Palermo, il boss e i summit "nel salotto del commercialista"

Il boss e gli incontri riservati “nel salotto del commercialista”

Il boss Michele Micalizzi
Il mafioso Michele Micalizzi pedinato dai carabinieri

PALERMO – “Allora ora io entrò dentro… io c’ho un commercialista qua e ci mettiamo nel salotto… tu, io e Ciccio”. Così diceva Michele Micalizzi, boss di Tommaso Natale, a Francesco Adelfio e Gianluca Spanu. Chi è il misterioso commercialista che ospitava gli incontri riservati dell’anziano capomafia?

Che lo fossero, riservati, emerge dall’attenzione con cui Micalizzi prima chiedeva da quanto tempo Spanu possedesse la machina su cui stavano viaggiando, temendo le microspie, e dall’invito a non parlare in auto. Si conosce la localizzazione della macchina. In quel giorno di novembre 2020 l’auto arrestò la marcia nella zona di via generale Giuseppe Arimondi, a Palermo. Micalizzi e Adelfio proseguirono a piedi: “Entriamo nella hall, posteggia, lasciaci…”, sono le ultime parole di Micalizzi captate.

Dove stavano andando? La Direzione distrettuale antimafia sta comparando queste frasi con riferite al ruolo di un altro professionista. Micalizzi stava progettando una truffa all’Unione europea e ne parlava con un altro uomo d’onore storico, Tommaso Inzerillo di Passo di Rigano.

“Io conosco una persona a posto – diceva Micalizzi – ed è buona, e ha buone possibilità, diciamo a livello Europeo, per potere approfittare di questi finanziamenti pure per una quota consistente a fondo perduto, però per quanto riguarda, al momento ci sono i bandi e si dovrebbe presentare entro dicembre al massimo nei primi di gennaio, per quanto riguarda l’agricoltura”.

L’esperto dei fondi europei e il commercialista che metteva a disposizione il salotto sono la stessa persona?


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