centro della protesta i temi principali: lavoro, giovani, istruzione e sanità.

“Non scioperiamo per pregiudizio nei confronti del governo ma per una diversa idea di Paese – ha dichiarato Alfio Mannino – le scelte dell’esecutivo vanno in direzione opposta. Lavoratori e pensionati continuano a pagare il conto per tutti e si procede con passo spedito a destrutturare la sanità pubblica e tutte le infrastrutture sociali. Ora basta, subito risposte su salari, pensioni, politica industriale, Sud”.

I manifestanti hanno esposto anche uno striscione contro Salvini, che ha precettato lo sciopero, paragonato al politico Cetto La Qualunque e soprannominato “Precetto La Qualunque”.

Il corteo

Adesione altissima, secondo i numeri forniti dalle due sigle sindacali in piazza c’erano diecimila persone, da parte dei lavoratori di tutte le categorie. Al corteo hanno preso parte tantissimi lavoratori delle principali aziende metalmeccaniche, edili, del commercio e del terziario, dei trasporti, dell’agroindustria, della funzione pubblica e della sanità, delle scuole e dell’Università, dell’energia, delle telecomunicazioni e dei trasporti.

“Aumento dei salari minimi e delle pensioni”

Lo slogan della manifestazione è “Mobilitiamoci per cambiare le scelte ingiuste e sbagliate del Governo”, che viene criticato fortemente dalla piazza.

I manifestanti chiedono l’aumento dei salari minimi e delle pensioni, investimenti massicci su istruzione, sanità e servizi pubblici ma anche politiche industriali che puntino allo sviluppo delle imprese ma garantendo dignità ai lavoratori.

Molto sentito anche il tema dei giovani, “spesso costretti ad emigrare per trovare un lavoro che gli consenta di vivere e non solo di sopravvivere”. Tra i partecipanti anche alcuni rider di Glovo.

Ridulfo: “Governo contro i lavoratori”

“La manovra contiene tagli alla spesa sociale, al welfare, alla sanità, alla scuola, all’ istruzione e all’università, ai trasporti, tagli programmati per 7 anni, col patto di stabilità, una vera e propria carestia programmata”, dice il segretario generale Cgil Palermo Mario Ridulfo.

“Quindi il governo – aggiunge – è contro le lavoratrici e i lavoratori. Non solo programma tagli ma aumenta naturalmente le spese, come quelle militari. Si abbassa il costo del lavoro per consentire alle imprese di competere sui mercati. Di fatto, si fa profitto sulle spalle delle persone, che per lavorare oggi sono più povere”, ha concluso Ridulfo.

“Io lavoro alla Caronte e Tourist – spiega Carlo Milano lavoratore iscritto della Cgil – sono qui in piazza per manifestare, perché il governo si è ricordato dei marittimi ma con un contratto fermo al 2016, il risultato è che noi abbiamo lavoratori a casa a rischio licenziamento e molti già licenziati”.

La politica in piazza

Tra i politici presenti il coordinatore regionale del M5S in Sicilia, Nuccio di Paola, la senatrice del M5S Dolores Bevilacqua ed il presidente della commissione parlamentare Antimafia all’Ars, Antonello Cracolici, del Pd.

Allo sciopero generale, tra i lavoratori che hanno aderito, vi sono quelli dell’anello ferroviario di Palermo, di Fincantieri, Mari Sicilia di Siracusa, Eurospin, Zara, della Cogepa di Palermo, centro Seia di Ragusa, Po magri di Trapani, della Campanio agricola e Coemi di Siracusa, Lamail di Messina, Isab e Sasol Siracusa e della Versalis.


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