PALERMO – “Ricordati che il mercato di Ballarò è il mercato per vendere sigarette, il migliore di tutta la Sicilia”, dicevano gli indagati. C’è pure un mister X nell’inchiesta della Procura europea sul contrabbando di tabacco che ha portato all’arresto di sedici persone.
Il patto fra il gruppo di tunisini guidato da Mongi Lataief (è in Tunisia da mesi e non è stato possibile eseguire l’ordinanza di arresto firmata dal Gip di Palermo Claudia Rosini) e quello del palermitano Antonino Li Causi sarebbe stato siglato nel maggio 2022 durante un incontro nello storico mercato.
Il personaggio misterioso avrebbe fatto da tramite, lui che di sigarette di contrabbando se ne intende: “Io non sono quello che vende nelle bancarelle – diceva per vantarsi – io tutta Palermo, senza offesa, ero quello che era qua di tutta Palermo. Solo che, la disgrazia…”.
Un sequestro da centomila euro aveva azzerato il suo potere. Dopo di lui si sarebbe fatto largo Li Causi, uno dei sedici arrestati nel blitz del Nucleo di polizia economico-finanziaria di Palermo.