'Palermo, ecco i dati di Omicron: la verità sui contagi del Covid'

‘Palermo, ecco i dati di Omicron: la verità sui contagi del Covid’

Cosa ci dicono gli ultimi dati della pandemia.
INTERVISTA ALLA PROFESSORESSA DI GAUDIO
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I dati sono altalenanti. I positivi, in Sicilia, scendono, ma i ricoveri salgono. E, in altre occasioni, viceversa. Nel frattempo, la politica e il sentimento popolare spingono verso l’allentamento delle restrizioni. Via le mascherine all’aperto, via i vincoli, progressivamente. La normalità è un desiderio comprensibile. Ma qual è la realtà? Sul confine della pandemia c’è anche la professoressa Francesca Di Gaudio (nella foto) con il suo Cqrc (Centro controllo qualità e rischio chimico) che vigila sull’andamento dei tamponi, coordinando l’attività di tracciamento.

Professoressa, le varianti in che percentuali sono?
“L’ultima seduta a Palermo, circa 350 campioni, che sono tanti, ci dice che abbiamo il 91 per cento di Omicron, il 5 per cento di Omicron 2 e il 4 per cento di Delta. Il dato testimonia la prevalenza quasi totale di Omicron, una crescita di Omicron 2 e la resistenza della variante Delta”.

Il prossimo passo qual è?
“Dobbiamo entrare negli ospedali e individuare le varianti correlate ai casi gravi, ai decessi e alle situazioni vaccinali specifiche. Chi è immunodepresso, e chi no, per esempio. Il ministero si sta attrezzando, noi abbiamo già cominciato e tra un po’ avremo i primi risultati”.

Perché è importante?
“Per andare in profondità e acquisire notizie che ci permetteranno di contrastare il virus ancora meglio. Non siamo più in allarme rosso, questo è il momento di concentrarci sui particolari”.

Il tracciamento come va?
“Dobbiamo tracciare i tantissimi positivi asintomatici che, spesso, sfuggono ai nostri radar”.

Perché sfuggono?
“Non si sottopongono al tampone, se non hanno sintomi, oppure il tampone viene fatto a casa e il risultato può essere impreciso oppure, addirittura, taciuto. Mentre è strumento della sanità pubblica e interesse della comunità scientifica individuarli”.

Come mai?
“Un positivo è contagioso e porta in giro il virus. Il vaccino protegge contro i sintomi gravi della malattia. Tantissime persone con tre dosi si stanno contagiando e magari non lo sapranno mai. Una miriade di guariti di cui, appunto, non sappiamo nulla”.

Le prospettive?
“Omicron sta facendo diventare endemico il virus. Se non succede niente, potrebbe portarci fuori dal tunnel, senza ricadute gravi per la salute, con l’immunità naturale che è di gran lunga la più forte”.

Di cosa abbiamo bisogno?
“Di lavorare di fino, anche sui ragazzi e su tutti, per capire il grado di protezione e stabilire la risposta in termini vaccinali, determinando chi ha maggiore necessità. Saranno informazioni preziose per vincere la guerra”.

Mascherine all’aperto, sì o no?
“Se non ci sono assembramenti va bene non indossarle. Ma il consiglio è di tenerle a portata di mano, perché la prudenza non è mai troppa”.


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